mercoledì 13 settembre 2017

Regione Lombardia. Lingua dei segni nei servizi ospedalieri

Lingua dei segni, Brianza (foto): approvato piano triennale regionale.  "Questa delibera scaturisce da una legge, la nr 20/2016, approvata in Regione Lombardia, per il riconoscimento della lingua dei segni (Lis). Regione Lombardia, nella carenza di una legge nazionale, è stata la prima ad investire su questo strumento di comunicazione assolutamente importante e fondamentale". Così l'assessore regionale al Reddito di Autonomia, Inclusione Sociale e Post Expo Francesca Brianza, nel corso della conferenza stampa dopo Giunta, per illustrare l'approvazione del piano triennale regionale del Linguaggio dei Segni.


TRE FILONI - "Dal 2016 ad oggi - prosegue Brianza - ci siamo concentrati su tre filoni: l'accessibilità e la fruibilità per le persone disabili alle strutture ospedaliere con particolare attenzione all'accoglienza medica e alla gestione delle emergenze, la sensibilizzazione della Lis/Lis tattile presso il sistema educativo di istruzione e la promozione della comunicazione e dell'informazione delle persone disabili attraverso il potenziamento del progetto "SpazioDisabilità", piattaforma di Regione Lombardia per l'accessibilità e la fruibilità del territorio e dei suoi servizi".

MANIFESTAZIONI DEL TERRITORIO - "Anche in questo caso - rileva Brianza - abbiamo cercato di cogliere quelle che erano le esigenze del territorio e di superare le difficoltà che spesso si incontrano lungo il percorso mettendo in campo progetti mirati per facilitare la comunicazione, l'apprendimento, l'inserimento scolastico degli alunni con disabilità uditiva". "Abbiamo voluto quindi rivolgere particolare attenzione alla Lis - conclude l'assessore - riconoscendo l'importanza della lingua dei segni come strumento fondamentale per favorire l'inclusione e l'apprendimento delle persone con disabilità uditiva".
Fonte: Regione Lombardia

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