p. Vincenzo.
Origine della devozione al Cuore Immacolato di Maria
Il monastero della SS. Trinità in Bologna conservava un’antica immagine del Cuore Immacolato di Maria delle Grazie dipinta in legno. La devozione a questa immagine ebbe inizio dalla conversa Suor Benedetta Bianchini la quale era addetta alla custodia di essa. Ogni anno privatamente entro il monastero si faceva la festa della immagine.
Avvenne un giorno che essendo salita la suddetta suora Benedetta su di una scala per ornare di fiori l’immagine cadde a precipizio: rimase illesa! Questo fatto avvenne per due volte e per tutte e due fu illesa e per questo motivo le monache vollero costruire nell’anno 1621 una cappella entro il giardino del monastero dove fu collocata e in seguito venerata questa immagine.
Quando l’arcivescovo di Bologna si recò in visita al monastero il 15 agosto 1616 fu esposta per la prima volta entro il monastero, sull’altare maggiore della chiesa esterna della SS. Trinità.
Così continuarono tutti gli anni. Ma essendo defunto il benefattore le suore deliberarono di non rinnovare detta festa e di farla entro il monastero. Sorse allora un nuovo benefattore: Marsili dei Lentini. Tutto il vicinato si trovò d’accordo per continuare la festa nella nuova chiesa della SS Trinità ed anche prolungata per un ottavario.
In seguito nella cappella costruita a sinistra di chi guarda la chiesa fu collocato il quadro del Cuore Immacolato di Maria e l’architetto fu il prof. Arch. Giovanni Gualandi.
Fu qui che l’8 luglio1848 il sacerdote novello Don Giuseppe Gualandi ebbe l’ispirazione di dedicarsi all’educazione dei sordomuti e in seguito di fondare la congregazione religiosa “ Piccola Missione”.Infatti D. Giuseppe con i genitori abitavano allora in via S. Petronio Vecchio. Mentre le suore trasferite portarono con sé il quadro originario della Madonna, D. Giuseppe ne fece costruire un altro simile.
La devozione e il concorso per la devozione al Cuore di Maria aumentò in quella parrocchia in occasione della prima decennale con una immagine surrogata dalla prima originale in possesso delle monache trasferite in S. Pietro martire.
P. Adelmo Puccetti in occasione del suo 103° compleanno
Il monastero della SS. Trinità in Bologna conservava un’antica immagine del Cuore Immacolato di Maria delle Grazie dipinta in legno. La devozione a questa immagine ebbe inizio dalla conversa Suor Benedetta Bianchini la quale era addetta alla custodia di essa. Ogni anno privatamente entro il monastero si faceva la festa della immagine.
Avvenne un giorno che essendo salita la suddetta suora Benedetta su di una scala per ornare di fiori l’immagine cadde a precipizio: rimase illesa! Questo fatto avvenne per due volte e per tutte e due fu illesa e per questo motivo le monache vollero costruire nell’anno 1621 una cappella entro il giardino del monastero dove fu collocata e in seguito venerata questa immagine.
Quando l’arcivescovo di Bologna si recò in visita al monastero il 15 agosto 1616 fu esposta per la prima volta entro il monastero, sull’altare maggiore della chiesa esterna della SS. Trinità.
Così continuarono tutti gli anni. Ma essendo defunto il benefattore le suore deliberarono di non rinnovare detta festa e di farla entro il monastero. Sorse allora un nuovo benefattore: Marsili dei Lentini. Tutto il vicinato si trovò d’accordo per continuare la festa nella nuova chiesa della SS Trinità ed anche prolungata per un ottavario.
In seguito nella cappella costruita a sinistra di chi guarda la chiesa fu collocato il quadro del Cuore Immacolato di Maria e l’architetto fu il prof. Arch. Giovanni Gualandi.
Fu qui che l’8 luglio1848 il sacerdote novello Don Giuseppe Gualandi ebbe l’ispirazione di dedicarsi all’educazione dei sordomuti e in seguito di fondare la congregazione religiosa “ Piccola Missione”.Infatti D. Giuseppe con i genitori abitavano allora in via S. Petronio Vecchio. Mentre le suore trasferite portarono con sé il quadro originario della Madonna, D. Giuseppe ne fece costruire un altro simile.
La devozione e il concorso per la devozione al Cuore di Maria aumentò in quella parrocchia in occasione della prima decennale con una immagine surrogata dalla prima originale in possesso delle monache trasferite in S. Pietro martire.
P. Adelmo Puccetti in occasione del suo 103° compleanno
Il quadro qui sopra è a Firenze, nella cappella dei Padri della Piccola Missione, ed è opera dell’Oblato sordo della Piccola Missione ERMANNO PERSONE’
PER SAPERE DI PIU'
Ermano Personé
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«La storia è testimonio dei tempi, luce della verità, vita della memoria, maestra della vita» (Cicerone)
«La storia non è utile perché in essa si legge il passato, ma perché vi si legge l’avvenire» (M.D’Azeglio)
«Bisogna ricordare il “passato” per costruire bene il “futuro”» (V.Ieralla)
Per qualsiasi segnalazione, rettifica, suggerimento, aggiornamento, inserimento dei nuovi dati o del curriculum vitae e storico nel mondo dei sordi, ecc. con la documentazione comprovata, scrivere a: info@storiadeisordi.it
"Storia dei Sordi. Di Tutto e di Tutti circa il mondo della Sordità", ideato, fondato e diretto da Franco Zatini
«La storia non è utile perché in essa si legge il passato, ma perché vi si legge l’avvenire» (M.D’Azeglio)
«Bisogna ricordare il “passato” per costruire bene il “futuro”» (V.Ieralla)
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