giovedì 8 novembre 2018

La “zoppetta” diventerà beata.

Papa Francesco approva un miracolo di Benedetta Bianchi Porro. La celebrazione probabilmente a Forlì.
All’inizio del suo calvario, Benedetta Bianchi Porro – della quale oggi Papa Francesco ha approvato un miracolo e che dunque è in procinto di beatificare – perse l’uso di una gamba e divenne per i suoi compaesani di Dovadola, in provincia di Forlì, la zoppetta”.

Il secondo momento di questa scalata verso l’immobilità (e contemporaneamente la santità) è uno scomodissimo busto, per le deformazioni della schiena. Ma ugualmente riesce a diplomarsi e ad iscriversi a Medicina all’università di Milano ad appena 17 anni, nel 1953. 

I suoi studi di medicina le permettono un’autodiagnosi, confermata poi dai medici:la sua malattia si chiama morbo di Recklinghausen, ed è un proliferare di piccoli tumori che minano il sistema nervoso. Con straordinaria forza di volontà, malgrado la sordità, continua a studiare ed a sostenere gli esami, incontrando anche professori insensibili che si fanno beffe del suo handicap Un primo intervento chirurgico alla testa le provoca una paresi facciale; un secondo intervento al midollo, nel 1959, la paralizza completamente. 

Dopo aver attraversato la notte buia della sofferenza e della solitudine, essersi terrorizzata per lo spettro della cecità e della sordità, aver pianto sui più bei sogni che ha visto frantumarsi, finalmente una luce comincia ad illuminare il suo buio interiore: trova infatti la fede. “Tutta la vita di Benedetta – affermerà don Divo Barsotti – sembra più o meno coscientemente modellarsi sulla Vergine, ritta, sulla montagna, ai piedi della Croce”. La mattina del 23 gennaio 1964 le arriva in dono una rosa bianca, comprende così che da lì a poche ore sarà con il Signore.
Fonte: farodiroma.it

PER SAPERE DI PIU'
Benedetta Bianchi Porro
Dovandola



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