sabato 8 dicembre 2012

Biblioteche ENS: ma esistono ancora?

Apprendo da un’e-mail ricevuta che l’Istituto Statale per Sordi di Roma inaugura il 3 dicembre 2012, in occasione della Giornata Internazionale del Disabile, la nuova sede della sua Biblioteca Storica-Mediateca visuale e mi auguro poter apprendere qualcosa sul funzionamento di quell’Istituzione culturale, ma anche il resoconto di quell’inaugurazione.


L’evoluzione storica di una biblioteca, avendo essa un ruolo culturale, procede da sempre di pari passo con l’evoluzione delle sue funzioni e ne deriva una parallela modificazione del modo di concepire i relativi progetti riguardanti ciascuna biblioteca e le relative articolazione.
Essendo la biblioteca un sistema di organizzazione e mediazione del sapere, ogni periodo storico la scolpisce in un modo diverso, secondo uno schema culturale creatosi attraverso l’accumulo dell’esperienza sui modelli del passato e con l’influenza di diversi fattori che interagiscono per formare un progetto di erudizione vero e proprio.
Le condizioni di accesso ai servizi bibliotecari sono stabilite dal regolamento di ogni singola biblioteca, e sono riferite alla tipologia e alle finalità della biblioteca stessa. Ogni biblioteca infatti si rivolge principalmente a un particolare pubblico che costituisce la sua utenza naturale, anche se in taluni casi e a determinate condizioni può essere utilizzata anche da un pubblico più esteso.


La Biblioteca ENS di Milano
Ero un ragazzo quando, ricorreva l’anno 1963, fu inaugurata a Milano la prima Biblioteca di quella Sezione ENS, voluta dal Presidente provinciale di allora, il giovane e lungimirante Manlio Marcioni, il quale intestò quell’opera culturale alla “Contessa Loredana Lorenzini-Cremisini”, prima benefattrice della libreria, dotata inizialmente di un migliaio di volumi, quali romanzi di attualità, ma anche saggi di ricerca, volumi storiografici ed enciclopedie, poiché al tempo non si usava, ancora non si sapeva, cercare sul social network che rendono oggi tutto più semplice da trovare, ma complicato da tenere nella propria mente.
Quella prima biblioteca dei sordi milanesi fu visitata, usata e apprezzata, da una moltitudine crescente di sordi locali, quelli delle altre province non avevano diritto al prestito dei volumi, ma li potevano consultare sul posto, ed erano stati attirati prima dalla novità, poi dal desiderio di aggiornarsi culturalmente. Furono graditi ospiti anche da un paio di Ministri provenienti dalla Capitale per visitare la struttura ENS e da alcuni Assessori alla Cultura di Milano e del circondario, e per oltre dieci anni fu anche periodicamente aggiorna.

La Bibliteca ENS di Milano, funzionante dal 1963 al 1975
Poi quel fantastico Centro Culturale… è stato purtroppo trascurato dai nuovi incaricati a seguirlo. Esiste ancora la libreria, è divenuta “Biblioteca Storica”, avendo acquisito le opere donate dal dismesso Pio Istituto Sordomuti, ma non è dato sapere quali sono i volumi contenuti nella nuova biblioteca. I romanzi e la maggior parte delle opere prima esistenti, erano state mandate al macero senza essere prima valutate da persone competenti e i nuovi volumi, di cui non esiste un catalogo né un qualunque elenco dei testi, sono tenuti sotto chiave, quasi fossero tutti d’inestimabile valore, ma non si sa quali e quante siano le opere esistenti, nessuna è forse mai stata recensita e nemmeno si conosce come e da chi possono essere consultate quelle opere dette “storiche”.

