Il 12 ottobre a Pescara incontro dell’AFIA Abruzzo con rappresentanti della Regione per parlare della difesa dei diritti dei ragazzi ipoacustici.
L’Associazione Famiglie Ipoacustici Abruzzesi, presieduta da Roberto Eleuterio, ha sede nel quartiere Fontegrande di Ortona
ed è una sezione della FIADDA, famiglie italiane associate per la difesa dei diritti degli audiolesi. Si tratta di famiglie non sorde che hanno dei figli nati con la sordità. In convenzione con le Province di Chieti e Pescara ha assicurato, per oltre 20 anni, il servizio di assistenza educativo-didattica domiciliare ad assistiti iscritti alle scuole di ogni ordine e grado e la musicoterapia per bambini della scuola d’infanzia e primaria. I cambiamenti sopravvenuti con la Riforma delle Province, però, lamenta l’AFIA, hanno prodotto ritardi e peggioramento della qualità dei servizi per i ragazzi affetti da sordità. La competenza è passata ai Comuni che non sempre rispettano il Protocollo d’Intesa siglato lo scorso mese di agosto. Al momento il servizio di assistenza è stato attivato soltanto nei Comuni di Scerni, Scafa, Guardiagrele, Pescara e l’Associazione collabora con i Comuni di Casalincontrada, Chieti, Guardiagrele, Lanciano, Orsogna, Ortona, Scerni, Vasto, Penne, Pescara, Montesilvano, Loreto Aprutino, Torre de Passeri, Spoltore, Pianella, Montebello di Bertona, Scafa, Lettomanoppello e Cappelle sul Tavo. L’incontro in Regione è finalizzato a chiedere risposte e il rispetto degli accordi presi con la firma del protocollo.
Le attività dell’AFIA in Abruzzo:
Collaborazione con i comuni che perseguono le finalità di integrazione sociale per i soggetti con disabilità uditiva in un ottica di lavoro in rete.
Sensibilizzazione dell’opinione pubblica sulle problematiche legate alla sordità.
Collaborazione con i servizi sanitari e sociali perchè si attui una diagnosi precoce, una corretta protesizzazione ed un intervento riabilitativo con la partecipazione diretta dei familiari.
Informazione, sostegno e solidarietà alle famiglie e ad adulti ipoacusici.
Affermazione del diritto del bambino con sordità a frequentare la scuola di tutti e collaborazione con la Scuola per migliorare la qualità dell’integrazione scolastica a tutti i livelli.
Sollecitazione delle famiglie alla partecipazione, alla conoscenza, allo studio ed alla risoluzione dei problemi derivanti dalla sordità.
Promozione della formazione dei genitori.
Sollecitazione degli Enti competenti perchè sul territorio provinciale siano garantiti servizi adeguati ai bisogni dei bambini e degli adulti ipoacusici e delle loro famiglie.
Promozione ed organizzazione di corsi di formazione e di aggiornamento per gli assistenti didattici domiciliari e per tutti gli altri operatori che si occupano delle persone audiolese.
Promozione di convegni e di incontri con altri soggetti interessati all’educazione ed all’integrazione sociale dei portatori di disabilità.
Attività di segretariato per le famiglie.
Partecipazione al Gruppo di Lavoro Interistituzionale Provinciale Handicap e ai G.L.H. presso le scuole dove sono presenti i soggetti sordi.
Organizzazione di incontri, conferenze, seminari, convegni su temi riguardanti le problematiche della sordità.
Incontri individuali e/o collegiali con i centri di abilitazione.
Consulenza legale .
Consulenza pedagogico-didattica.
Collaborazione con i centri acustici.
Attività di volontariato presso enti pubblici.
Visite didattiche e gite d’istruzione.
Bando VI Premio Regionale Gianluca Vitale.
L’Associazione A.F.I.A., in convenzione con i comuni delle province di Chieti e di Pescara, da anni attua il servizio di assistenza didattica-domiciliare (L.32/97). L’assistenza è un sostegno educativo-didattico svolto da operatori qualificati che, attraverso un supporto scolastico nei vari ordini e gradi di ogni scuola, stimolano il disabile sensoriale all’apprendimento del linguaggio. Fondamentale per il processo di integrazione è l’attuazione di un lavoro in rete con tutte le figure professionali che si occupano dell’audioleso. Da diversi anni l’A.F.I.A fornisce alle famiglie il servizio di musicoterapia ed educazione musicale in tre laboratori dislocati in scuole delle due province con apposite convenzioni e collaborazioni con gli istituti scolastici ospitanti. Perché la musica proprio ai disabili uditivi? Perché permette uno sviluppo armonioso di tutto l’individuo agendo sulla globalità della persona.
Gigliola Edmondo. Fonte: rete8.it
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