Ripresi i lavori in Senato per il riconoscimento della Lingua dei Segni. Nella giornata di ieri, 1 febbraio, si è concluso in Commissione Affari costituzionali del Senato l'esame del disegno di legge sul riconoscimento della Lingua dei Segni, dopo aver ricevuto i pareri delle Commissioni competenti.
All'inizio della legislatura, ho presentato un disegno di legge che prevedeva il riconoscimento da parte della Repubblica italiana della LIS e la promozione dell'acquisizione e dell'uso della lingua italiana orale e scritta da parte delle persone sorde. Tale atto è poi confluito nel testo unico approvato in Commissione.
Sono stata agevolata e sollecitata in quanto provengo dal Biellese, territorio nel quale si attua, presso l'Istituto comprensivo di Cossato, l'insegnamento della LIS, a partire dalla scuola dell'infanzia fino alla scuola secondaria di primo grado (con la prosecuzione nelle superiori), per una piena inclusione degli alunni sordi.
A causa anche delle tempistiche dovute alla formazione del nuovo Governo, l'esame del provvedimento ha poi subito un rallentamento, prima di giungere ieri al primo importante passaggio parlamentare. Esso consiste nell'approvazione del mandato al relatore, il Senatore Russo, di svolgere la relazione favorevole in Aula.
La notizia si accompagna all'approvazione, martedì scorso, della delibera della Città di Biella sul riconoscimento ufficiale della LIS. Già in passato il Comune di Biella aveva peraltro contributo con risorse proprie al mantenimento del Progetto LIS delle scuole cossatesi.
Tale traguardo è stato raggiunto grazie al fondamentale lavoro della Giunta comunale e in particolare dell'Assessore Fulvia Zago, con il supporto dell'Ens di Biella. Attraverso la delibera, Palazzo Oropa si impegna a "rimuovere ogni ostacolo e a favorire la comunicazione tra udenti e sordi facilitando la loro partecipazione alla vita collettiva".
Auspico ora che nell'Aula del Senato avvenga in tempi brevi l'esame del testo.
L'obiettivo è arrivare ad una legge nazionale che assicuri la piena integrazione delle persone sorde nella società, riconoscendo loro i diritti già garantiti dalla Costituzione e dalle norme internazionali.
Fonte: newsbiella.it
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