Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha rilasciato la seguente dichiarazione:
«La Giornata internazionale delle persone con disabilità (3 dicembre, n.d.r.) è un'occasione di riflessione, di verifica, di impegno per le istituzioni e per l'intera nostra società. L'effettiva uguaglianza delle opportunità e il pieno esercizio dei diritti di cittadinanza da parte di chi è portatore di disabilità, fisica, intellettiva o relazionale,
costituiscono traguardi di libertà e di umanità per ciascuno di noi e per le comunità delle quali siamo partecipi.
Tanti passi avanti sono stati compiuti nella legislazione e nell'organizzazione sociale. Una maggiore sensibilità culturale si è sviluppata attorno al valore positivo delle diversità e alla necessità di rimuovere barriere - anche occulte - che condizionano ed escludono. Ma purtroppo tanti ostacoli devono ancora essere abbattuti: nella vita quotidiana, nelle strutture economiche e sociali, nei pregiudizi di chi si sottrae ai doveri di solidarietà.
La nostra Costituzione e la Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità ci spingono a realizzare condizioni sempre migliori di integrazione, in modo che l'inclusione diventi realtà concreta e sia possibile una piena partecipazione alla vita familiare e a quella pubblica.
La responsabilità delle istituzioni è grande, e per questo è necessaria un'attenzione particolare. Garantire dignità a ogni persona ed evitare ingiuste discriminazioni richiede che nessuno venga lasciato solo, anche perché la solitudine è moltiplicatore di esclusione.
L'integrazione scolastica resta condizione primaria e premessa dell'accesso al lavoro. La possibilità di continuare a lavorare - anche per coloro che subiscono una grave menomazione durante l'età adulta - va tutelata perché è la sola garanzia di autentica autodeterminazione.
Da pochi mesi il Parlamento ha approvato la legge sul "Dopo di noi", che tante speranze suscita nelle famiglie che convivono con la disabilità. Mi auguro che il prezioso impegno di associazioni e formazioni sociali continui ad accompagnare e a sollecitare le istituzioni in modo che si implementino i nuovi strumenti, si raccolgano e si utilizzino al meglio le risorse necessarie.
C'è un patrimonio inestimabile di valori in quanti affrontano difficoltà e sofferenze. Possiamo e dobbiamo costruire, insieme a loro, una società sempre migliore e più forte».
Roma, 3 dicembre 2016
PER SAPERE DI PIU'
«La storia è testimonio dei tempi, luce della verità, vita della memoria, maestra della vita» (Cicerone)
«La storia non è utile perché in essa si legge il passato, ma perché vi si legge l’avvenire» (M.D’Azeglio)
«Bisogna ricordare il “passato” per costruire bene il “futuro”» (V.Ieralla)
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"Storia dei Sordi. Di Tutto e di Tutti circa il mondo della Sordità", ideato, fondato e diretto da Franco Zatini