Il progetto della cantautrice Annamaria Tortora che riesce a mettere insieme musica e sociale. Gli occhi, dice un famoso proverbio, “sono lo specchio dell’anima”. Gli occhi di Annamaria Tortora raccontano di una ragazza che ha due grandi passioni: la musica, è una cantautrice, e il sociale, è una volontaria di una associazione nata a Napoli e oggi in tutta Italia.
In queste settimane la giovane cantautrice (e giornalista) di origini pugliesi ha portato avanti un progetto che le sta molto a cuore, riuscendo a mettere insieme musica e sociale, in questo caso una sua canzone in cui racconta di un amore finito e il lingua dei segni.
Una musica, come la definisce lei, “senza barriere. Ho scritto un brano, ‘Quello che già sai’, che unisce il mondo della musica e quello del lingua dei segni- ha detto all’agenzia Dire- Sono due mondi che possono sembrare lontani ma che in realtà sono molto vicini”. La sua è una musica “senza barriera, che arriva a chiunque, anche a chi non ha il dono dell’udito”.
‘Quello che già sai’ ha una particolarità che poi è al centro del progetto: “Il video è stato girato al ristorante One Sense, il primo in Italia in cui si parla la lingua dei segni”, protagonisti Valeria, la proprietaria del ristorante, e il ragazzo. “Siamo riusciti a mettere insieme due mondi- ha detto ancora- Possono essere distanti, ma il mio messaggio principale è far arrivare la musica a tutti. Ci sono più modi per ascoltare la musica, con l’udito, ma pure con il cuore e con la testa”.
Musica e sociale, le due passioni di Annamaria: “Seguo da sempre il sociale, mi occupo di clownterapia, questo mi ha dato modo di conoscere diversi mondi, qualsiasi tipo di disabilità- ha detto ancora la cantautrice pugliese- Ognuno ha qualcosa di speciale, è fonte ispirazione nella vita di tutti i giorni”. Una persona a cui manca un senso “ha qualcosa in meno ma ne ha tante in più, da cui dobbiamo prendere qualcosa di bello. Le persone che hanno disabilità hanno sempre qualcosa da insegnarmi”.
L’associazione con cui collabora e che si occupa di clownterapia, ‘Teniamoci per mano onlus’, “nasce a Napoli, arriva poi a Roma e a Bologna: oggi ha 12 distretti in tutta Italia”. Nella Capitale “siamo al San Camillo e al Pertini. E in una struttura per anziani”.
Tornando all’Annamaria cantante, ha tentato di entrare a Sanremo Giovani con la canzone ‘Abbi cura di me’, che quest’anno “ha portato più fortuna qualcun’altro”, il titolo è lo stesso della canzone di Simone Cristicchi, “ci riproverò. Ci saranno altri progetti, altri festival per me”. Perché la passione per la musica, come quella per il sociale, in Annamaria Tortora, non si fermano mai.
Adriano Gasperetti. Fonte: dire.it
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