giovedì 31 agosto 2017

Chirurgia per la sordità profonda: si è spento il primo paziente operato a Reggio Emilia 23 anni f

Si è spento nei giorni scorsi a 82 anni Ferdinando Arduini, il primo paziente sottoposto nel 1994 a Reggio Emilia a intervento di impianto cocleare.

L’impianto cocleare è un dispositivo che viene installato chirurgicamente dietro il padiglione auricolare per stimolare direttamente il nervo acustico e supplire alla parte danneggiata dell’orecchio interno. A differenza delle protesi acustiche, che amplificano il suono, l’impianto cocleare converte lo stimolo sonoro in impulsi elettrici arrivando a simulare l’udito naturale.
La tecnica di intervento, ancora innovativa all’inizio degli anni novanta, era stata scelta dall’équipe della Struttura Complessa di Otorinolaringoiatria del Santa Maria Nuova per risolvere la sordità profonda del paziente e aveva conseguito i risultati sperati, consentendogli di svolgere una vita del tutto normale.
Durante i 23 anni trascorsi dall’intervento era continuato il rapporto del sig. Arduini con il centro di audiometria e foniatria del Santa Maria Nuova per l’esecuzione dei controlli periodici, rapporto che nel tempo si era trasformato in amicizia cordiale con tutti i componenti l’équipe.
“Abbiamo scelto di condividere il dolore per la perdita di una persona stimata e di un paziente la cui esperienza testimoniava il radicale cambiamento che l’impianto cocleare ha apportato nella terapia della sordità” spiega Giovanni Bianchin, chirurgo otorino responsabile della struttura semplice di Gestione dello screening uditivo neonatale provinciale e gestione della diagnosi e cura delle malattie otologiche del Santa Maria Nuova “Ferdinando è stato il primo paziente gravemente ipoacusico che, dopo avere sperimentato tutte le terapie allora possibili senza trarne più beneficio, aveva accettato di sottoporsi all’impianto”.



I risultati furono sorprendenti anche per l’équipe che si era lungamente preparata sugli aspetti chirurgici e riabilitativi e aveva, in seguito, accompagnato il paziente nel percorso di recupero dell’udito che si rivelò ottimale. “Al punto che il sig Arduini” racconta Patrizia Formigoni responsabile del centro di foniatria “si prestava volentieri a raccontare la sua esperienza ai pazienti chiamati a decidere su questa scelta”.
Dal 1994 i pazienti trattati con la metodica chirurgica, che corregge sordità altrimenti irrecuperabili, sono oltre 400. Fra questi ci sono stati molti bambini sordi profondi sin dalla nascita i quali, in assenza di impianto, non avrebbero probabilmente raggiunto adeguate competenze linguistiche, cognitive e relazionali. “Ferdinando ha aperto la strada a tutti i pazienti che hanno scelto di farsi curare a Reggio Emilia e noi continuiamo a essergli grati per questo” conclude Bianchin.
Fonte: modena2000.it

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