mercoledì 8 maggio 2013

Parlamento Italiano della Legislatura XVI. Tutela della disabilità

Sul tema della tutela della disabilità, da parte della Camera dei Deputati durante la XVI^ Legislatura, il Parlamento ha approvato ed esaminato alcune proposte di legge contenenti specifiche misure a tutela dei disabili. Oltre alla legge che opera il riconoscimento della sordocecità quale disabilità specifica unica e alla revisione dei criteri per l'attribuzione del trattamento economico spettante agli invalidi civili, vanno ricordate le disposizioni dirette ad estendere alle associazioni a tutela dei disabili alcune norme applicabili agli istituti di patronato, nonché le norme che introducono specifiche forme di assistenza a tutela dei disabili gravi privi del sostegno familiare.

Misure diverse a tutela dei disabiliIn tema di tutela della disabilità vanno segnalate alcuni provvedimenti, recanti misure diverse a tutela dei disabili, il cui esame è stato concluso o avviato dal Parlamento.

In tema di diritti delle persone sordocieche va ricordata la legge 107/2010 (A.C. 2713 e A.C. 1335), diretta al riconoscimento della sordocecità come disabilità specifica unica, distinta dalla sordità e dalla cecità, in conformità alle indicazioni contenute nella Dichiarazione scritta sui diritti delle persone sordocieche del Parlamento europeo, del 1° aprile 2004.

Viene stabilita la percezione in forma unificata delle indennità spettanti alle persone sordocieche, vengono definiti i criteri per l'accertamento della disabilità unica e disciplinati gli interventi per l'integrazione e il sostegno sociale delle persone sordocieche.

Vanno poi ricordate alcuni progetti di legge il cui esame è stato avviato ma non concluso dalla XII commissione affari sociali della Camera.

Sull'aspetto dei trattamenti economici spettanti agli invalidi civili intervengono alcune proposte di legge (A.C. 1539 ed abb.) che, oltre ad incrementare l’ammontare del trattamento citato, intervengono ad eliminare od attenuare il limite di etàattualmente previsto dalla normativa vigente.

Vanno poi ricordata le proposte di legge (A.C. 1732 e A.C. 3224) diretta ad estendere alle organizzazioni, federazioni e associazioni a carattere nazionale di persone disabili e dei loro familiariche, senza fini di lucro, operano per la tutela dei diritti delle persone disabili, l’applicazione di alcune disposizioni della legge 30 marzo 2001, n. 152, disciplinante gli istituti di patronato e di assistenza sociale. Dopo lo svolgimento di una parte dell'istruttoria legislativa presso la XII Commissione, a seguito del conflitto di competenza sollevato dalla XI Commissione - lavoro pubblico e privato -, i progetti di legge sono stati nuovamente assegnati in sede referente alle Commissioni riunite XI e XII, che ne hanno avviato l'esame, senza tuttavia concluderlo.

Vanno infine menzionate alcune proposte di legge (A.C. 2024 ed abb.) dirette a prevedere misure di assistenza in favore dei disabili gravi privi del sostegno familiare , vale a dire privi del nucleo familiare o con famiglie sprovviste dei mezzi necessari per assisterli o curarli.

Viene istituito uno specifico Fondo presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, di cui viene anche disciplinato il funzionamento, prevista la definizione dei livelli essenziali delle prestazioni sociali, vengono contemplate agevolazioni fiscali ed erogazioni liberali.





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