Come il maestro, anch'egli si diede alla predicazione, specialmente in Italia, Polonia, Boemia, Bosnia e in Ungheria.
Frate Giacomo partiva in compagnia di altri frati, ognuno dei quali aveva un compito nel gruppo: chi ascoltava le confessioni della gente, chi pregava per la missione stessa, chi accudiva alle cose materiali come la modesta cucina o la pulizia delle tonache... Ma il capo-missione era lui, Frate Giacomo della Marca, ormai sempre più richiesto da ogni parte. Egli non si tirava indietro, nonostante il caldo o il freddo, la fatica del viaggio a piedi o alcuni disturbi fisici, l'impegno della preparazione e dello svolgimento delle prediche che erano sempre due al giorno e piuttosto lunghe.
Nel 1449 la presenza di San Giacomo a Teramo suscitò il desiderio dei cittadini di avere una comunità di frati e venne richiesto un convento. San Giacomo si diede da fare per ampliare il vecchio monastero delle Benedettine con la chiesa annessa e fece dono alla città della stupenda statua lignea di Silvestro dell’Aquila, intitolando la chiesa alla Madonna delle Grazie.
Per combattere i vizi dell'avarizia e dell'usura, Fra’ Giacomo ideò i Monti di Pietà, dove i poveri potevano impegnare le proprie cose ad un interesse minimo.
Morì a Napoli nel 1476. Canonizzato nel 1726 da papa Benedetto XIII, ha il suo santuario è a Monteprandone.
La sua memoria si celebra il 28 novembre.
Accompagnava la sua ardente predicazione con prodigi e miracoli compiuti per la potenza del nome di Gesù e che lui stesso ci racconta nelle sue prediche.
Nel codice monteprandonese ne abbiamo contati oltre una ventina che riguardano muti e sordi, paralizzati e muti…
Eccone due:
- “Nell’isola del lago di Perugia, Costanzo figlio di Andrea, di quattro anni, tutto storpio, muto e sordo dalla nascita, per la potenza del nome di Gesù ridivenne perfettamente sano e parlava benissimo e gli fu restituito l’udito”;
- “A Santa Maria degli Angeli un bambino di circa otto o nove anni, nato sordo e muto. Posto sopra di lui il sacro nome di Gesù, subito si aprirono i suoi orecchi e parlava bene nel nome del Signore nostro Gesù Cristo. E così ebbe l’udito”.
P. Vincenzo Di Blasio
PER SAPERE DI PIU'
San Giacomo della Marca
Libro “Santi, sulle orme del divino Effatà”
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«La storia è testimonio dei tempi, luce della verità, vita della memoria, maestra della vita» (Cicerone)
«La storia non è utile perché in essa si legge il passato, ma perché vi si legge l’avvenire» (M.D’Azeglio)
«Bisogna ricordare il “passato” per costruire bene il “futuro”» (Vittorio Ieralla)
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"Storia dei Sordi. Di Tutto e di Tutti circa il mondo della Sordità", ideato, fondato e diretto da Franco Zatini