sabato 4 febbraio 2017

Quadrifoglio: le persone sorde chiedono una mano all’Ausl

L’Associazione culturale il Quadrifoglio, nata a Ravenna per iniziativa di un gruppo di persone sorde e presieduta da Luna Bizzarri (che avevamo intervistato qui), chiede un sostegno economico all’Ausl: “La nostra esigenza è avere un contatto più diretto con le istituzioni locali e riuscire così in base alle necessità dei cittadini sordi a garantire una piena integrazione con la città e il libero accesso ai servizi che essa offre”.


A Ravenna è attivo il servizio di interpretariato in lingua dei segni che offre sostegno durante le visite mediche, espletamento di pratiche burocratiche, contatti tra cittadini ed enti sia pubblici che privati: “Il servizio, con il passare degli anni e il radicarsi della fiducia nell’interprete da parte degli utenti, ha acquistato una grandissima importanza nella vita dei cittadini sordi che ora si affidano ad esso con serenità e fiducia. In questo abbiamo lavorato a stretto contatto con assistenti sociali, sindacati, uffici comunali e provinciali, medici di base e strutture sanitarie garantendo sicurezza di comprensione sia per gli utenti che per gli operatori. La sordità viene definita l’handicap invisibile, in quanto è impossibile riconoscere per strada una persona sorda in mezzo a tante normodotate, ma le difficoltà di comprensione e di integrazione che i sordi incontrano nella loro vita sono molteplice e quotidiane. La semplice visita dal medico di base o il rinnovo del documento di riconoscimento richiedono al sordo grande sforzo e tensione con la paura continua di non avere compreso pienamente le cure o le pratiche burocratiche da eseguire”.


Non solo: “La persona sorda, sin dalla prima infanzia, deve compiere uno sforzo enorme per comprendere e integrarsi nella società, e spesso il fatto che non ci sia dagli altri la comprensione delle difficoltà a cui si è sottoposti crea delusione e isolamento, mancanza di informazioni e disinteresse della vita sociale. Le richieste di accompagnamento toccano i più svarianti ambiti: dalla ricerca del lavoro e l’affiancamento nei primi giorni per la comprensione delle mansioni da svolgere all’assistenza nelle cure di gravi patologie. Si rivolgono al servizio agli anziani che non hanno familiari oppure i giovani che desiderano comprendere totalmente ciò che viene loro detto e su questa base trarre le loro decisioni senza l’ interferenza di parenti, che per cercare di aiutarli il più delle volte si sostituiscono a loro anche in scelte importanti”.

Nuov esfide sono nate con l’arrivo di cittadini stranieri sordi: “Questo ci ha messo di fronte a situazioni di grave disagio che siamo riusciti a gestire in collaborazione con la prefettura e gli assistenti sociali con ottimi risultati, motivo di grande orgoglio e soddisfazione. Nonostante le poche ore a disposizione e le difficoltà economiche, abbiamo garantito sempre la nostra presenza in situazioni difficili sia di giorno che di notte, giorni feriali e festivi, con la precisa volontà di non lasciare mai nessuna nella paura e nell’incertezza. Abbiamo assistito a quattro parti di sorde straniere con le relative visite pre e post partum, seguite le pratiche per le domande delle case popolari, inserimento di bambini nel nido o alla scuola materna e successivamente eravamo presenti alle udienze e agli incontri coi genitori; abbiamo aiutato famiglie in difficoltà economica grazie all’aiuto degli assistenti sociali ed infine siamo riusciti a trovare loro una occupazione, siamo stati presenti in sala operatoria per operazioni di cataratta e ernia o in occasioni di esami come colonscopie e gastroscopie, sempre presenti nei ricoveri urgenti e nella spiegazione di grave malattie, abbiamo aiutato nell’acquisto di case e macchine, celebrato matrimoni e formalizzato separazioni, abbiamo partecipato alla vita dei sordi di Ravenna in tutte le sue sfaccettature creando un servizio che siamo sicuri possa essere motivo di orgoglio per tutta la città”.
Fonte: emilioromagnamamma.it


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ilquadrifoglio.ravenna@gmail.com