Dall’animazione liturgica domenicale insieme agli udenti alla catechesi, dai corsi biblici ai pellegrinaggi: è inesauribile l’impegno di suor Vittorina Carli (nella foto) affinché le persone sorde si sentano incluse nella vita
delle parrocchie e della Chiesa. Collaboratrice del Movimento apostolico sordi (Mas) di Vicenza e – in tutta Italia – dell’Ente nazionale sordi, la religiosa è nata sorda «non si sa bene per quale causa. Solo quando avevo due anni mia madre si è accorta che, chiamandomi ripetutamente, non le rispondevo».
Originaria di Asiago, 53 anni, vive a Marola di Torri di Quartesolo (Vicenza) in una comunità delle Maestre di Santa Dorotea Figlie dei Sacri Cuori, fondate per prendersi cura dei non udenti. Vittorina è cresciuta frequentando la scuola speciale «per l’educazione integrale» dei sordi gestita proprio dalla sua congregazione. Ma la vocazione è stata tutt’altro che automatica: «Non volevo farmi religiosa, perché sorda: mi sembrava una scelta impossibile. Dopo la maturità in ragioneria, sono andata in Terra Santa, all’Istituto “Effetà Paolo VI” per bambini sordi gestito dalle Dorotee a Betlemme.
Proprio lì ho maturato la decisione di consacrarmi a Dio». Ora fa parte della comunità Ascolto amico per la pastorale dei sordi, fondata nel 2003 dal suo istituto per rilanciare la missione tra i non udenti.
«Pian piano stanno aumentando gli amici sordi e non che collaborano con noi», riferisce la religiosa, che ogni domenica va a messa nella parrocchia Aracoeli, al centro di Vicenza: «L’assemblea è molto viva e ci aiuta a partecipare bene con la presenza di un interprete in Lingua dei segni, “pane” dei sordi». Mentre una decina di non udenti laici si accingono a frequentare il terzo anno di un corso teologico per diventare a loro volta catechisti, vanno forte i pellegrinaggi: «In Italia sono circa 86 i santuari in cui Maria si è manifestata a persone sorde. Presso quello di Adro (Brescia), nel 1519 la Madonna della Neve apparve e guarì un bambino sordomuto». [L.B.]
Originaria di Asiago, 53 anni, vive a Marola di Torri di Quartesolo (Vicenza) in una comunità delle Maestre di Santa Dorotea Figlie dei Sacri Cuori, fondate per prendersi cura dei non udenti. Vittorina è cresciuta frequentando la scuola speciale «per l’educazione integrale» dei sordi gestita proprio dalla sua congregazione. Ma la vocazione è stata tutt’altro che automatica: «Non volevo farmi religiosa, perché sorda: mi sembrava una scelta impossibile. Dopo la maturità in ragioneria, sono andata in Terra Santa, all’Istituto “Effetà Paolo VI” per bambini sordi gestito dalle Dorotee a Betlemme.
Proprio lì ho maturato la decisione di consacrarmi a Dio». Ora fa parte della comunità Ascolto amico per la pastorale dei sordi, fondata nel 2003 dal suo istituto per rilanciare la missione tra i non udenti.
«Pian piano stanno aumentando gli amici sordi e non che collaborano con noi», riferisce la religiosa, che ogni domenica va a messa nella parrocchia Aracoeli, al centro di Vicenza: «L’assemblea è molto viva e ci aiuta a partecipare bene con la presenza di un interprete in Lingua dei segni, “pane” dei sordi». Mentre una decina di non udenti laici si accingono a frequentare il terzo anno di un corso teologico per diventare a loro volta catechisti, vanno forte i pellegrinaggi: «In Italia sono circa 86 i santuari in cui Maria si è manifestata a persone sorde. Presso quello di Adro (Brescia), nel 1519 la Madonna della Neve apparve e guarì un bambino sordomuto». [L.B.]
Fonte: Superabile Magazine ottobre 2013
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