La Biblioteca di ENS Centrale
Nel mese di novembre 1998, dopo tre anni d’intenso lavoro, intrapreso dal Direttivo guidato da Ida Collu fin dall’inizio del suo primo mandato alla guida dell’Ente Nazionale Sordi, era stata aperta al pubblico la Biblioteca ENS del «Centro Nazionale Documentazione Informazione e Storia dei Sordi “Vittorio Ieralla”», con lo scopo di svolgere un servizio qualificato di consulenza e segnalazione bibliografica in materia di sordità, e da allora erano state aperte le porte di quella Biblioteca per consentire non solo agli addetti, ma a chi lo desiderava, una piacevole esperienza orientata alla scoperta del mondo della sordità.
Non a caso la Biblioteca ENS era intestata a Ieralla, presidente nazionale ENS dal 1950 al 1982, il quale con il massimo impegno aveva saputo rappresentare le esigenze dei sordi italiani verso una maggiore autonomia e una migliore educazione scolastica, per un sempre più incisivo potere contrattuale dell’ENS a tutti i livelli sociali, politici e istituzionali.
La “Biblioteca Ieralla” conteneva, all’inizio, circa 3 mila volumi inerenti gli aspetti sociali, linguistici, legali, legislativi e medico-scientifici sulla persona sorda, ma anche diverse riviste specializzate nazionali e internazionali cui l’ENS è da sempre abbonato, per conoscere e valutare i cambiamenti legislativi che si verificano nel mondo.
Franco Zatini, allora Vice presidente ENS, per realizzare l’inventario delle opere, che si trovavano accatastate nell’archivio di Via Gregorio VII, non più aggiornato dal 1987 – erano ferme al n° 2.200 – ha dovuto esaminare e separare 3.300 volumi, memorizzando nel PC altrettante schede.
Il catalogo completo delle opere raccolte nella biblioteca era stato portato a termine, da Zatini, nell’ambito di un progetto finalizzato alla valorizzazione dei Beni Culturali del Centro Nazionale di Ricerca, C.N.R., denominato «Unità Operativa dell’Archivio Storico di ricerca e Cultura dei Sordi», (A.ST.E.R.LI.C.S.), che è stato portato a conoscenza di tutti i Presidenti dei Consigli Regionali in occasione della loro periodica Assemblea ENS.
Purtroppo, ancora oggi, pochi sordi hanno dimestichezza con i libri. La maggior parte di non udenti frequentano con assiduità i siti web, ma solo pochissimi – sono rare eccezioni – hanno mai frequentato una biblioteca.
Fra le citazioni che più mi hanno colpito, c’è la seguente:
«Cosa è più importante delle biblioteche, se non il fatto che esistono? », ma anche che «Le biblioteche continueranno a sopravvivere finché noi continueremo ad attribuire parole al mondo che ci circonda, e a conservarle per i futuri lettori».

Foto: Angolo della Biblioteca ENS di Roma


Con l’avvento della nuova Direzione ENS alla Sede Centrale, che ha rottamato senza riguardo i vecchi dirigenti all’insegna di “Largo ai giovani!”, si scopre che sul, pure rinnovato sito http://www.ens.it, sono indicati ben 17 “Canali tematici” che contraddistinguono i settori di competenza del Consiglio Direttivo. Stando al dizionario la tematica è l’insieme dei motivi attinenti a un tema o a una tendenza, ma non trovo dove collocare la biblioteca fra “Politica e Estero”, “Lavoro”, “Rassegna Stampa”, “Servizi e agevolazioni”, “Lingua dei Segni”, “Bandi e Borse di Studio”, “Circolari e politiche ENS”, “Inform@sordi”, “Convenzioni ENS”, “80° Anniversario ENS”, “Primo Piano”, “Tecnologie”, “Scuola e Formazione”, “Tempo Libero”, “Legislazione”, “Angolo della posta” e “Riconoscimenti”.

Eppure le biblioteche sono una risorsa fondamentale per la crescita culturale , un luogo in cui sono custoditi la memoria e i saperi del territorio, per cui se si è trattato di una banale dimenticanza, sarebbe opportuno provvedere a riparare il torto fatto alla Storia dell’Ente Nazionale Sordi, che si fonda appunto sulla Conoscenza.
Marco Luè