Da Israele i segni del linguaggio. Cinque concetti sono stati rappresentati in altrettanti francobolli, impiegando i sistemi comunicativi di chi non sente
“Grazie”, “bacio”, “amicizia”, “amore”, “arrivederci”: sono i cinque concetti che Israele ha affidato ad altrettanti francobolli, pronti ad uscire per l’8 aprile. Fin qui, nulla di strano. Si fanno notare, però, perché i messaggi vengono sviluppati attraverso il linguaggio dei segni.
Nel Paese vivono 750mila persone che sono sorde o hanno difficoltà a sentire, e circa 15mila di loro usano tale mezzo per comunicare. Impiegano, cioè, principalmente le mani, il viso ed il corpo. Non si tratta di uno strumento valido in tutto il pianeta: ogni comunità nazionale ha il proprio. Il rimedio permette loro -dicono gli specialisti- di non sentirsi disabili o ridotti nelle capacità; piuttosto, diventano una collettività con le caratteristiche proprie dei gruppi di minoranza: condividendo storia, attività culturali e sociali, un modo per interfacciarsi.
I soggetti si basano su foto scattate da Pini Hamou, trasformate in cartevalori ordinarie buone per il traffico interno: tariffario alla mano, ora il porto corrispondente ammonta a 2,00 shekel. I fogli accolgono due serie.
Fonte: vaccarinews.it
«La storia è testimonio dei tempi, luce della verità, vita della memoria, maestra della vita» (Cicerone)
«La storia non è utile perché in essa si legge il passato, ma perché vi si legge l’avvenire» (M.D’Azeglio)
«Bisogna ricordare il “passato” per costruire bene il “futuro”» (V.Ieralla)
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"Storia dei Sordi. Di Tutto e di Tutti circa il mondo della Sordità", ideato, fondato e diretto da Franco Zatini