lunedì 30 novembre 2015

Accessibilità e Sicurezza per tutti.

Martedì 1 dicembre dalle 13.30 alle 18 presso la Sala Estense, si terrà il seminario “Disabilità e sicurezza: garantire la protezione di tutti. Gestire la sicurezza anche in presenza di utenti con disabilità fisiche o cognitive”, organizzato dal TekneHub, laboratorio del Tecnopolo di Ferrara
in coordinamento con il Corpo Nazionale Vigili del Fuoco, l’Università di Trieste, Cerpa Italia onlus, la Fondazione Bambini e Autismo onlus, la Fondazione Down Friuli Venezia Giulia, il Gruppo Ottima Seniors, Lettura Agevolata Associazione onlus, Equality & Diversity di Unife, Istituzione Scolastica del Comune di Ferrara e il Consorzio Futuro in Ricerca.

“Gli spazi in cui ogni giorno viviamo o lavoriamo dovrebbero essere progettati per essere accoglienti e accessibili a tutti – spiega Maddalena Coccagna, architetto e ricercatrice del TekneHub -. La normativa italiana è tra le prime e le più complete in materia di accessibilità, tuttavia le regole esistenti trovano una limitata applicazione oppure vengono intese come standard anziché come prestazioni minime. Pertanto vengono ancora costruiti o ristrutturati edifici prestando scarsa attenzione alla presenza di utenti con difficoltà fisiche (anziani, bambini, disabili motori, sordi, ipovedenti, ecc) e spesso con nessun riguardo alle necessità delle persone con problemi cognitivi”.

Obiettivo principale del seminario è ribadire il diritto di tutti a vivere in ambienti sicuri ed accessibili, sottolineando la necessità delle persone di entrare in modo agevole negli edifici ed uscirne con altrettanta sicurezza. Dando per scontato che gli edifici pubblici e privati devono essere liberamente utilizzabili, è oggi necessario che la mobilità in quegli ambienti sia altrettanto chiara e sicura anche in caso di pericolo.

“La normativa antincendio è certamente un ottimo punto di partenza per pianificare strategie di intervento – prosegue Maddalena Coccagna – però esistono anche altre emergenze (ad esempio allagamenti, crolli o black-out) che possono mettere in crisi un edificio e rendere per alcuni impossibile mettersi al sicuro, in quanto non in grado di accedere in autonomia a zone protette o di comprendere da soli il pericolo. Affollamenti, confusione, scarsa organizzazione o l’indisponibilità di alcuni accessi, percorsi o ascensori, sono elementi che possono limitare la capacità di esodo degli individui, trasformando anche un edificio accessibile in uno da cui, in caso di pericolo, non si può uscire”.

“Il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, oltre a molte associazioni e gruppi di ricerca – prosegue Coccagna – sono già in prima linea nell’affrontare il tema della pianificazione delle emergenze e nel proporre soluzioni idonee a garantire la sicurezza di tutti. È possibile fare molto di più attraverso una educazione diffusa, formando le persone che ogni giorno devono gestire strutture complesse o farsi carico della salute di altri. Questo seminario vuole dare spazio a coloro che ogni giorno sono costretti ad adattare le proprie esigenze di vita a spazi non rispettosi del loro benessere e sicurezza, diritti che dovrebbero essere invece garantiti a tutti”.
Fonte: estense.com


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