La FISH: “E’ tutto ormai ineludibile. Vogliamo che il Presidente lo sappia. Che il Governo se ne faccia carico. Che le organizzazioni di Persone con disabilità e loro familiari possano essere riconosciute e ascoltate. Che le Persone con disabilità siano Cittadini di un Paese inclusivo”
Il mondo della disabilità torna a chiedere al Governo non solo politiche ma anche la garanzia di una partecipazione dei soggetti e dei loro rappresentanti alle decisioni che li riguardano. Lo fa, ancora una volta, la FISH – Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap, con una lettera indirizzata al premier Conte, il quale, in occasione della formazione del Governo e della stesura del relativo programma aveva voluto incontrare proprio i rappresentanti del mondo della disabilità, lanciando un segnale unico di comprensione profonda delle indicazioni della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità che prevede non solo il coinvolgimento dei diretti interessati nelle decisioni che li riguardano, ma anche la considerazione della disabilità in ogni politica che riguardi tutti i Cittadini, ricorda la FISH.
Ora la Federazione torna sul tema con una lettera aperta, scritta il 30 ottobre, al Presidente Conte per rilanciare il confronto attorno alle future politiche per la disabilità e agli aspetti organizzativi e funzionali necessari alla loro realizzazione. La Federazione approva che la delega sulla disabilità venga mantenuta direttamente in capo alla Presidenza, con assegnazione specifica ad uno dei tre Sottosegretari del Consiglio dei Ministri. In tale quadro, però, ribadisce che deve essere previsto che le organizzazioni di persone con disabilità e loro familiari da un lato partecipino agli organismi che possono proporre azioni al Governo e dall’altro siano ascoltate in modo consultivo dalle autorità di Governo prima che esse procedano ad attuare misure di intervento che potrebbero generare una violazione dei loro diritti. Questo sia in aderenza alle indicazioni della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità sia per seguire le raccomandazioni espresse in tal senso già nel 2016 dal Comitato sui Diritti delle Persone con Disabilità delle Nazioni Unite.
In questo contesto, la FISH richiede anche che sia rafforzato il ruolo dell’Osservatorio Nazionale sulla condizione di vita delle persone con disabilità istituito dalla legge 18/2009 e del suo Comitato Tecnico Scientifico.
Oltre a queste soluzioni organizzative, la FISH richiama nel suo documento la necessità di affrontare celermente le molte emergenze e quindi imprimere concretezza al secondo Programma d’Azione sulla disabilità approvato da ormai due anni. In tal senso lo slogan stesso della lettera aperta – “Bandire la segregazione e dare concretezza all’inclusione sociale” – assume un significato estremamente pregnante. Tra le emergenze segnalate dalla FISH, sinteticamente si riporta la necessità di attuare:
- la revisione dei criteri per il riconoscimento della disabilità mirati all’inclusione e all’elaborazione dei progetti personali di vita;
- le misure e i servizi per il sostegno alla buona occupazione e al mantenimento del posto di lavoro;
- i supporti e i servizi a sostegno dei caregiver familiari e del loro lavoro di cura;
- le misure per favorire la vita indipendente, il diritto all’autodeterminazione e alle pari opportunità;
- i sostegni e i servizi per l’abitare e per la non autosufficienza e gli interventi per il contrasto alla segregazione e all’isolamento; il miglioramento della qualità dell’inclusione scolastica;
- l’accesso ai diritti e alla partecipazione civile incluso il diritto di voto e alla partecipazione politica attiva;
- gli interventi per migliorare la mobilità, l’accessibilità e la qualità dei luoghi,dei servizi e delle opportunità culturali e ricreative;
- il diritto alle cure migliori, all’abilitazione, alla diagnosi anche precoce;
- il contrasto alla discriminazione plurima ad iniziare dalle condizioni di vita delle donne e delle ragazze con disabilità;
- il contrasto deciso all’impoverimento derivante dalla disabilità;
- il contrasto alle violenze, agli abusi, alle molestie;
- una rinnovata attenzione ai minori con disabilità, alle loro condizioni, alla loro inclusione.
La chiusa della lettera non lascia spazio: “E’ tutto ormai ineludibile. Vogliamo che il Presidente lo sappia. Che il Governo se ne faccia carico. Che le organizzazioni di Persone con disabilità e loro familiari possano essere riconosciute e ascoltate. Che le Persone con disabilità siano Cittadini di un Paese inclusivo”.
Abbiamo parlato di questo argomento anche qui:
Fonte: disabili.com
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