giovedì 9 aprile 2015

Sordità infantile. Prepararsi al Nido John Tracy Clinic

Tuo figlio è abbastanza grande per il nido! Il primo passo è prendere una decisione su come, quando e dove il tuo piccolo frequenterà. Comincia  considerando le capacità comunicative del tuo piccolo. Pensa a quali concetti e quale vocabolario il tuo bambino conosce e a quali abilità speri che arriverà presto. Pensa a cosa senti che abbia bisogno come programma e a cosa i professionisti che lavorano con il tuo bambino hanno raccomandato come importante, su cui focalizzare ora.

Dopo aver letto questo articolo, i genitori possono elencare:
· Considerazioni per prendere decisioni sui programmi scolastici
· Informazioni per preparare lo staff a seguire il proprio bambino con perdita uditiva
· Idee per aiutare il proprio bambino ad essere pronto per nuove attività
· Suggerimenti di semplici strategie per la comunicazione in classe

Non aspettare fino al compleanno del tuo bambino o all’inizio di un nuovo anno scolastico per iniziare i preparativi. La pianificazione può iniziare sei mesi prima di qualsiasi cambio previsto di servizi. Se hai un piano individualizzato di servizio alla famiglia (IFSP; NdT: non ha equivalente in Italia) puoi avere obiettivi di transizione per quello che è necessario per prepararsi al nido. Se il tuo bambino ha o avrà un piano educativo individualizzato (PEI), i professionisti del sistema scolastico possono incontrarsi con la tua famiglia per discutere il processo di scrittura del piano o parlare degli obiettivi. Piani scritti possono aiutare le famiglie ad ottenere servizi specifici e assistere documentando cosa i bambini in età prescolastica otterranno in questo nuovo ambiente. La pianificazione ha lo scopo di essere un modo per lo staff ed i genitori di discutere direzioni e mettersi d’accordo sulle strategie per incoraggiare il successo.
Puoi considerare quali servizi prescolastici siano disponibili. Fare domande è un modo per raccogliere informazioni. Ci sono molti esempi di domande fornite qui come guida, ma esse non dovrebbero essere tutte poste da ogni famiglia. Scegli solo le domande che senti che siano importanti per te. Incoraggia anche gli insegnanti a farti domande. Raccogliendo e scambiando idee con le famiglie e lo staff, dai al tuo bambino in età prescolare l’opportunità di raggiungere il suo potenziale massimo.

Domande da fare mentre prendi una decisione 

Preparare il tuo bambino per il nido può essere un processo che comporta pensare al tuo bambino, ai programmi disponibili, ai suggerimenti dei professionisti ed ai tuoi diritti e servizi. 

Mentre consideri il tuo piccolo e quello che vuoi per il suo futuro, puoi farti questo genere di domande:
1.    Il mio bambino usa il linguaggio spontaneo regolarmente? Il mio bambino comunica come i suoi coetanei?
2.    Il mio bambino può giocare da solo e partecipare in gruppi di varie dimensioni? È pronto il mio bambino a stare in una classe progettata per bambini della sua stessa età?
3.    Il mio bambino ha bisogno di un programma focalizzato su bisogni di apprendimento speciali? Che tipo di programma è stato suggerito dai professionisti che conoscono il mio bambino?
4.    Che corso è stato offerto? È un programma standard, un corso diurno speciale per bambini con bisogni vari, un corso prescolastico supportato da terapia, un programma progettato specificamente solo per bambini con perdita uditiva o un gruppo classe per tutti i bambini?
5.    Che diritti hai di chiedere e di scegliere servizi? Chi è nella comunità che può aiutarti a sapere quello che potrebbe essere richiesto e come farlo?
6.    Cosa vorresti che il tuo bimbo stesse facendo ora? Che servizi hanno aiutato il tuo bambino a fare progressi?
7.    Come puoi trovare altri genitori nei dintorni che abbiano preso decisioni riguardo ai programmi per il loro bambino in età prescolare? Dove sono adulti con perdita uditiva o associazioni che possano offrire supporto durante questo processo?
8.    Cosa rende felice il mio bimbo in età prescolare? Che tipi di attività incoraggiano il mio bambino ad usare tanto linguaggio?

Domande da fare riguardo il nido 

Un aspetto importante è il tipo di scuola disponibile per il tuo piccolo. Per determinare se un corso sarà una buona esperienza per il tuo bambino, fissa una visita alla scuola. Osserva la classe “in azione” e guarda le attività. Osserva gli insegnanti guidare ed istruire i bambini. Parla con lo staff e fai domande su quello che insegnano e quali metodi usino.

