a: Sergio Mattarella Presidente della Repubblica; Matteo Renzi Presidente del Consiglio; Monica Maggioni Presidente Rai; Giovanni Malagò Presidente Coni e p.c. Agli Organi di Stampa
Gentili Signori,
Gentili Signori,
chi scrive è una cittadina italiana sorda profonda, orgogliosa del suo paese ma indignata e mortificata per l’ulteriore atteggiamento discriminatorio della RAI verso le persone prive e/o deboli di udito.
Come milioni di altri cittadini, ieri ho atteso trepidante fino a notte fonda la cerimonia di apertura dei Giochi di Rio; erano già lì il Presidente del Consiglio Italiano Renzi e il presidente del Coni Malagò a cui i TG RAI avevano già dato risalto con interviste a tutto campo. Ho potuto seguirle perchè i TG delle ore 13.00 (Rai2) e delle 20.00 (Rai1) sono sottotitolati anche se in maniera alquanto discutibile per qualità.
Con mia grandissima delusione e indignazione a cui fanno seguito le migliaia e migliaia di cittadini/e sordi/e, la cerimonia di apertura dei Giochi trasmessa dalla Rai era SENZA SOTTOTITOLI e SENZA INTERPRETE di Lis.
Come non indignarsi di fronte a questo ennesimo comportamento della Rai che nonostante i cittadini sordi pagano per intero il CANONE non beneficiano di servizi al pari degli udenti?
Eventi di questa portata e di grande impatto socio culturale sportivo sono patrimonio dell’umanità e NON POSSONO NON DEBBONO alimentare discriminazioni tra i popoli, nè ostacolare e/o negare ai cittadini quei Diritti-diretti di uguaglianza sanciti dagli artt.2 e 3 della nostra Costituzione.
“Lo Sport è di tutti” è lo slogan Rai forgiato e rafforzato per unire non per dividere, per formare e rafforzare la coscienza all’eguaglianza alla solidarietà e all’accessibilità.
Vorrei solo ricordare che già alle Olimpiadi di Torino e poi di Londra i sottotitoli e la Lingua dei segni erano stati ampiamente utilizzati.
Allora mi chiedo perchè stavolta no?
Esimi Signori, Voi che siete alla guida del Paese pur in contesti differenti, rivolgo vibrante e determinato appello per far si che queste dimenticanze non abbiano mai più a verificarsi come ci ricordano costantemente la Carta Internazionale sui Diritti dell’Uomo e del Fanciullo e altre, la Convenzione Onu sui diritti delle Persone con disabilità, le Raccomandazioni del Parlamento Europeo sulle Lingue dei Segni del 1998 e 2008 e la ns Costituzione in particolare agli artt.2 e 3.
CHE QUESTO APPELLO NON RESTI INASCOLTATO.
Grazie.
Grand Uff. Ida Collu
Già Presidente Nazionale Ens-Onlus;
Segretariato Nazionale Movimento Sordi per l’Eguaglianza
Dopo la protesta dei sordi italiani si riprende il servizio dei sottotitoli sui giochi olimpici.
Rio 2016: da Rai sottotitoli in 1^ e 2^ serata e piu' Tg2 Lis
(AG) - Roma, 11 ago. - L'obiettivo e' far si' che nessuno resti escluso da commenti tecnici e interviste dai campi di gara delle Olimpiadi di Rio de Janeiro. E cosi' la Rai ne offre la sottotitolazione in prima e seconda serata. A partire da domani, ogni sera su Rai2 (dalle 20,30 all'1,30), gli utenti potranno usufruire di questo servizio che rappresenta una prima assoluta in Italia. Inoltre la Rai sta provvedendo a incrementare le edizioni dei telegiornali dedicate a Rio 2016 con la lingua dei segni, ampliando quella gia' prevista che va in onda ogni giorno ale 18 e realizzando altre due edizioni di Tg2 LIS, collocate intorno alle 11,30 e alle 21 e che saranno in onda fino al 21 agosto, gironmo di chiusura dei Giochi. In una nota di viale Mazzini si sottolinea che "la Rai da sempre e' impegnata verso l'accessibilita' della propria offerta, attraverso la sottotitolazione di numerose edizioni dei telegiornali e diversi programmi, film e trasmissioni e l'utilizzo del linguaggio dei segni per specifici appuntamenti informativi". E con le novita' introdotte lo scorso mese attraverso una delibera approvata dal Cda "si garantisce l'innalzamento graduale e progressivo del livello qualitativo del servizio (nell'arco del triennio) e l'incremento dei volumi di produzione sottotitolata con la copertura delle tre reti generaliste dal 70% all'85% nell'arco orario 6.00 - 24.00. Rai e' costantemente in campo sul fronte dell'aggiornamento tecnologico del 'live captioning' per migliorare e ampliare la fruizione anche durante gli eventi sportivi". (AGI) Vic
Olimpiadi senza sottotitoli, è polemica: "La Rai non poteva pensarci prima?"
