Giovedì 12 giugno 2014, nella Sala del Concistoro del Palazzo Apostolico Vaticano, il Santo Padre ha presieduto il Concistoro Ordinario Pubblico per la Canonizzazione dei Beati:
• Giovanni Antonio Farina, vescovo di Vicenza, fondatore delle Suore Maestre di Santa Dorotea Figlie dei Sacri Cuori;
• Ludovico da Casoria, sacerdote professo dell’Ordine dei Frati Minori, fondatore della Congregazione delle Suore Francescane Elisabettine, dette “Bigie”;
• Kuriakose Elias Chavara della Sacra Famiglia, sacerdote, fondatore della Congregazione dei Carmelitani di Maria Immacolata;
• Amato Ronconi, del Terzo Ordine di San Francesco, fondatore dell’Ospedale dei Poveri Pellegrini in Saludecio, ora “Casa di Riposo Opera Pia Beato Amato Ronconi”.
Fra questi, che saranno dichiarati santi il 23 novembre 2014, festa di Cristo Re, due hanno un posto nella storia dell’educazione dei “Sordomuti” e sono Giovanni Antonio Farina e Ludovico da Casoria.
Ludovico da Casoria (1814 -1885), al secolo Arcangelo Palmantieri. Visse il carisma francescano con un amore illimitato per i più poveri e la promozione umana della gioventù minorata e dei piccoli negri africani. Nella seconda metà dell’ottocento a Napoli avviò numerose opere assistenziali per orfani, ciechi, sordomuti...
È il fondatore della congregazione dei Frati (Bigi) della Carità (soppressa nel 1971) e delle Suore Francescane Elisabettine dette Bigie. Ai Frati Bigi aderì un gruppo di sacerdoti che operavano alla Pia Casa Arcivescovile Sordomuti di Napoli; fra essi anche Don Luigi Ajello e Don Lorenzo Apicella, fondatori di alcuni Istituti per Sordomuti nel Meridione d’Italia.
Nel 1871 Ludovico da Casoria fondò l’Istituto Serafico per ciechi e sordomuti di Assisi. Lì le sue suore testimoniano ancora oggi il suo zelo e l’alto senso di carità cristiana, assistendo ragazzi e ragazze pluriminorate. La sua memoria liturgica si celebra il 30 marzo.
P. Vincenzo Di Blasio
• Nicola da Longobardi, oblato professo dell’Ordine dei Minimi;
• Eufrasia Eluvathingal del Sacro Cuore, della Congregazione delle Suore della Madre del Carmelo;• Amato Ronconi, del Terzo Ordine di San Francesco, fondatore dell’Ospedale dei Poveri Pellegrini in Saludecio, ora “Casa di Riposo Opera Pia Beato Amato Ronconi”.
Fra questi, che saranno dichiarati santi il 23 novembre 2014, festa di Cristo Re, due hanno un posto nella storia dell’educazione dei “Sordomuti” e sono Giovanni Antonio Farina e Ludovico da Casoria.
Ludovico da Casoria (1814 -1885), al secolo Arcangelo Palmantieri. Visse il carisma francescano con un amore illimitato per i più poveri e la promozione umana della gioventù minorata e dei piccoli negri africani. Nella seconda metà dell’ottocento a Napoli avviò numerose opere assistenziali per orfani, ciechi, sordomuti...
È il fondatore della congregazione dei Frati (Bigi) della Carità (soppressa nel 1971) e delle Suore Francescane Elisabettine dette Bigie. Ai Frati Bigi aderì un gruppo di sacerdoti che operavano alla Pia Casa Arcivescovile Sordomuti di Napoli; fra essi anche Don Luigi Ajello e Don Lorenzo Apicella, fondatori di alcuni Istituti per Sordomuti nel Meridione d’Italia.
Nel 1871 Ludovico da Casoria fondò l’Istituto Serafico per ciechi e sordomuti di Assisi. Lì le sue suore testimoniano ancora oggi il suo zelo e l’alto senso di carità cristiana, assistendo ragazzi e ragazze pluriminorate. La sua memoria liturgica si celebra il 30 marzo.
P. Vincenzo Di Blasio
PER SAPERE DI PIU'
Giovanni Antonio Farina
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«La storia è testimonio dei tempi, luce della verità, vita della memoria, maestra della vita» (Cicerone)
«La storia non è utile perché in essa si legge il passato, ma perché vi si legge l’avvenire» (M.D’Azeglio)
«Bisogna ricordare il “passato” per costruire bene il “futuro”» (V.Ieralla)
Per qualsiasi segnalazione, rettifica, suggerimento, aggiornamento, inserimento dei nuovi dati o del curriculum vitae e storico nel mondo dei sordi, ecc. con la documentazione comprovata, scrivere a: info@storiadeisordi.it
"Storia dei Sordi. Di Tutto e di Tutti circa il mondo della Sordità", ideato, fondato e diretto da Franco Zatini
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«Bisogna ricordare il “passato” per costruire bene il “futuro”» (V.Ieralla)
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