domenica 2 novembre 2014

La tecnologia e la sordità: traduttori dedicati ai sordi

Transcense trasforma il cellulare in un traduttore per i sordi. L’app dovrebbe permettere alle persone con gravi problemi di udito di superare gli ostacoli di una conversazione di gruppo

 
Farsi capire dai sordi è possibile con un’app, senza bisogno di conoscere la lingua dei segni. Come si chiama? Transcense, ed è in grado di tradurre la voce in testo scritto sul cellulare, in tempo reale. E’ stata realizzata da tre giovani laureati, Thibault Duchemin, Pieter Doevendans e Skinner Cheng, che hanno lanciato una campagna sul sito di crowdfunding Indiegogo. L’obiettivo è raccogliere 25.000 dollari chiedendo direttamente fondi al popolo di Internet che può contribuire al progetto anche con piccole quote di denaro.

L’intenzione del team di Transcense è quella di mettere le persone con gravi problemi di udito e sordità, che rappresentano il 5% della popolazione mondiale, in condizione di superare gli ostacoli di una conversazione di gruppo. Non è sufficiente, infatti, in questa circostanza, aver sviluppato la capacità di leggere le labbra dell’interlocutore.

Durante una riunione, una cena di famiglia e, in genere, quando più individui parlano contemporaneamente, chi è sordo ha grosse difficoltà a distinguere i discorsi. E’ qualcosa che Skinner Cheng e Thibault Duchemin, in particolare, hanno potuto verificare attraverso la loro esperienza personale. Il primo, infatti, è sordo dall’età di due anni mentre il secondo è figlio udente con genitori affetti da sordità. 
Come impedire, si sono chiesti i ragazzi, l’esclusione dei disabili uditivi facilitando la partecipazione ad una discussione collettiva e la comunicazione? Avere degli interpreti, o ingaggiare dei professionisti, non sempre è possibile e può essere molto costoso.

Per risolvere il problema, allora, è stata ideata Transcense. La piattaforma funziona utilizzando i microfoni distribuiti su tutti i cellulari, dotati dell’applicazione, per catturare ogni singola voce che un sistema è in grado di riconoscere per trasformarla istantaneamente in linguaggio scritto sullo schermo del soggetto che ascolta.
 

 

Il software consente anche di identificare la persona che parla con una pallina di diverso colore in modo che si sappia chi e cosa dice. Di più, l’app permette al non udente di rispondere tramite una voce digitalizzata e avvertire i presenti quando vuole prendere la parola.

Transcense - sviluppata nell’ambito di un programma promosso da Boost VC, un acceleratore di start-up della Silicon Valley - per ora è disponibile solo per dispositivi Android. I finanziamenti raccolti tramite crowdfunding serviranno a produrre una versione iOS e web.

Per i sordi, attualmente, è disponibile un’app come SpeechTrans che permette di telefonare senza parlare o di comunicare faccia a faccia con una sola persona eliminando la necessità del linguaggio dei segni. A breve, arriverà sul mercato anche Motionsavy, un’applicazione per tablet, che sfrutta la tecnologia di riconoscimento gestuale di Leap Motion per convertire il codice comunicativo della comunità Usa dei non udenti in testo o voce.
Carlo Lavalle. Fonte: lastampa.it
 

 
 


Rivoluzione per sordi, creato tablet-traduttore dei segni. Con nuovo strumento - realizzato da una startup e finanziato da un gruppo di imprenditori americani a loro volta sordi  - i movimenti mani diventano parole e viceversaRivoluzione in arrivo per i sordi e la loro possibilità di comunicare: un nuovissimo 'contenitore' con annesso tablet traduce il linguaggio dei segni in tempo reale in parole scritte sul monitor, e viceversa. Le parole pronunciate da interlocutori non muti vengono cioè 'trasformate' negli equivalenti movimenti delle mani sul monitor, rendendo possibile il dialogo tra sordi e non.

A creare la nuovissima tecnologia un gruppo di imprenditori americani a loro volta sordomuti del 'Rochester Institure of technology' e del National Technical Institute per i sordi: ma a guidare lo sviluppo del rivoluzionario strumento è stata la startup Motion-Savvy di san Francisco che ha messo a punto il software. Il contenitore di tablet è stato chiamato 'Uni' e dovrebbe arrivare sul mercato americano a fine 2015 per 198 dollari. 'Uni' - spiegano i creatori - funziona al momento solo in tandem con il Tablet 'Dell Venue 8 Pro' che costa circa 320 dollari. I produttori stanno lavorando per rendere questo dispositivo compatibile con i tablet Android e quelli della Apple.


 
'Uni' contiene una tecnologia con sensori per captare i movimenti del linguaggio dei segni sino ad una trentina di cm di distanza ed una macchina fotografica e video. Il software interpreta quindi i segni 'captati' e li traduce nelle parole corrette che compaiono sotto forma di test scritto. Per la funzione inversa, 'Uni' usa un microfono che registra le parole pronunciate dai non-muti e le fa apparire come testo sul monitor del tablet. In America 'Uni' si può già ordinare in anticipo sul sito Indiegogo.com.
Fonte: larepubblica.it



119 e 187 diventano i primi call center accessibili ai non udenti
Da venerdì 24 ottobre i call center di TIM e Telecom Italia diventano accessibili ai non udenti. Questa nuova modalità di interazione è resa possibile dall’APP Pedius, disponibile sia per Apple che per Android, che consente di chiamare il 187 e il 119 utilizzando tecnologie di riconoscimento e sintesi vocale. L’applicazione mette in contatto direttamente il cliente con il call center, trasformando la voce dell’operatore in testo scritto.

Pedius è un sistema di comunicazione ideato dal giovane Lorenzo Di Ciaccio, originario di Gaeta, che ha ottenuto un grant del valore di 25.000 Euro nell’ambito del programma di TIM#WCAP 2013.
Il progetto è stato sviluppato, sotto forma di idea imprenditoriale, presso l’acceleratore Working Capital di Roma, con la guida di un team di venture capitalist, imprenditori e innovatori in un percorso formativo della durata di 3 mesi.
Fonte: mondo3.com
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"Storia dei Sordi. Di Tutto e di Tutti circa il mondo della Sordità", ideato, fondato e diretto da Franco Zatini