venerdì 6 dicembre 2019

Giornata internazionale delle persone con disabilità: ancora molto da fare per quelle con sordocecità

In Italia, differentemente da quanto già stabilito dalla Convezione Onu, si continua ad avere un approccio più strettamente medico-sanitario e non si considera ancora del tutto il condizionamento e l'impatto che può avere il contesto.


Nel nostro Paese si stima ci siano 4.360.000 persone con disabilità e, più in generale, nel mondo circa 650 milioni di individui che vivono con una o più situazioni di disagio, il 10% della popolazione mondiale. Oltre un terzo delle persone con disabilità in Italia vive da solo, pur in assenza o con parziale autonomia (dato che sale drasticamente tra gli ultra 65enni per i quali la quota è pari al 42,4%). Ma una persona su cinque dichiara di avere gravi difficoltà in almeno una attività quotidiana (dall'uso del telefono, al prendere farmaci, dal gestire le proprie risorse economiche, al prepararsi i pasti, fare la spesa o svolgere le attività domestiche).

In particolare, secondo uno studio dell'ISTAT, in Italia le persone affette da problematiche legate sia alla vista che all'udito sono circa 189 mila. Si tratta di individui che oltre a vivere costantemente immersi nel buio e nel silenzio, sono costretti a una condizione di isolamento, perché spesso alla disabilità sensoriale si assommano altre minorazioni di tipo motorio, intellettivo o neurologico. Per la quasi totalità delle persone sordocieche (nell'86,7% dei casi), uscire di casa rappresenta un problema a volte insormontabile, spingendole verso una non voluta condizione di completo isolamento, anche affettivo.

Dati allarmanti, che confermano una condizione di vulnerabilità che coinvolge un numero elevato di persone, le quali non possono contare neanche sull'aiuto di un familiare. A tutto questo si aggiunge il fatto che, sebbene con una risoluzione in sede europea il Parlamento abbia invitato gli Stati membri a riconoscere specifici diritti e tutele alle persone sordocieche, attraverso l'approvazione di un'adeguata legislazione, in Italia non è ancora stata pienamente attuata la legge 107/2010 che riconosce la sordocecità una disabilità unica e specifica. Sono inoltre numerose le persone con disabilità che sono in attesa del riconoscimento anche della Lis e della Lis Tattile che permetterebbe loro di abbattere le barriere della comunicazione.

Tutti fattori - denuncia la Lega del Filo d'Oro - che rendono ancora più complessa e piena di ostacoli la vita di queste persone, precludendo loro quasi totalmente la possibilità di una dimensione sociale attiva e, di fatto, negando quanto sancito dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità riconosciuti e sottoscritti dal nostro Paese, con lo scopo di promuovere, proteggere e assicurare il pieno ed uguale godimento di tutti i diritti e di tutte le libertà da parte delle persone con disabilità.

"In occasione di questa importante giornata, vogliamo ribadire come il diritto all'inclusione nella società delle persone con disabilità dovrebbe essere una priorità di tutti sia attraverso un passo in avanti a livello normativo con la piena attuazione della legge 107/2010, sia con interventi, servizi e ausili atti a garantire condizioni di vita migliori e maggiore livello di partecipazione sociale - dichiara il presidente della Lega del Filo d'Oro Rossano Bartoli - Il riconoscimento della Lis e della Lis Tattile inoltre consentirebbe ad una persona sordocieca di beneficiare di un interprete cui potersi avvalere ad esempio in condizioni di emergenza, come ad un pronto soccorso. Questo sarebbe un sostegno fondamentale per gestire la propria vita".



"La Repubblica si batterà sempre in difesa della libertà di informazione, per i suoi lettori e per tutti coloro che hanno a cuore i principi della democrazia e della convivenza civile"

Carlo Verdelli. Fonte: repubblica.it

PER SAPERE DI PIU'

Sabina Santilli (Fondatrice Filo d'Oro)

Filo d'Oro

Comitato Nazionale Sordociechi
__________________________________


«La storia è testimonio dei tempi, luce della verità, vita della memoria, maestra della vita» (Cicerone)
«La storia non è utile perché in essa si legge il passato, ma perché vi si legge l’avvenire» (M.D’Azeglio)
«Bisogna ricordare il “passato” per costruire bene il “futuro”» (Vittorio Ieralla)
Per qualsiasi segnalazione, rettifica, suggerimento, aggiornamento, inserimento dei nuovi dati o del curriculum vitae e storico nel mondo dei sordi, ecc. con la documentazione comprovata, scrivere a:
storiadeisordi@gmail.com
"Storia dei Sordi. Di Tutto e di Tutti circa il mondo della Sordità", ideato, fondato e diretto da Franco Zatini