Argomenti di cui parlare con lo staff potrebbero includere:

· Qual è l’orario della classe? Ci sono attività divertenti che forniscono apprendimento del linguaggio sia formalmente che informalmente? La routine consente capacità di attenzione limitata, diversi livelli di interesse e tempi per il gioco tranquillo?
· Ci sono bambini che possano essere modelli di linguaggio e compagni di giochi? Ci sono bambini che usino un linguaggio appropriato per l’età, così che il vostro piccolo possa avere opportunità di comunicare con i compagni? Ci sono attività nelle quali i bambini imparino uno dall’altro?
· Ci saranno servizi di sostegno speciali per il tuo bambino? Vengono forniti terapia del linguaggio o supporto linguistico? Ci sono specialisti disponibili per aiutare il tuo bambino e l’insegnante? Esempi: terapisti occupazionali, insegnanti di bambini con perdita uditiva o psicologi scolastici.
· Che programma o curriculum utilizzano gli insegnanti? Si pone l’enfasi sul conquistare competenze specifiche o si focalizza sull’esplorazione di vari soggetti? Lo staff ha un insieme scritto di linee guida chiare su come insegnare o può lo staff descrivere quali metodi di istruzione vengano usati?
· Come vengono valutati i bambini? Gli insegnanti documentano le abilità dei bambini usando delle checklist o con metodi informali? Le valutazioni formali coprono diverse competenze dello sviluppo come quelle motorie, sociali o cognitive? Come misura la scuola la crescita del linguaggio?
· Ci si focalizza sulla capacità di leggere scrivere e sull’apprendimento del linguaggio? Ci sono immagini, parole, libri, canzoni e conversazioni valutate in questo programma? Ogni giornata include attività per i bambini per esplorare il linguaggio e prepararli a leggere?
· Lo staff ha già lavorato con bambini con perdita uditiva? Che esperienza ha lo staff nell’insegnare a studenti con bisogni speciali? Che informazioni vogliono ricevere gli insegnanti?
· Il coinvolgimento della famiglia è ben visto? I genitori possono assistere alle lezioni regolarmente? Che ruoli possono avere i genitori per aiutare l’insegnante?

Informazioni da condividere con l’insegnante

Una volta che avete deciso un programma prescolastico, potete condividere informazioni sul vostro bambino. I genitori possono organizzarsi per incontrare l’insegnante prima che il loro bambino venga iscritto. Avere un piccolo studente con perdita uditiva in classe potrebbe essere una “prima” per l’insegnante. I genitori possono fornire descrizioni riguardo l’apprendimento e la comunicazione del loro bambino. Se il vostro bambino ha una protesi o un impianto cocleare, si può spiegare l’importanza di un uso a tempo pieno del dispositivo. Non volete sovraccaricare l’insegnante con troppi rapporti, ma fornire dettagli chiari e coincisi per far sì che la transizione del vostro bambino e l’adeguamento dello staff sia un processo graduale. Alcune famiglie creano una cartellina di materiali che lo staff possa utilizzare come risorsa.

Informazioni utili da discutere potrebbero essere:

1. Brevi descrizioni per la scuola ottenute dal terapista del linguaggio, dalla audiologo, dall’otorino o da altri professionisti che si occupino del bambino e della famiglia.
2. Se il vostro bambino ha un impianto cocleare, brevi relazioni dal centro impianti riguardanti il dispositivo e i bisogni individuali del bambino.
3. Piccole liste di cose quotidiane da ricordare. Per esempio: usare torce nelle stanze scure, chiacchiere per il momento del pisolino o non nuotare finché l’amplificazione non viene rimossa.
4. Spiegazioni scritte sui dispositivi e rassicurazione per eliminare la preoccupazione. Per esempio: cosa fare se la protesi fuoriesce.
5. Materiali sulle strategie per l’inclusione sociale, metodi per l’espansione del linguaggio, tecniche di insegnamento per bambini con perdita uditiva o altri argomenti utili.
6. Dimostrazioni su come gestire i dispositivi uditivi. Gli esempi potrebbero includere come cambiare una batteria, verificare la protesi o l'impianto e farli indossare al bambino. Potrebbe essere utile includere una verifica giornaliera di ascolto del dispositivo di amplificazione nella routine quotidiana del bambino in classe e descriverla nel piano educativo individualizzato (PEI).
7. Risposte alle domande che gli insegnanti hanno per i genitori o raccomandazioni di cui lo staff ha bisogno da altri professionisti.
8. Descrizioni degli interessi del vostro bambino, le abilità su cui fa pratica a casa e i progressi che il vostro prezioso piccolo ha fatto.

Comunicare con l’insegnante

Potete chiedere quale sia il modo il momento migliore per contattare l’insegnante. I genitori potrebbero fissare una regolare comunicazione con l’insegnante del bambino adeguata ai propri orari e alle preferenze del insegnante. Tali comunicazioni potrebbero includere telefonate organizzate, e-mail giornaliere, osservazioni settimanali o brevi incontri. Ci potrebbe essere un “quaderno di comunicazione” che viaggia avanti e indietro con il vostro piccolo a scuola ogni giorno. Ogni nuova informazione dagli appuntamenti medici o dalle sessioni di terapia potrebbe essere condivisa per tenere aggiornato lo staff scolastico. Le famiglie possono fornire informazioni agli insegnanti su cosa si stia provando a casa e gli insegnanti potrebbero condividere informazioni sulle attività in classe e come i genitori possano proseguirle la casa.
Le famiglie possono chiedere l’insegnante di condividere anticipatamente il vocabolario, i concetti, le canzoni o le poesie che verranno presentate in classe. Fare pratica a casa può rendere più semplice per il bambino la comprensione di nuove parole e storie quando queste vengono introdotte in classe. I genitori possono fare attività a casa per aiutare il duro lavoro dello staff ed anche aiutare il bambino ad usare a casa le competenze scolastiche. I bambini con perdita uditiva possono trarre beneficio esplorando idee e parole prima e dopo che queste vengano presentate a scuola. I genitori possono chiedere all’insegnante suggerimenti su come aiutare il bambino ad essere pronto per il nido.

