giovedì 20 febbraio 2014

Il MAV, Museo dell'Artigianato Valdostano di tradizione, e l'Istituto dei Sordi di Torino per l'accessibilità universale.

Sarà firmato lunedì 24 febbraio prossimo dai presidenti del MAV - Museo dell'artigianato valdostano di tradizione e l'Istituto dei Sordi di Torino un protocollo d'intesa per avviare una collaborazione tra i due enti nell'ottica dell'accessibilità delle collezioni del museo.

Il MAV, nel 2014, punta  all’Accessibilità universale
Fin dalla sua inaugurazione, nel 2009, il MAV ha creduto nell’importanza dell’accessibilità al museo, eliminando tutte le barriere architettoniche per permettere a diverse categorie di utenti di fruire dello spazio museale. Negli ultimi anni, a livello europeo e nazionale, però il tema dell’accessibilità si è ampliato aprendosi al concetto di accessibilità universale.

Lo sforzo di sradicare le attività culturali da una prospettiva elitaria ha posto in primo piano le problematiche relative all’accesso alla cultura, con particolare attenzione ai fruitori con esigenze specifiche, collegate a disabilità o difficoltà di natura motoria, percettiva e non solo.

Forte di queste suggestioni e approfittando del parziale riallestimento dello spazio permanente, quest’anno il MAV ha deciso di lavorare sull’accessibilità universale nell’ottica di migliorare la sua fruibilità da parte di tutte le fasce di utenza. Primo importante tassello di questo considerevole progetto, sarà la firma del protocollo d’intesa tra l’Ivat e l’Istituto dei Sordi di Torino. La collaborazione verrà ufficializzata lunedì 24 febbraio 2014 alle ore 11.00, presso la sede del MAV dai rispettivi presidenti: il Dott. Livio Aristide Vagneur per l’Ivat e il Dott. Antonio Robbiati per l’Istituto dei sordi di Torino. “L’intento è di costruire una “rete” per favorire un clima di confronto e collaborazione con enti che si occupano della facilitazione della comprensione dei linguaggi disciplinari e specialistici utili a migliorare i servizi offerti ai visitatori di spazi culturali” affermano Vagneur e Robbiati.

La conservatrice responsabile del MAV, Nurye Donatoni spiega: “Una volta formalizzate le linee guida di cooperazione, si proseguirà con la revisione della comunicazione interna del museo per includere diverse tipologie di pubblici. Il progetto elaborato in sinergia con il Dott. Enrico Dolza, Direttore dell’Istituto dei sordi di Torino, comporterà la semplificazione della comunicazione per coinvolgere i target fragili, la sperimentazione di modelli di attività didattiche per i sordi e infine la concretizzazione di un vocabolario in lingua dei segni (LIS) interamente dedicato agli oggetti di artigianato, alle modalità di fabbricazione e al savoir-faire artigianale”.

Perseguendo queste finalità il MAV intende incrementare le forme di partecipazione attiva della comunità, mediante la conoscenza del ruolo “educativo” del museo e del suo patrimonio culturale. L’obiettivo è di stimolare lo scambio di esperienze e approcci con altri musei, associazioni o professionisti che a diverso titolo si occupano di accessibilità culturale universale. 


PER SAPERE DI PIU'
MAV - Museo dell’Artigianato Valdostano di tradizione
Fraz. Chez-Sapin, 86
11020 Fénis (AO)
Tel . 0165 – 763912
museo@lartisana.vda.it

Istituto dei Sordi di Torino
http://www.istitutosorditorino.org/index.php

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«La storia è testimonio dei tempi, luce della verità, vita della memoria, maestra della vita» (Cicerone)
«La storia non è utile perché in essa si legge il passato, ma perché vi si legge l’avvenire» (M.D’Azeglio)
«Bisogna ricordare il “passato” per costruire bene il “futuro”» (V.Ieralla) 
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"Storia dei Sordi. Di Tutto e di Tutti circa il mondo della Sordità", ideato, fondato e diretto da Franco Zatini