E' polemica in casa Rai, dopo la segnalazione da parte dei social network e poi del deputato del Pd e segretario della commissione di Vigilanza, Michele Anzaldi, della mancanza dei sottotitoli per i non udenti nelle trasmissioni delle Olimpiadi su Raidue. Ad accendere i toni lo stesso Anzaldi, che è intervenuto su Facebook chiedendo a Viale Mazzini perché le Olimpiadi andassero in onda senza sottotitoli, prima che l'azienda annunciasse da stasera l'avvio della sottotitolazione.
"Dopo le proteste sui social network e in rete, la Rai si sveglia - scrive Anzaldi - e, passate già 12 medaglie vinte dall'Italia, inizia da stasera a trasmettere le gare olimpiche con i sottotitoli. Una decisione quanto mai opportuna ma tardiva, che mette in luce, ancora una volta, come il Contratto di servizio venga spesso rispettato a metà e le parole dette in Vigilanza vengano non di rado disattese. Possibile che tra i 90 mega dirigenti che superano il tetto dei 200mila euro di stipendio nessuno ci avesse pensato prima?".
"Dopo le proteste sui social network e in rete, la Rai si sveglia - scrive Anzaldi - e, passate già 12 medaglie vinte dall'Italia, inizia da stasera a trasmettere le gare olimpiche con i sottotitoli. Una decisione quanto mai opportuna ma tardiva, che mette in luce, ancora una volta, come il Contratto di servizio venga spesso rispettato a metà e le parole dette in Vigilanza vengano non di rado disattese. Possibile che tra i 90 mega dirigenti che superano il tetto dei 200mila euro di stipendio nessuno ci avesse pensato prima?".
Fonte: adnkronos.com
La Rai condannata dal web mette i sottotitoli a Rio
Un’altra figuraccia «olimpica» di Mamma Rai e dei suoi dirigenti strapagati con il canone sborsato dagli italiani: per Rio 2016 l’azienda si era «dimenticata» dei sottotitoli che, in fretta e furia, sono stati inseriti ieri sera a giochi iniziati da un pezzo. E sul web monta la polemica per le «sciape» olimpiadi Rai: tanti rimpiangono Sky (in campo per Londra 2012) e anche le storiche, appassionanti telecronache di Giampiero Galeazzi. Lo slogan che rimbalza tra i blog è: «Ridateci "Bisteccone" Galeazzi, mitico nel tennis e nel canottaggio!» I sottotitoli sono un supporto fondamentale, per questo quasi tutto quello che viene trasmesso da Mamma Rai (ma non solo) può essere seguito leggendo il «serpentone». Sono sottotitolate le più importanti edizioni del Tg1, Tg2, Tg3 e tanti altri programmi, da Uno Mattina a film e telefilm.