Potreste offrire alla classe una piccola spiegazione riguardo la perdita uditiva. Una attività introduttiva può aiutare gli studenti a divenire consapevoli delle protesi o dell’impianto del vostro bambino. I compagni possono imparare modi per avere l’attenzione del bambino e comunicare chiaramente.

Alcune domande da fare prima che la scuola cominci potrebbero essere:

· Quali saranno le attività regolari in classe?
· Quali saranno le canzoni che canteranno cosicché possiate fare pratica?
· Ci sono libri che possano essere letti a casa prima che la scuola cominci?
· Potete fare delle foto per costruire un libro delle esperienze?
· Come possono le sessioni di terapia del linguaggio supportare le attività in classe?
· Gli obiettivi di intervento precoce verranno continuati in classe?
· La classe potrebbe avere una attività di apprendimento riguardante l’udito?
· Come può la vostra famiglia aiutare a far sì che la scuola sia un successo?

La preparazione della classe

Cosa stiano imparando i bambini è la cosa più importante, ma dove stanno imparando può anche avere un impatto sui risultati ottenuti. 

Il rumore di fondo può rendere difficoltoso per qualche bambino con perdita uditiva seguire le conversazioni e concentrarsi. Classi più tranquille sono posti più semplici per comunicare, cooperare e imparare per tutti i bambini. I genitori possono condividere quello che fanno per essere sicuri che il loro bambino venga coinvolto e partecipi facilmente nelle attività di gruppo. Un sistema FM personale o di classe fà  sì che la voce dell’insegnante arrivi sempre molto chiaramente al bambino. Aiutare lo staff scolastico ad essere consapevole dell’impatto del rumore può far sì che essi agiscano per creare classi più silenziose.

Semplici strategie per ridurre il rumore ed incrementare l’accesso alla comunicazione potrebbero includere:

·  Porre tappetini nei centri di attività o tappeti di gomma nel percorso verso la cattedra.
· Porre palle da tennis spaccate nelle gambe delle sedie o strisce di tela nei cassetti dei banchi metallici che si aprono da sopra.
· Aggiungere lavagnette di sughero, tende alle pareti o pannelli assorbenti come divisori per aiutare ad assorbire il rumore.
·  Agire per ridurre il rumore ambientale e chiudere le porte o le finestre quando c’è rumore di fuori, rimpiazzare lampade rumorose, spegnere dispositivi che non si stiano usando e limitare gli annunci con gli altoparlanti.
· Pianificare zone silenziose o attività simultanee con alcuni compiti che comportino più rumore ed altri meno, cosicché il rumore complessivo venga diminuito.
· Evitare di stare in piedi di fronte a finestre silenziose quando ci si rivolge alla classe perché sarebbe difficile vedere la faccia di chi parla. Parlare ad una velocità tipica e non enfatizzare troppo le parole o urlare. Indicare anche chi stia parlando cosicché sia chiaro dove guardare nella stanza.
· Fornire tempo aggiuntivo per rispondere o usare domande aperte per incoraggiare i bambini a utilizzare più linguaggio.
· Fornire suggerimenti sia uditivi che visivi per il cambio delle attività o per dare comandi (esempi potrebbero essere il suono di un tamburo o il lampeggiare di una luce).

Ci sono molti suggerimenti e domande fornite qui come guida in modo che tu ed il tuo bambino vi prepariate per iniziare il nido. Potreste scegliere di concentrarvi sugli esempi in una sola area o prendere un’idea in ogni sezione. Decidete cosa si adatti meglio alla vostra situazione. Potreste usare questi esempi ma anche creare una lista differente delle vostre priorità. Ricordate: siete voi che capite meglio il vostro bambino. Voi conoscete i bisogni e le abilità del vostro piccolo. Voi potete vedere che tali bisogni vengano soddisfatti e che le abilità vengano rafforzate al nido. Insieme voi e l’insegnante del vostro bambino potete aiutarlo ad avere successo all’inizio della scuola!

Tutti i diritti riservati (C) John Tracy Clinic. Traduzione: Roberto Ballerini

NOTA: i genitori ed i caregivers che parlino inglese o spagnolo, sono caldamente invitati ad iscriversi ai corsi a distanza della JTC (http://www.jtc.org/services/parent-distance-education); esistono anche sessioni estive residenziali internazionali.

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"Storia dei Sordi. Di Tutto e di Tutti circa il mondo della Sordità", ideato, fondato e diretto da Franco Zatini