domenica 2 settembre 2018

Fermo quinta città universitaria delle Marche: prosegue il progetto delle Learning City con l'Unesco

È questa una delle novità che emerge dagli incontri che Carlo Nofri, Direttore Scientifico del progetto Fermo Learning City dell’Unesco e dell’istituto universitario San Domenico, sta organizzando con le realtà educative e associative del territorio.


“Quando il Comune di Fermo mi ha affidato la direzione scientifica di questo progetto – dichiara Nofri -  la mia preoccupazione è stata quella di iniziare subito un paziente lavoro di ricognizione per cucire con un robusto filo, cioè con il concetto di città educativa, una rete territoriale che comprendesse tutti gli stakeholder. Questo era infatti l’obiettivo primario indicato nel dossier di candidatura sottoposto all’Unesco”.

Ma come ogni rete che si rispetti, c’è bisogno di intrecciare nodi che tengano insieme tutto il sistema. E questi nodi sono stati tradotti in altrettanti “tavoli di lavoro”. Tavoli convocati non solo per instaurare un collaborativo dialogo tra i diversi attori, ma anche per elaborare proposte concrete.

“Quello sull’istruzione universitaria - prosegue Nofri - sta lavorando all’organizzazione della prima Giornata dell’Università Fermana che avrà luogo il prossimo 5 novembre: sarà un appuntamento ricco di eventi. Le celebrazioni si apriranno con un convegno al Teatro dell’Aquila sull’antica Università di Fermo, tributo alla memoria storica di un’istituzione accademica a suo tempo conosciuta in tutta Europa, a cui seguirà una tavola rotonda sulla Fermo universitaria di oggi. Infatti, con i suoi quattro atenei, i circa 1500 studenti, lo studentato, la mensa, la ricca biblioteca civica, i centri studi e la neonata associazione studentesca, Fermo rappresenta oggi la quinta città universitaria delle Marche ed è destinata a crescere ancora. Una città che sta sviluppando un originale modello di università policentrica che richiama esperienze illustri e prestigiose come quella di Oxford, dove l’università è costituita da una pluralità di istituzioni indipendenti e coordinate tra loro”.

Secondo gli organizzatori questa sarà anche l’occasione per migliorare il dialogo tra università e scuole superiori del territorio grazie all’evento Fermo Orienta, che avrà luogo presso il BUC, e per riflettere su un altro anniversario importante, il cinquantenario del mitico “1968” di cui furono protagonisti soprattutto gli studenti universitari di tutta Europa e a cui sarà dedicata un’altra tavola rotonda. 

Un secondo nodo della rete, dedicato all’apprendimento lungo tutto l’arco della vita, sta coinvolgendo invece le associazioni e gli organismi del terzo settore, gli operatori economici e le strutture formative. Anche in questo caso il tavolo si è costituito intorno ad un progetto concreto e si sta lavorando all’organizzazione di una conferenza nazionale dedicata al tema dell’inclusione sociale e scolastica delle persone sorde, questione che la discussione in Parlamento della lungamente attesa legge di riconoscimento della lingua dei segni italiana (LIS) rende di grande attualità.

“Oltre la barriera del suono. Comunicare e apprendere in una società Deaf Friendly”: questo il titolo di un’iniziativa che richiamerà a Fermo il prossimo 29 settembre, vigilia della giornata mondiale della sordità, esperti da tutta Italia e probabilmente anche autorevoli esponenti del governo. La conferenza, promossa dall’ Osservatorio Nazionale sulla Mediazione Linguistica e Culturale che recentemente ha trovato casa proprio qui a Fermo, sarà l’occasione per tradurre in azione concreta un principio fortemente sostenuto dall’Unesco: pensare globalmente ma agire localmente. “Infatti durante l’evento - annuncia Nofri - lanceremo un progetto che mira a fare di Fermo una città campionessa dell’inclusione sociale e scolastica; l’idea è quella di proporre Fermo come prima città italiana ed europea Deaf Friendly, vale a dire particolarmente accogliente per studenti e visitatori sordi, una città degli studi ma anche una destinazione turistica privilegiata per la vasta platea nazionale e mondiale delle persone audiolese e sorde”.

Nofri ricorda inoltre che in autunno sarà creato un altro tavolo dedicato alle scuole del territorio che, grazie all’auspicata collaborazione con la Provincia, dovrebbe misurarsi con un progetto ispirato agli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile del pianeta. Ma la cabina di regia di Fermo Learning City dell’Unesco creata con il Comune sta dispiegando un’azione ancora più ampia. Nel programma delle attività per il secondo semestre del 2018 sta confluendo infatti anche il festival della scienza Fermhamente ed è stata avviata una collaborazione con Fabriano, città creativa dell’Unesco, a seguito di un incontro dell’Assessore Trasatti e di Carlo Nofri con i vertici della Fondazione Merloni. Un’altra collaborazione, infine, è iniziata con Torino, l’altra Learning City che insieme con Fermo rappresenta l’Italia nella rete Unesco, dove Trasatti si è recato in missione alla fine di luglio ricevuto calorosamente dagli assessori dell’amministrazione Appendino.
Fonte: informazione.tv

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Fermo Learning City Unesco









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