Ma le olimpiadi, inspiegabilmente, non sono partite così. A una settimana dall’inizio dei giochi, dopo una grandinata di proteste, Viale Mazzini ha messo una «toppa» e da ieri sera all’evento sportivo e televisivo più importante dell’anno sono apparse le famose scritte. Tutto annunciato da un roseo comunicato Rai, che contrasta un po’ con il tono di chi ha richiesto questo importante servizio. «Per Rio 2016 - ha spiegato l’azienda - la Rai offre la sottotitolazione di commenti tecnici e interviste dai campi di gara». E ancora: «Ogni sera su Rai2 in prima e seconda serata (dalle 20,30 all’1,30), gli utenti potranno usufruire di questo servizio che rappresenta una prima assoluta in Italia. Rai, inoltre, sta provvedendo a incrementare le edizioni dei telegiornali dedicate a Rio 2016 con la lingua dei segni (Lis), ampliando quella già in essere delle 18 e realizzando altre due edizioni di Tg2 Lis, collocate alle 11,30 e alle 21 circa e in onda fino al 21 agosto». Era ora, hanno commentato in molti. «Dopo le proteste sui social network e in rete - scrive su Facebook il deputato del Partito democratico e segretario della Commissione di Vigilanza, Michele Anzaldi - la Rai si sveglia e, passate già 12 medaglie vinte dall’Italia, inizia a trasmettere le gare olimpiche con i sottotitoli. Una decisione quanto mai opportuna, ma tardiva, che mette in luce, ancora una volta, come il Contratto di servizio venga spesso rispettato a metà e le parole dette in Vigilanza vengano non di rado disattese. Possibile che tra i 90 mega dirigenti che superano il tetto dei 200mila euro di stipendio nessuno ci avesse pensato prima?».
Impossibile non notare che l’inserimento «in corsa» dei famosi sottotitoli è arrivato a poche ore dal’intervento di Anzaldi, che era intervenuto chiedendo alla Rai perché le Olimpiadi andassero in onda senza sottotitoli. «Ho potuto verificare - aveva dichiarato il deputato del Partito democratico - che la Rai trasmette le Olimpiadi su Raidue senza sottotitoli, quindi dimenticando le esigenze di quei telespettatori con disabilità che pagano il canone, ma non ricevono un servizio adeguato. Siamo di fronte ad un servizio pubblico mancato. L’azienda come si giustifica? Perché non rimedia?» Alla fine l’azienda ha rimediato, ma la figuraccia arriva come ciliegina sulla ben amara torta di polemiche e critiche alla gestione di questo Rio 2016 targato Campo Dall’Orto e Maggioni. Impossibile non effettuare il paragone con Londra 2012, evento che fu seguito da Sky. Non poche furono allora le polemiche sul fatto che un tale avvenimento fosse in gran parte finito in una tivù a pagamento, ma a parte considerazioni e confronti sul concetto di «servizio pubblico», quelle olimpiadi furono abbondantemente promosse da tecnici e semplici telespettatori.
Sky per l’occasione mise in piedi un impianto tecnico di dimensioni imponenti che offriva al telespettatore anche un canale in 3d. Per l’occasione fu arruolato uno stuolo di commentatori tecnici tra i quali spiccavano Fiona May, Gianluca Vialli, Maurizio Fondriest e tanti, tanti altri campioni che assicurarono un notevole valore aggiunto alle telecronache. «La qualità che 4 anni fa ci regalò Sky era francamente inavvicinabile», commenta Seanchan sul sito Ubitennis (quello di Ubaldo Scanagatta). Roberto invece ha nostalgia della Rai del passato: «Ridateci "Bisteccone" Galeazzi, mitico nel tennis e nel canottaggio!». Il web non promuove queste olimpiadi Rai, mentre lo fece per quelle Sky. «Sì, ma Sky è a pagamento», ribattono in molti. È a pagamento anche la Rai e il conto sta arrivando in questi giorni a tutti gli italiani nelle salate bollette elettriche. Intanto Mamma Rai si consola suonando la fanfara per i quattro milioni di telespettatori che gli hanno permesso, l’altro giorno, di conquistare prima e seconda serata vincendo la gara degli ascolti. La settimana prossima i giochi finiranno, lasciando spazio al festival estivo delle repliche.
