venerdì 24 maggio 2013

Anche i sordi all’Università con la Lingua dei Segni (LIS)

Si è svolto recentemente, con successo, presso la Facoltà di Lingue dell’Università di Bari il corso relativo alla “Lingua dei segni”, organizzato dalla lista “Studenti indipendenti” e tenuto da Michele Bitetto il quale ha avuto varie esperienze di insegnamento in varie associazioni. La Lingua dei Segni Italiana (LIS) rappresenta oggi il ponte che favorisce la cultura dei sordi. La sordità profonda si vince soprattutto con la cultura.

La civilissima Svezia ha sancito già dal 1968 la legalità della lingua segnica, riconoscendo la figura professionale dell’interprete ed istituendo l’insegnamento della lingua dei segni presso le Università, favorendo così la crescita dei sordi. In Italia la LIS non è ancora riconosciuta.

Uno dei problemi che si riscontrano in Italia è  che ciascuna Regione ha dei segni propri che non sempre corrispondono a quelli di altre Regioni. Da alcuni anni si sta tentando di estendere lo stesso linguaggio su tutto il territorio nazionale, ma si prevede che il progetto, piuttosto lungo, possa essere ultimato tra 30-40 anni, dal momento che per le persone anziane riesce quasi impossibile modificare i segni imparati da piccoli.

I sordi (o non udenti) hanno diritto di poter seguire la politica ed altro in tv, nelle conferenze, nei convegni, ecc., e in loro aiuto, oltre al classico metodo labio-acustico, va diffondendosi la Lingua Italiana dei Segni, che come molti avranno potuto notare in qualche trasmissione TV, sta incontrando notevole interesse da parte di questi soggetti e dei loro parenti.

L’editore Zanichelli, nel 1991 ha pubblicato il “Dizionario dei segni” di Orazio Romeo, ristampato  diverse volte, nel quale sono presenti ben 1400 immagini della lingua italiana, catturate nel loro movimento e accompagnate dalla parola equivalente. Il dizionario è indirizzato ai genitori udenti con figli sordi, per meglio comunicare con il proprio congiunto, agli operatori sociali vicini ai problemi ed alla realtà dei sordi, agli udenti che vogliono imparare il linguaggio per meglio comunicare con un amico o un parente sordo, ed alle persone sorde che intendono servirsi della “neolingua”. Il vocabolario di utile a chiunque, sia udente che sordo, interessato a sviluppare il proprio lessico, migliorando la comunicazione con gli altri.

Oggi è disponibile anche il “Dizionario bilingue elementare della Lingua dei Segni Italiana LIS” (libro + DVD) delle Edizioni Kappa, unico nel suo genere, realizzato dopo più di 10 anni di ricerche. Il DVD allegato contiene i filmati di tutti i segni presenti nel Dizionario, favorendo la visione della corretta esecuzione di ogni segno ed un migliore apprendimento del lessico in LIS.

Oggi le iniziative volte alla diffusione della lingua segnica sono sempre più numerose. Suor Veronica, francescana delle Alcantarine, da qualche anno puntualmente ogni Domenica, affianca il sacerdote, traducendo la Santa Messa per i sordi. Figlia di sordi, Suor Veronica, abruzzese di origine, ci sente benissimo ma ha imparato fin da piccola a essere bilingue per poi diventare una «traduttrice» LIS di professione.

Ho infine notizia che la stessa Suor Veronica ha in preparazione un dizionario dei segni religiosi della LIS.

Vittorio Polito. Fonte: Giornale di Puglia
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