L’ambulatorio adeguatamente attrezzato c’è già. È, almeno per ora, quello del presidio di lungarno Santa Rosa. È lì che si intende centralizzare l’attività di audiologia per poter rispondere adeguatamente ad una richiesta crescente di prestazioni ultra-specialistiche da parte di chi ha problematiche di sordità e vertigine. Lì, con un aumento di 20 ore settimanali, si prevede una programmazione quotidiana dal lunedi al venerdi dell’offerta specialistica audiologica per complessive 48 ore settimanali in modo da dare risposte adeguate a quella richiesta.
Il progetto coinvolge 5 medici specialisti audiologi, i quali potranno diagnosticare in tempi rapidi patologie acute come la vertigine acuta e la sordità improvvisa. Tutte le ipoacusie e gli acufeni con insorgenza più lenta avranno una corretta diagnosi e sarà trovata la terapia medica, chirurgica o protesica più idonea, così come i disturbi dell’equilibrio saranno correttamente inquadrati differenziando le patologie a carico dell’organo periferico (labirinto e nervo vestibolare) da quelle a carico del sistema nervoso centrale o del circolo vascolare, ricorrendo così eventualmente a una eventuale consulenza specialistica neurologica, cardiologica o ortopedico-fisiatrica.
Asl 10 Firenze
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«La storia è testimonio dei tempi, luce della verità, vita della memoria, maestra della vita» (Cicerone)
«La storia non è utile perché in essa si legge il passato, ma perché vi si legge l’avvenire» (M.D’Azeglio)
«Bisogna ricordare il “passato” per costruire bene il “futuro”» (V.Ieralla)
Per qualsiasi segnalazione, rettifica, suggerimento, aggiornamento, inserimento dei nuovi dati o del curriculum vitae e storico nel mondo dei sordi, ecc. con la documentazione comprovata, scrivere a: info@storiadeisordi.it
"Storia dei Sordi. Di Tutto e di Tutti circa il mondo della Sordità", ideato, fondato e diretto da Franco Zatini
La vertigine è infatti un sintomo estremamente comune che colpisce dal 20 al 30% della popolazione generale, con una incidenza annuale di circa il 3,1%. Rappresenta il 4% dei motivi di accesso in Pronto soccorso, è causa di assenza dal lavoro per malattia per lo 0,9% delle donne e per lo 0,7% degli uomini, nonché una delle principali cause di pensione di invalidità: 23% nelle donne e 24% negli uomini. I disturbi periferici sono causa di vertigine nel 24-43% dei pazienti.
Il numero delle persone che soffrono di disturbi all’udito è in crescita a causa dell’incremento della popolazione globale e dell’allungamento delle aspettative di vita. In Italia si stima che le persone affette da disturbi dell’udito siano complessivamente circa 7 milioni. Si stima che 278 milioni di persone nel mondo siano affette da sordità, l’80% delle quali vive in nazioni a reddito medio-basso, e meno di 1 persona su 40 può aver accesso alla prevenzione e all´uso di apparecchiature acustiche. Peraltro almeno il 50% dei casi di ipoacusia sarebbero evitabili se diagnosticati in tempo.
La domanda di prestazioni specialistiche nel campo dell’audiologia, dunque, è in graduale e costante crescita negli ultimi anni, con un conseguente aumento delle liste di attesa che in alcuni casi arrivano a superare i 6 mesi. Nel 2014 nei presidi della Asl 10 sono state erogate quasi 11 mila prestazioni di cui 2.031 esami audiometrici tonali e 829 vocali, 3.136 impedenziometrie, 803 test clinici della funzionalità vestibolare e più di 1.000 visite audiologiche.
A determinare questa situazione contribuisce il fatto che gli ambulatori specialistici territoriali di audiologia rispondono, oltre che alle richieste provenienti dai singoli cittadini e a quelle dei reparti di medicina dei presidi ospedalieri, anche a quelle della Medicina preventiva, dell’elisoccorso, dei servizi di alcune strutture statali come ad esempio i Vigili del fuoco o la Sovrintendenza dei Beni culturali. C’è inoltre il fatto che una parte non trascurabile dell’attività è assorbita dagli accertamenti clinici finalizzati all’ottenimento e al controllo delle protesi acustiche, così che il medico audiologo è gravato, oltre che dalla visita clinica, anche dalla parte puramente strumentale costituita da esami audiometrici, impedenzometrici e vocali.
Finora, insomma, non si riusciva a far fronte ai progressivi aumenti delle necessità nei servizi territoriali. Così l’Azienda sanitaria di Firenze, ha predisposto un progetto che prevede la revisione del piano organizzativo, intanto con un aumento delle ore settimanali di attività, e soprattutto la creazione di un polo centralizzato ultraspecialistico di riferimento territoriale ad alta efficienza e funzionalità che fornisca servizi di facile accesso e di pronta disponibilità. Il progetto prevede anche la programmazione di incontri formativi per i medici del pronto soccorso tramite i quali ottimizzare la rapida presa in carico in urgenza della patologia vertiginosa acuta, con una riduzione dei ricoveri inappropriati nei reparti di medicina.
Una diagnosi differenziale corretta fra vertigine periferica/labirintite e vertigine centrale/neurologica evita peraltro richieste inutili di TAC, RMN, visite neurologiche e ricoveri ospedalieri nel primo caso lasciandoli invece come appropriati nel secondo e, in entrambi i casi, migliorando e rendendo più tempestivo il percorso terapeutico e riducendo al minimo il disagio per il paziente.
Il progetto prevede dunque una forte integrazione tra ospedale e territorio. I presidi nei quali saranno disponibili gli ambulatori di audiologia sono, oltre a quello di lungarno Santa Rosa, gli ospedali di Figline e dell’Annunziata, il Centro polivalente di Borgo San Lorenzo, i poliambulatori di Sesto Fiorentino e di San Francesco Pelago.
Il progetto coinvolge 5 medici specialisti audiologi, i quali potranno diagnosticare in tempi rapidi patologie acute come la vertigine acuta e la sordità improvvisa. Tutte le ipoacusie e gli acufeni con insorgenza più lenta avranno una corretta diagnosi e sarà trovata la terapia medica, chirurgica o protesica più idonea, così come i disturbi dell’equilibrio saranno correttamente inquadrati differenziando le patologie a carico dell’organo periferico (labirinto e nervo vestibolare) da quelle a carico del sistema nervoso centrale o del circolo vascolare, ricorrendo così eventualmente a una eventuale consulenza specialistica neurologica, cardiologica o ortopedico-fisiatrica.
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