Il film dell'ucraino Slaboshpytskiy premiato nella sezione parallela al festival. Ambientato in un istituto per sordomuti, i protagonisti si esprimono solo nella lingua dei segni.
Cannes. The Tribe, il film muto del regista ucraino Myroslav Slaboshpytskiy, ha vinto il Gran Premio della Semaine de la Critique, sezione parallela al festival dove concorreva anche l'italiano Sebastiano Riso con Più buio di mezzanotte.
Cannes. The Tribe, il film muto del regista ucraino Myroslav Slaboshpytskiy, ha vinto il Gran Premio della Semaine de la Critique, sezione parallela al festival dove concorreva anche l'italiano Sebastiano Riso con Più buio di mezzanotte.
Il film si svolge in un istituto per sordomuti e indaga le relazioni che si stabiliscono all'interno di una gang - la tribù del titolo - che fonda il suo potere su violenza e prostituzione. Una storia forte con un linguaggio completamente nuovo: i personaggi si esprimono nel linguaggio dei segni senza traduzione. La giuria era composta da quattro giornalisti e presieduta dalla regista Andrea Arnold. Lo scorso anno il premio era andato all'italiano Salvo.
«La storia è testimonio dei tempi, luce della verità, vita della memoria, maestra della vita» (Cicerone)
«La storia non è utile perché in essa si legge il passato, ma perché vi si legge l’avvenire» (M.D’Azeglio)
«Bisogna ricordare il “passato” per costruire bene il “futuro”» (V.Ieralla)
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"Storia dei Sordi. Di Tutto e di Tutti circa il mondo della Sordità", ideato, fondato e diretto da Franco Zatini