venerdì 18 dicembre 2015

Uno studio rivela: concentrarsi sui messaggi rende "sordi"

Non senti gli altri quando chatti? Stando ad uno studio americano si tratta di "sordità da attenzione", Secondo uno studio americano concentrarsi troppo sullo smartphone renderebbe momentaneamente "sordi".
Lo Studio, che è stato condotto dall'University College di Londra, ha evidenziato come concentrarsi troppo sugli sms del cellulare farebbe
perdere l'attenzione nei confronti dei normali suoni che ci circondano. I ricercatori sono giunti a questa conclusione dopo aver effettuato scansioni cerebrali su 13 volontari. E così si è scoperto che, quando i volontari erano concentrati in un compito visivo impegnativo, la risposta del cervello al suono era notevolmente ridotta. L'esame della capacità di rilevare i suoni durante l'azione ha confermato un tasso più alto di fallimenti nel rilevare suoni chiaramente udibili.

"Questo studio sperimentale di laboratorio è uno dei modi in cui possiamo stabilire cause ed effetti del fenomeno", spiega il dottor Chait dell'Ucl Ear Institute. "Le scansioni del cervello hanno mostrato che le persone non solo ignoravano o filtravano i suoni, ma effettivamente non li ascoltavano proprio". Il fenomeno della "sordità da attenzione" era già stata studiata dai ricercatori, tuttavia questa è la prima volta che la scienza è riuscita a misurarlo, esaminando l'attività cerebrale in tempo reale utilizzando la magnetoencefalografia e verificando che l'effetto è azionato da meccanismi cerebrali in una fase molto precoce dell'elaborazione uditiva.

"Si tratta di un'esperienza comune nella vita di tutti i giorni e ora sappiamo perché avviene", dice il co-autore Nilli Lavie. "Dunque, se si tenta di parlare con qualcuno che si sta concentrando sulla lettura di un libro, sulla consultazione delle 'chat' sul telefonino o su un programma televisivo e non si riceve una risposta, non è detto che quel qualcuno ci stia ignorando: semplicemente non ci sente. E questo potrebbe anche spiegare perché non sentiamo l'annuncio dell'arrivo del nostro treno o del bus quando leggiamo il giornale alla fermata".
Giulia Bonaudi. Fonte: il giornale.it

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