giovedì 1 maggio 2014

San Giuseppe Cottolengo e la storia dei sordi


San  Giuseppe Benedetto Cottolengo (1786 - 1842), si interessò dei pluriminorati. Per loro fondò a Torino la Piccola Casa della Divina Provvidenza e due congregazioni: nel 1833 i Fratelli di S. G. Cottolengo e nel 1840 la Società dei Sacerdoti di S. Giuseppe Benedetto Cottolengo (Cottolenghini).

Pio XI lo canonizzò nel 1934. Il santo Cottolengo per le sue peculiari opere caritatevoli ha meritato di essere citato nella prima lettera enciclica del papa Benedetto XVI  “Deus caritas est”. La sua festa si celebra il 30 aprile.

“Il santo Cottolengo trattava i poveri come suoi amici, e suo confidenti e si deliziava a trattare con loro; era sempre circondato dai poveri, li accoglieva con garbo alla porta, parlava con loro nella Piccola Casa ed era contento quando poteva distribuir loro, specialmente ai ragazzi e ai buoni figli della frutta o cose simili. Mentre io vedevo il Cottolengo avere queste carità verso i poveri,  io mi convincevo che Egli li guardasse con un occhio di fede, e che ravvisasse in essi l'immagine di Gesù Cristo”. (Testimonianza di Don Costamagna).

Il Cottolengo aprì a Torino anche un istituto per i sordomuti. Il suo alunno più famoso e primo educatore fu il sordomuto Paolo Basso. Pensò pure ad una comunità di suore sordomute. Il progetto fu poi realizzato dal suo successore, il quale istituì la congregazione delle suore del Cuor di Maria, ancora presenti a Torino, accanto a due “famiglie” per sordi e sorde. Delle suore sorde cottolenghine fece parte anche una sorella del Papa Luciani, Giovanni Paolo I.
P. Vincenzo Di Blasio

PER SAPERE DI PIU'
Suore Sordomute
Istituto Cottolengo

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«La storia non è utile perché in essa si legge il passato, ma perché vi si legge l’avvenire» (M.D’Azeglio)
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"Storia dei Sordi. Di Tutto e di Tutti circa il mondo della Sordità", ideato, fondato e diretto da Franco Zatini