Ieri una manifestazione a Palazzo Marino: da due anni infatti mancano i finanziamenti per gli interpreti Lis. "Vogliamo segnalare il vuoto tra le iniziative, anche in vista di Expo 2015" denunciano dall'Ente sordi.
Andare all'ospedale e non riuscire a comunicare il proprio disturbo al medico.
È quanto potrebbe capitare a qualunque sordo residente a Milano o in Lombardia. Da due anni infatti il Comune non ha rinnovato la collaborazione con l' Ente nazionale per l'assistenza dei sordi (Ens) per fornire un servizio di interpretariato. Per 15 anni il finanziamento di 170mila euro annui aveva garantito ai sordi di non essere dipendenti dalle persone udenti per dare il proprio consenso in ospedale, per capire le clausole di un contratto, per fare attività didattiche a scuola. Momenti nei quali erano accompagnati da interpreti della lingua dei segni. Ora non è più così.
Andare all'ospedale e non riuscire a comunicare il proprio disturbo al medico.
È quanto potrebbe capitare a qualunque sordo residente a Milano o in Lombardia. Da due anni infatti il Comune non ha rinnovato la collaborazione con l' Ente nazionale per l'assistenza dei sordi (Ens) per fornire un servizio di interpretariato. Per 15 anni il finanziamento di 170mila euro annui aveva garantito ai sordi di non essere dipendenti dalle persone udenti per dare il proprio consenso in ospedale, per capire le clausole di un contratto, per fare attività didattiche a scuola. Momenti nei quali erano accompagnati da interpreti della lingua dei segni. Ora non è più così.
"Milano deve diventare una città come tutte quelle europee con un servizio di interpretariato valido - denuncia Luigi Mattiato, portavoce di Ens -. È inammissibile che due anni di confronti non abbiano portato a nulla di fatto con la giunta comunale. Gli interpreti devono essere persone adeguatamente formate, eppure neanche al servizio comunale per i sordi in via Zara 100 ci sono funzionari che sanno comunicare in modo corretto". L' Ens ha un migliaio di soci sul territorio lombardo, 700 di questi sono residenti a Milano, eppure per loro non ci sono interpreti che possano aiutarli nello svolgimento delle normali attività quotidiane.
In occasione del consiglio comunale e dell'approvazione del bilancio 2013 i sordi si mobilitano e chiedono di poter comunicare come tutti i cittadini. La manifestazione, ieri davanti a Palazzo Marino. "Neanche per l'Expo è garantito il servizio di interpretariato - continua Luigi Mattiato -, ecco perchè noi invoglieremo le persone a restare a casa. I sordi se non sono aiutati nella comunicazione sono ostaggio degli altri".
Marcella Vezzoli. Fonte: superabile.it
Marcella Vezzoli. Fonte: superabile.it
I sordi di Milano protestano sotto Palazzo Marino: "Non avete fatto nulla"
Dopo la manifestazione del 28 giugno, il popolo sordo, questa volta solo di Milano e provincia, torna in piazza. "Ci sentiamo disabili di serie b, invisibili, ecco perché manifestiamo" ha spiegato la Presidente dell'Ente nazionale sordi di Milano, Mara Paola Domini, motivando la protesta sotto Palazzo Marino. "Siamo in tanti, i soci a Milano sono 1500 più i non iscritti. E per EXPO? Non è stato fatto nulla. Quindi dovrò dire a tutti i sordi del mondo di rimanere a casa" (video di Elena Peracchi)
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«La storia è testimonio dei tempi, luce della verità, vita della memoria, maestra della vita» (Cicerone)
«La storia non è utile perché in essa si legge il passato, ma perché vi si legge l’avvenire» (M.D’Azeglio)
«Bisogna ricordare il “passato” per costruire bene il “futuro”» (V.Ieralla)
Per qualsiasi segnalazione, rettifica, suggerimento, aggiornamento, inserimento dei nuovi dati o del curriculum vitae e storico nel mondo dei sordi, ecc. con la documentazione comprovata, scrivere a: info@storiadeisordi.it.
"Storia dei Sordi. Di Tutto e di Tutti circa il mondo della Sordità", ideato, fondato e diretto da Franco Zatini