Dopo il 'restyling' inaugurata la stagione della Torre Civica
Nuovi pannelli tattili e un totem per chi ha difficoltà motorie e non udenti. La visita sarà possibile tutti i weekend
È stata inaugurata stamane la nuova stagione della Torre Civica di Cuneo. Dalla costruzione simbolo della città, eretta nel lontano 1317, si può ammirare un panorama mozzafiato che va dalle Langhe al Monte Bianco: un punto di vista privilegiato dalla città dei sette assedi.
Le migliorie apportate dal Comune di Cuneo per rendere più accattivante la visita alla Torre sono state illustrate da chi ha lavorato al progetto. Un totem, installato di recente, spiega a coloro che per difficoltà motorie non possono accedere alla parte alta la storia dell’edificio e che cosa si può vedere dalla sua sommità. L’impianto è fruibile anche dai non udenti. Novità ‘inclusive’ anche una volta giunti in cima: alcuni pannelli esplicativi illustrano che cosa si sta guardando, gli stessi sono stati resi tattili per rendere possibile l’esperienza anche ai non vedenti.
La torre sarà aperta al pubblico la domenica dalle 10 alle 13 e il sabato dalle 16 alle 19. Aperture straordinarie sono previste in concomitanza con gli eventi che porteranno più turisti in città (Illuminata, Fiera del Marrone, San Michele). Il costo dell’ingresso e di tre euro e prevede l’accompagnamento di una guida turistica per una vista di circa mezz’ora.
L’intenzione è quella di rendere la visita ancora più stimolante consentendo l’accesso anche alla parte superiore della torre, da dove si può vedere la città sottostante senza impedimenti, ma perché ciò sia possibile sono necessari nuovi lavori di messa in sicurezza.
Presenti all’inaugurazione il sindaco Federico Borgna e il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, Giandomenico Genta. La CRC ha contribuito al finanziamento dell’iniziativa seguita dall’ufficio Patrimonio (presenti l’ex dirigente Giovanni Previgliano e la responsabile Virginia Ghibaudo) e resa possibile grazie al contributo di Manuela Auriemma, Laura Marino e Roberto Albanese.
Fonte: cuneodice.it
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«La storia non è utile perché in essa si legge il passato, ma perché vi si legge l’avvenire» (M.D’Azeglio)
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