martedì 24 giugno 2014

San Giuseppe Cafasso (1811-1860) e la storia dei sordi


Educatore e santo della carità, dedicò le sue opere ai poveri, ai carcerati e ai condannati a morte.
In tanti anni di insegnamento Giuseppe forma generazioni di sacerdoti, dedicandosi anche ad un'intensa opera pastorale verso tutti bisognosi: condivide le ore estreme con i condannati a morte ed opera tra i carcerati, cui non fa mancare buone parole e sigari, includendo nel suo servizio anche l'aiuto alle famiglie e il soccorso ai dimessi.
Succeduto al Guala, ne perfeziona l'opera, rifiutando sempre ogni titolo onorifico. Grande amico di don Giovanni Bosco (che lo definirà «modello di vita sacerdotale»), lo aiuta materialmente e moralmente nella sua missione.

E' patrono dei carcerati e dei condannati a morte.

Fu confessore della serva di Dio Giulia Falletti di Barolo (1786-1864) e fra i sacerdoti da lui formati ricordiamo: san Giovanni Bosco, fondatore dei Salesiani e delle Figlie di Maria Ausiliatrice; Giovanni Cocchi (1813–1895), fondatore di uno dei primi oratori di Torino e del Collegio degli Artigianelli; beato Francesco Faà di Bruno (1825-1888), fondatore dell'Opera di Santa Zita e della congregazione delle Suore Minime di Nostra Signora del Suffragio; Gaspare Saccarelli (1817- 1864), fondatore dell’Istituto della Sacra Famiglia; Pietro Merla (1815 -1855), fondatore del Ritiro di San Pietro in Vincoli; Francesco Bono (1834–1914), fondatore dell’Istituto del Santo Natale; beato Clemente Marchisio (1833-1903), fondatore dell’Istituto delle Figlie di San Giuseppe; Lorenzo Prinotti (1834-1899), fondatore dell’Istituto dei sordomuti poveri; Adolfo Barberis (1884–1967), fondatore delle Suore del Famulato Cristiano.

Tra i suoi allievi ebbe anche il sacerdote Lorenzo Prinotti, al quale nel 1857 ispirò a dedicarsi ai sordomuti, prima come insegnante presso l’Istituto Sordomuti di Torino, per poi aprire, nel 1880, sempre a Torino, l’Istituto Prinotti. Lo stesso Cafasso fece visita all’istituto dei sordomuti.

Il Cafasso fu canonizzato da Pio XII nel 1947.  Il 23 giugno la sua festa.
P. Vincenzo Di Blasio

PER SAPERE DI PIU'
Educatorio Lorenzo Prinotti di Torino

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«La storia è testimonio dei tempi, luce della verità, vita della memoria, maestra della vita» (Cicerone)
«La storia non è utile perché in essa si legge il passato, ma perché vi si legge l’avvenire» (M.D’Azeglio)
«Bisogna ricordare il “passato” per costruire bene il “futuro”» (V.Ieralla)
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"Storia dei Sordi. Di Tutto e di Tutti circa il mondo della Sordità", ideato, fondato e diretto da Franco Zatini