venerdì 30 agosto 2013

Il Trattato di Marrakech

Nel Marocco si sono riuniti molti Paesi per approfondire le problematiche presenti nel mondo dei disabili per l’accessibilità all’utilizzo principale del «libro», degli strumenti informatici e dei supporti tecnici. Sotto l’egida dell’ONU, si è deciso di dar vita all’Ufficio del WPO (World Intellectual Property Organization), il cui principale compito è attivare il monitoraggio dei servizi per la diffusione della cultura, del libro in genere e dell’informazione accessibile.

I 186 Paesi, membri firmatari del Trattato di Marrakech, a cui in un secondo tempo potranno accedere altri Stati, prendono atto dell’importantissima funzione della diffusione della cultura  dell’accesso  e l’adozione  di mezzi culturali e di informazione per i Paesi membri.

L’accordo comune impegna la pubblicizzazione del libro accessibile, utilissimo ai ciechi e agli ipovedenti, ma anche ad altre persone con difficoltà fisiche e/o sensoriali, che sono in qualche modo ostacolati nell’ utilizzare la forma cartacea. Il Trattato  ha l’obiettivo di promuovere la cultura dell’accessibilità verso le case editrici e sensibilizzare i costruttori di software e di supporti informatici e  chiama l’impegno delle associazioni sollecitandole a predisporre programmi ad hoc secondo la specificità della disabilità dei propri associati.

Nel mondo dei sordi, l’informazione  mediale avviene, come è facilmente intuibile, per mezzo della vista. Tuttavia questa decisione induce a un’attenta rielaborazione del contenuto di ciò che vogliamo comunicare, adattandoci alle rispettive grammatiche, l’una visiva e cinestetica, l’altra sonoro acustica o scritta. Coloro che non conoscono i processi psicolinguistici del sordo o dell’ipoacusico non sono,  talvolta, nella condizione di fornire uno strumento culturale (il libro) adeguato ai reali bisogni. Lo stesso accadrebbe nella ‘traduzione’ dal verbale al segno significativo.

Il procedimento idoneo è più efficace quando è compiuto in una sola lingua, quella principale. Informare traducendo da  una lingua all’altra, nel nostro caso dalla lingua verbale (come vediamo nel TG LIS), è sempre disperdere contenuti “visivi” essenziali. Chi prepara l’informazione, per esempio nel caso del TG LIS, è un giornalista udente che ha predisposto la notizia o l’informazione utilizzando una lingua diversa, la verbale, differente dal traduttore che la modificherà in lingua visuo-manuale (la LIS) perché il teleutente ne comprenda il contenuto. Così un libro scritto (sempre se fosse possibile, e pare che taluni lo stiano facendo) in LIS - e venga letto dal sordo in questa sua prevalente lingua madre - induce a pensare a processi emozionali e psicolinguisti differenziati nel soggetto perché, da questa percezione diversificata, sortirà un’azione cognitiva specifica, probabilmente più precisa e globale.
Renato Pigliacampo

PER SAPERE DI PIU'

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«Bisogna avere il coraggio di amare il Silenzio, scritto con la S maiuscola, perché dietro, tout-court,  c’è tutto un mondo di persone “meravigliosamente speciali”, vale a dire bambini e adulti che non possono udire intelligibilmente la parola tramite la percezione acustica. Nel corso dei secoli, a seconda dei momenti, sono stati indicati: sordomuti, sordi, sordastri, non udenti, maleudenti, anacusici, ipoacusici, audiolesi, deboli d’udito, duri d’orecchio, cofotici. Io li chiamo semplicemente persone del Silenzio, miei fratelli: e so che,  pronunciandone il nome, mi attribuisco il merito di far parte di quel mondo migliore, che procede con una marcia in più.» (Renato Pigliacampo da Pensieri e riflessioni sul Silenzio)
«La storia è testimonio dei tempi, luce della verità, vita della memoria, maestra della vita» (Cicerone)
«La storia non è utile perché in essa si legge il passato, ma perché vi si legge l’avvenire» (M.D’Azeglio)
«Bisogna ricordare il “passato” per costruire bene il “futuro”» (V.Ieralla) .
Per qualsiasi segnalazione, rettifica, suggerimento, aggiornamento, inserimento dei nuovi dati o del curriculum vitae e storico nel mondo dei sordi, ecc. con la documentazione comprovata, scrivere a: info@storiadeisordi.it. 
"Storia dei Sordi. Di Tutto e di Tutti circa il mondo della Sordità", ideato, fondato e diretto da Franco Zatini