È ritornato alla Casa del Padre il nostro caro Don Adriano Fornari, educatore e apostolo delle persone sorde e direttore del tanto tormentato Istituto Pellegrini di Modena. Un’ininterrotta processione di Sordi sosta in preghiera davanti alla salma di Don Adriano, esposta all’interno del “suo” istituto.
Nella preghiera dei vespri di questa sera così ho ricordato il caro amico: Signore “apri le braccia della tua misericordia a Don Adriano morto in questo giorno, accogli la sua anima nella pace del tuo regno”.
Nella preghiera dei vespri di questa sera così ho ricordato il caro amico: Signore “apri le braccia della tua misericordia a Don Adriano morto in questo giorno, accogli la sua anima nella pace del tuo regno”.
Lo raccomando alla preghiera di quanti mi leggono.
Il 25 ottobre i funerali si sono svolti a Fiorano (vicino a Sassuolo), località in cui aveva svolto la sua attività pastorale in qualità di parroco.
P. Vincenzo Di Blasio
P. Vincenzo Di Blasio
DA INTERNET: Il 23 ottobre é morto Don Adriano Fornari, parroco in solidum e moderatore della Parrocchia di Fiorano, moderatore dell’Unità Pastorale di Fiorano, direttore dell’istituto Tommaso Pellegrini per audiolesi di Modena.
Don Adriano Fornari era nato il 31 agosto 1942 a Marano sul Panaro; segue la famiglia nel 1951 a Pavullo e nel 1955 a Polinago, poi a Sassuolo dove viene ordinato sacerdote il 21 maggio 1966. A parte un breve periodo come parroco di Saliceta San Giuliano, fino al suo arrivo a Fiorano, il 23 settembre del 2000, tutto il suo impegno è dedicato ai più bisognosi come presidente della Caritas, come vicario episcopale per la carità e la testimonianza. In particolare dal 1966 è direttore a Modena dell’Istituto Tommaso Pellegrini per audiolesi, apportando modifiche e ammodernamenti alla struttura e, parallelamente, seguendo e mettendo in pratica tutte le novità riguardanti le tecniche di insegnamento ai ragazzi sordomuti.
Il 23 settembre del 2000 prende possesso della parrocchia di Fiorano, con a fianco Don Paolo Orlandi, dopo la nomina a vescovo di Mons. Giuseppe Verucchi, che così lo presenta: “Non è capace di non essere buono! Proprio non ce la fa”.
“Donaci occhi per vedere le necessità e le sofferenze dei fratelli; infondi in noi la luce della tua Parola per confortare gli affaticati e gli oppressi; fa che ci impegniamo lealmente al servizio dei poveri e dei sofferenti”, questi il sue impegno scritto ai parrocchiani e queste le parole per la comunità civica: “La collaborazione tra società civile e società religiosa è quanto mai richiesta, soprattutto se rivolta a risollevare le sorte di tanti poveri presenti anche nel territorio della parrocchia di Fiorano”.
A causa dei problemi di salute e della crescente difficoltà di deambulazione di Don Adriano, nel 2006 viene nominato parroco di Fiorano Don Giuseppe Albicini. Don Adriano resta come parroco in Solidum Moderatore di Fiorano, Moderatore Unità Pastorale di Fiorano, dividendo il suo impegno fra il confessionale nella Basilica della Beata Vergine del Castello e la presenza nell’Istituto Pellegrini di Modena.
Claudio Pistoni, sindaco di Fiorano Modenese, ha scritto alla famiglia, alla parrochia e alla diocesi la partecipazione al loro dolore e la commozione dell’intera comunità. “A Fiorano, che vuole essere comunità giusta, solidale e aperta, Don Adriano lascia una preziosa lezione di umanità, bontà, impegno sociale, attenzione per gli ultimi, capacità di incontrare e ascoltare tutti, perché testimoniata e vissuta in un cammino che non gli hanno risparmiato sofferenza fisica e dolore, sopportati con la forza della mitezza e del sorriso. Ricorderemo Don Adriano Fornari fra i protagonisti che hanno saputo arricchire di valori la nostra comunità fioranese”.
Don Adriano Fornari era nato il 31 agosto 1942 a Marano sul Panaro; segue la famiglia nel 1951 a Pavullo e nel 1955 a Polinago, poi a Sassuolo dove viene ordinato sacerdote il 21 maggio 1966. A parte un breve periodo come parroco di Saliceta San Giuliano, fino al suo arrivo a Fiorano, il 23 settembre del 2000, tutto il suo impegno è dedicato ai più bisognosi come presidente della Caritas, come vicario episcopale per la carità e la testimonianza. In particolare dal 1966 è direttore a Modena dell’Istituto Tommaso Pellegrini per audiolesi, apportando modifiche e ammodernamenti alla struttura e, parallelamente, seguendo e mettendo in pratica tutte le novità riguardanti le tecniche di insegnamento ai ragazzi sordomuti.
Il 23 settembre del 2000 prende possesso della parrocchia di Fiorano, con a fianco Don Paolo Orlandi, dopo la nomina a vescovo di Mons. Giuseppe Verucchi, che così lo presenta: “Non è capace di non essere buono! Proprio non ce la fa”.
“Donaci occhi per vedere le necessità e le sofferenze dei fratelli; infondi in noi la luce della tua Parola per confortare gli affaticati e gli oppressi; fa che ci impegniamo lealmente al servizio dei poveri e dei sofferenti”, questi il sue impegno scritto ai parrocchiani e queste le parole per la comunità civica: “La collaborazione tra società civile e società religiosa è quanto mai richiesta, soprattutto se rivolta a risollevare le sorte di tanti poveri presenti anche nel territorio della parrocchia di Fiorano”.
A causa dei problemi di salute e della crescente difficoltà di deambulazione di Don Adriano, nel 2006 viene nominato parroco di Fiorano Don Giuseppe Albicini. Don Adriano resta come parroco in Solidum Moderatore di Fiorano, Moderatore Unità Pastorale di Fiorano, dividendo il suo impegno fra il confessionale nella Basilica della Beata Vergine del Castello e la presenza nell’Istituto Pellegrini di Modena.
Claudio Pistoni, sindaco di Fiorano Modenese, ha scritto alla famiglia, alla parrochia e alla diocesi la partecipazione al loro dolore e la commozione dell’intera comunità. “A Fiorano, che vuole essere comunità giusta, solidale e aperta, Don Adriano lascia una preziosa lezione di umanità, bontà, impegno sociale, attenzione per gli ultimi, capacità di incontrare e ascoltare tutti, perché testimoniata e vissuta in un cammino che non gli hanno risparmiato sofferenza fisica e dolore, sopportati con la forza della mitezza e del sorriso. Ricorderemo Don Adriano Fornari fra i protagonisti che hanno saputo arricchire di valori la nostra comunità fioranese”.
PER SAPERE DI PIU'
_____________________________________________________________________________
«La storia è testimonio dei tempi, luce della verità, vita della memoria, maestra della vita» (Cicerone)
«La storia non è utile perché in essa si legge il passato, ma perché vi si legge l’avvenire» (M.D’Azeglio)
«Bisogna ricordare il “passato” per costruire bene il “futuro”» (V.Ieralla)
Per qualsiasi segnalazione, rettifica, suggerimento, aggiornamento, inserimento dei nuovi dati o del curriculum vitae e storico nel mondo dei sordi, ecc. con la documentazione comprovata, scrivere a: info@storiadeisordi.it.
"Storia dei Sordi. Di Tutto e di Tutti circa il mondo della Sordità", ideato, fondato e diretto da Franco Zatini