giovedì 14 marzo 2019

Discriminata da compagnia telefonica, 37enne sorda scrive ad Agcom

C'era una volta il fax. In era pre telefonini e Internet, uno dei pochi strumenti a cui le persone sorde potevano affidarsi per comunicare a distanza con parenti e amici. Poi sono arrivati i computer, e i cellulari con gli sms, preziosa risorsa seppur a pagamento e quindi limitata. Infine l'era degli smartphone e della Rete a portata di mano h24. Una rivoluzione.
Per i sordi qualcosa di più: una finestra sul mondo aperta in mille modi diversi, dai social alle videochiamate. Fino ad App che permettono di chiamare un taxi, tenersi aggiornati sulla circolazione dei mezzi pubblici leggendo i messaggi che è impossibile sentire diffusi dall'altoparlante, prenotare il cibo a domicilio scrivendo al rider indicazioni precise, e persino affrontare una telefonata trasformando ciò che si scrive in audio e la voce in testo.

"Per tutto questo serve Internet". E non a caso l'Agcom, Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, ha emanato una delibera per far sì che gli operatori di telefonia assicurino condizioni economiche agevolate a particolari categorie di clientela, nello specifico utenti ciechi e sordi. Le compagnie si sono adeguate e sui siti web pubblicano le loro proposte. Peccato che non sempre si riesca ad accedere alle offerte, secondo quanto segnalata alla stessa Agcom una 37enne sorda residente a Milano. Che denuncia: "Sono stata discriminata".

Il riferimento è alla compagnia telefonica di cui è cliente da qualche anno, la 3, che secondo quando racconta all'AdnKronos Salute le ha "impedito di fatto" di usufruire di quanto stabilito dall'Agcom, "rifiutandosi di applicare l'offerta" al suo numero telefonico. L'autrice della segnalazione ricostruisce in una lettera all'Authority tutta la vicenda, cominciata con lei che entra in un negozio 3 del capoluogo lombardo per chiedere informazioni sull'attivazione dell'offerta proposta in ottemperanza alla delibera.

Alla 37enne viene prima consigliato di ripassare la settimana successiva, perché l'offerta è stata appena messa online. Poi, al suo ritorno nel punto vendita, "dopo un nuovo giro di telefonate da parte del personale, la conclusione è questa - racconta la donna - Non posso usufruire dell'offerta chiamata 'All In 60' in quanto riservata a nuovi clienti (questo non c'è scritto nella descrizione dell'offerta) e di conseguenza devo cambiare numero telefonico", o "ai clienti disabili che già usufruiscono della precedente offerta 'All in 20' (e possono chiedere il cambio gratuito). Ho chiesto allora se potevo usufruire dell'offerta 'All in 20', ma non è possibile perché scaduta. Ho chiesto quindi cosa offre 3 a me in quanto non sono udente, a seguito della delibera Agcom 46/17/Cons, e la risposta è stata 'niente'".

Ora, incalza l'autrice della lettera, "spendendo 6 euro (5 della tariffa + 1 di attivazione) ho solo 3 miseri Gb" per la navigazione sul web "e arrivo veramente con fatica a fine mese, stando attenta a non consumare Internet che è fondamentale per me in quanto non posso comunicare telefonicamente (sono sorda profonda bilaterale e leggo il labiale). Quindi 3 mi ha discriminato di fatto, impedendomi di usufruire di quanto stabilito dall'Agcom. Inoltre mi ha arrecato danno non comunicandomi nulla riguardo alla delibera e alle relative offerte, pur sapendo che il mio numero telefonico è associato al Bonus dei 50 Sms al giorno che mi spettano perché non udente e pur possedendo copie dei miei certificati di sordità e di invalidità (legge 104)".

La speranza, conclude, è semplicemente una: che "la segnalazione possa essere costruttiva per risolvere questo equivoco, affinché io e i sordi nella mie stesse condizioni possiamo fruire, di diritto, dell'offerta in questione. Internet serve per moltissime cose, io lo uso persino per comunicare col medico o con la scuola di mio figlio. E' ormai indispensabile per tutti. Ma per i sordi ancora di più. Perché non hanno alternative". (AdnKronos Salute) -
Fonte: today.it

PER SAPERE DI PIU'
Agcom


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