Venerabile Benedetta Bianchi Porro Giovane laica, nata a Dovadola, Forlì, 8 agosto 1936 ed ivi morta il 23 gennaio 1964.
"Appena nata s’ammala di poliomielite. Nell’ottobre del ‘53 si trasferisce a Milano per frequentare l’università: sceglie Medicina. È convinta che la sua vocazione sia quella di dedicarsi agli altri come medico, ma la malattia avanza inesorabilmente.
Una lunga via crucis di interventi chirurgici, fino alla diagnosi che lei stessa formulerà per prima: neurofibromatosi diffusa o morbo di Recklinghausen.
Un morbo rarissimo che la priva della vista e dell’udito, del gusto e dell’odorato immobilizzandola in un letto. La sua cameretta diventa un crocevia di vite e il suo letto un altare attorno al quale si crea uno straordinario cenacolo d’amore. Benedetta si spegne a soli 27 anni, il 23 gennaio 1964. La Chiesa l’ha dichiarata Venerabile con Decreto del dicembre 1993."
La vita della Venerabile Benedetta Bianchi Porro,
raccontata dalla sorella Manuela, intervistata da TV2000 (con sottotitoli)
PER SAPERE DI PIU'
Fondazione Benedetta
Venerabile Benedetta Bianchi Porro
Morbo di Recklinghausen
Giovanni Paolo II e la storia dei sordi
Comune di Dovadola
Santuario di Casticciano
«La storia è testimonio dei tempi, luce della verità, vita della memoria, maestra della vita» (Cicerone)
«La storia non è utile perché in essa si legge il passato, ma perché vi si legge l’avvenire» (M.D’Azeglio)
«Bisogna ricordare il “passato” per costruire bene il “futuro”» (V.Ieralla)
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"Storia dei Sordi. Di Tutto e di Tutti circa il mondo della Sordità", ideato, fondato e diretto da Franco Zatini