lunedì 24 novembre 2014

Giacomelli contro i sordi

"Immaginate di tornare a casa un giorno, accendere la tv e non poter ascoltare l'audio di un film o un tg, o se siete dei bambini non capire un telefilm isolati da un muro di silenzio. E se la cosa si ripetesse anche l'indomani, e il giorno dopo ancora?


Questo è quanto accade quotidianamente alle persone con disabilità auditive (circa 20.000) che quindi non usufruiscono di un servizio pubblico radiotelevisivo completo pur pagando il canone nella sua interezza senza particolari fasce di esenzione. E' una situazione che va migliorata assolutamente. In Vigilanza Rai abbiamo fatto la nostra parte inserendo nel nuovo contratto di servizio obblighi precisi per rendere più accessibili l'informazione e l'offerta televisiva e web. Le innovazioni che pretendiamo dalla Rai sono il frutto di un approfondito e meticoloso lavoro di approfondimento durato sette mesi. In commissione abbiamo ascoltato i rappresentanti della Federazione Italiana per il superamento dell'handicap, di Fiadda onlus - Famiglie italiane associate per la difesa dei diritti degli audiolesi, dell'Associazione nazionale interpreti lingua dei segni e dell'Ente Nazionale per la Protezione e l'Assistenza dei Sordi. Le loro testimonianze sono state raccolte e recepite nel parere del 7 maggio scorso al contratto di servizio che, però, per avere effetto, dovrà essere firmato da Rai e Governo, quindi dalla Presidente Tarantola e dal sottosegretario allo Sviluppo Economico Antonello Giacomelli. Una firma che attendiamo da sei mesi.

Potrebbero cambiare da subito molte cose nella tv pubblica e tutto a vantaggio degli utenti con disabilità. In che modo? Pensiamo innanzitutto all'informazione, uno dei perni fondamentali della ragion d'essere stessa del servizio pubblico. Attualmente la Rai è tenuta a sottotitolare e a tradurre nella Lingua dei Segni almeno un'edizione al giorno di Tg1, Tg2 e Tg3. Non basta. Per questo obblighiamo la Rai a fare di più. Entro un termine preciso, non oltre il 30 novembre 2014, deve procedere alla sottotitolazione di tutte le edizioni dei tg delle reti generaliste e di almeno due notiziari al giorno di Rai News nonché garantire la traduzione in LIS di almeno un'edizione al giorno di Tg1, Tg2 e Tg3 con l'aggiunta di due notiziari di Rai News in modo da assicurare la copertura di tutte le fasce orarie. Inoltre prevediamo la sottotitolazione di un'edizione al giorno di un notiziario sportivo e di quelli che riguardano le principali manifestazioni sportive.

Nei nuovi impegni della Rai su questo fronte abbiamo incluso anche l'informazione regionale con l'estensione della sottotitolazione e traduzione in LIS del Tgr, anche in casi di edizioni straordinarie dettate da situazioni di emergenza o di particolare interesse per il territorio (finora era solo in fase di sperimentazione). Ampliamento della proposta web: chiediamo di realizzare i sottotitoli per la programmazione trasmessa sul portale Rai e la traduzione nella lingua dei segni delle edizioni dei tg, oltre all'impegno, entro 90 giorni dall'entrata in vigore del contratto, a creare un archivio di sottotitoli da aggiornare progressivamente.
Anche per quanto riguarda l'offerta televisiva, abbiamo ampliato il raggio di azione. La Rai è tenuta a sottotitolare entro l'anno prossimo l'85% della programmazione complessiva di Rai 1, Rai 2 e Rai 3 (ora siamo al 70%) e incrementare le audio-descrizioni di telefilm, film e documentari. Entro sei mesi dalla firma del contratto, è infine obbligata a proporre un progetto editoriale che oltre ad arricchire e innovare l'offerta complessivamente, indichi le tempistiche di realizzazione dei programmi sottotitolati e riorganizzi e semplifichi la modalità di accesso dell'archivio da parte delle persone con disabilità.
Tutto questo potrebbe essere realtà da subito se solo Rai e Ministero si decidessero a firmare. Tutto questo potrebbe essere servizio pubblico per i cittadini. Cosa aspetta Giacomelli?
Roberto Fico (da Blog di Beppe Grillo del 23 novembre 2014)

PER SAPERE DI PIU'
Roberto Fico
Antonello Giacomelli
Ministro allo Sviluppo Economico
Rai 

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