giovedì 18 dicembre 2014

La morte di Franco Bomprezzi, un grande amico dei sordi italiani. Premio Ens 2007 sotto la Presidenza di Ida Collu

Muore Franco Bomprezzi, osservatore sottile del mondo degli "abili" . Il giornalista è stato direttore di "Superando", animatore del blog "InVisibili" su Corriere della Sera e primo direttore editoriale di Superabile. Con la sua scomparsa si apre un grande vuoto nel mondo della comunicazione della disabilità.

È scomparso oggi, il 18 dicembre, a Milano Franco Bomprezzi, giornalista e scrittore tra i massimi esperti in Italia nel campo della disabilità, universalmente amato e apprezzato per la sua onestà intellettuale, come anche per la leggerezza e al tempo stesso la profondità con cui negli anni ha saputo raccontare la quotidianità, i problemi, le speranze di tante persone disabili. Giornalista, direttore della testata della Fish “Superando”, animatore del blog “InVisibili” sul Il Corriere della Sera, Franco Bomprezzi è stato il primo direttore editoriale del portale Superabile.it, promosso dall’Inail nel 2000.

Disabile lui stesso (osteogenesi imperfetta, detta anche malattia delle “ossa fragili”), aveva avuto un'embolia polmonare nel settembre scorso, era stato in ospedale al Niguarda e ne era anche uscito, ma in seguito ad alcune complicazioni era stato ricoverato al centro clinico Nemo di Milano. Proprio da questo centro aveva registrato un collegamento durante l'ultima maratona televisiva di Telethon.

Con la sua scomparsa si apre un grande vuoto nel mondo della disabilità. A lui si deve la lettura sottile e continua dei tanti stereotipi sulla disabilità che ancora tardano a scomparire e la critica alle tante contraddizioni e ipocrisie del mondo degli “abili”. Attento osservatore del linguaggio corrente, per SuperAbile Magazine ha curato due rubriche: “Le parole per dirlo” e “Dr. Jekyll e Mr. Hide”. Nel suo ultimo intervento, pubblicato ieri online, Bomprezzi si interrogava ancora una volta sulla capacità di individuare “parole comprensibili a tutti, e capaci di svegliare chi dorme, anche nel mondo della comunicazione”.

Da grande comunicatore qual è stato così concludeva il suo intervento: “È possibile che il nostro mondo non riesca a elaborare con fantasia, ironia, leggerezza, coraggio, incoscienza, qualche altra chiave di comunicazione? Possibile che l’alternativa, orrenda, sia stato solo quel “diversamente abile” che tuttora invade e inquina ogni ragionamento sensato sulla pari dignità, sui diritti, sull’inclusione sociale? Forza giovani, scatenatevi. Io vorrei riposarmi. (ap)
Fonte: redattoresociale.it



L'ultimo articolo di Franco Bomprezzi
"A caccia di parole
Ci vorrebbe un concorso per creativi. Lo dico sinceramente. Sarei davvero ricco se avessi voluto o potuto chiedere royalties su almeno due titoli che sono scaturiti dalla mia mente malata, in condizioni differenti, ma con il medesimo desiderio di individuare parole comprensibili a tutti, e capaci di svegliare chi dorme, anche nel mondo della comunicazione.

"SuperAbile" e "Invisibili": ebbene sì, in tempi diversi e in contesti editoriali lontani, sono definizioni approvate in altrettanti brainstorming, ma scaturite da mie elucubrazioni mentali, stanco come ero, e come sono, delle banalità riferite al mondo delle persone con disabilità. SuperAbile nacque sulla scia dell'epopea sfortunata di Christopher Reeve, Superman divenuto negli anni terminali della sua esistenza un grande protagonista delle battaglie statunitensi per la ricerca e per i diritti delle persone paratetraplegiche e non solo. Da quell'accostamento onirico nacque la testata del portale Inail e di questo magazine.

Ne sono felice e orgoglioso. "Invisibili" è figlio di una constatazione personale, ossia la capacità della gente, per strada, nei negozi, nei luoghi pubblici, di non vedere - nel senso letterale - una persona con disabilità motoria, sensoriale o intellettiva. Ne è nato un blog molto seguito su Corriere.it e anche di questo sono felice e orgoglioso.


Ma mi domando: è possibile che il nostro mondo non riesca a elaborare con fantasia, ironia, leggerezza, coraggio, incoscienza, qualche altra chiave di comunicazione? Possibile che l'alternativa, orrenda, sia stato solo quel "diversamente abile" che tuttora invade e inquina ogni ragionamento sensato sulla pari dignità, sui diritti, sull'inclusione sociale? Forza giovani, scatenatevi. Io vorrei riposarmi."
Fonte: magazine 




PER SAPERE DI PIU'
La biografia di Franco Bomprezzi
«La storia è testimonio dei tempi, luce della verità, vita della memoria, maestra della vita» (Cicerone)
«La storia non è utile perché in essa si legge il passato, ma perché vi si legge l’avvenire» (M.D’Azeglio)
«Bisogna ricordare il “passato” per costruire bene il “futuro”» (V.Ieralla) 
Per qualsiasi segnalazione, rettifica, suggerimento, aggiornamento, inserimento dei nuovi dati o del curriculum vitae e storico nel mondo dei sordi, ecc. con la documentazione comprovata, scrivere a: info@storiadeisordi.it 
"Storia dei Sordi. Di Tutto e di Tutti circa il mondo della Sordità", ideato, fondato e diretto da Franco Zatini