Antonio Angeli
Fonte: il tempo.it
PER SAPERE DI PIU'La Rai condannata dal web mette i sottotitoli a Rio
Un’altra figuraccia «olimpica» di Mamma Rai e dei suoi dirigenti strapagati con il canone sborsato dagli italiani: per Rio 2016 l’azienda si era «dimenticata» dei sottotitoli che, in fretta e furia, sono stati inseriti ieri sera a giochi iniziati da un pezzo. E sul web monta la polemica per le «sciape» olimpiadi Rai: tanti rimpiangono Sky (in campo per Londra 2012) e anche le storiche, appassionanti telecronache di Giampiero Galeazzi. Lo slogan che rimbalza tra i blog è: «Ridateci "Bisteccone" Galeazzi, mitico nel tennis e nel canottaggio!» I sottotitoli sono un supporto fondamentale, per questo quasi tutto quello che viene trasmesso da Mamma Rai (ma non solo) può essere seguito leggendo il «serpentone». Sono sottotitolate le più importanti edizioni del Tg1, Tg2, Tg3 e tanti altri programmi, da Uno Mattina a film e telefilm.
Ma le olimpiadi, inspiegabilmente, non sono partite così. A una settimana dall’inizio dei giochi, dopo una grandinata di proteste, Viale Mazzini ha messo una «toppa» e da ieri sera all’evento sportivo e televisivo più importante dell’anno sono apparse le famose scritte. Tutto annunciato da un roseo comunicato Rai, che contrasta un po’ con il tono di chi ha richiesto questo importante servizio. «Per Rio 2016 - ha spiegato l’azienda - la Rai offre la sottotitolazione di commenti tecnici e interviste dai campi di gara». E ancora: «Ogni sera su Rai2 in prima e seconda serata (dalle 20,30 all’1,30), gli utenti potranno usufruire di questo servizio che rappresenta una prima assoluta in Italia. Rai, inoltre, sta provvedendo a incrementare le edizioni dei telegiornali dedicate a Rio 2016 con la lingua dei segni (Lis), ampliando quella già in essere delle 18 e realizzando altre due edizioni di Tg2 Lis, collocate alle 11,30 e alle 21 circa e in onda fino al 21 agosto». Era ora, hanno commentato in molti. «Dopo le proteste sui social network e in rete - scrive su Facebook il deputato del Partito democratico e segretario della Commissione di Vigilanza, Michele Anzaldi - la Rai si sveglia e, passate già 12 medaglie vinte dall’Italia, inizia a trasmettere le gare olimpiche con i sottotitoli. Una decisione quanto mai opportuna, ma tardiva, che mette in luce, ancora una volta, come il Contratto di servizio venga spesso rispettato a metà e le parole dette in Vigilanza vengano non di rado disattese. Possibile che tra i 90 mega dirigenti che superano il tetto dei 200mila euro di stipendio nessuno ci avesse pensato prima?».
Impossibile non notare che l’inserimento «in corsa» dei famosi sottotitoli è arrivato a poche ore dal’intervento di Anzaldi, che era intervenuto chiedendo alla Rai perché le Olimpiadi andassero in onda senza sottotitoli. «Ho potuto verificare - aveva dichiarato il deputato del Partito democratico - che la Rai trasmette le Olimpiadi su Raidue senza sottotitoli, quindi dimenticando le esigenze di quei telespettatori con disabilità che pagano il canone, ma non ricevono un servizio adeguato. Siamo di fronte ad un servizio pubblico mancato. L’azienda come si giustifica? Perché non rimedia?» Alla fine l’azienda ha rimediato, ma la figuraccia arriva come ciliegina sulla ben amara torta di polemiche e critiche alla gestione di questo Rio 2016 targato Campo Dall’Orto e Maggioni. Impossibile non effettuare il paragone con Londra 2012, evento che fu seguito da Sky. Non poche furono allora le polemiche sul fatto che un tale avvenimento fosse in gran parte finito in una tivù a pagamento, ma a parte considerazioni e confronti sul concetto di «servizio pubblico», quelle olimpiadi furono abbondantemente promosse da tecnici e semplici telespettatori.
Sky per l’occasione mise in piedi un impianto tecnico di dimensioni imponenti che offriva al telespettatore anche un canale in 3d. Per l’occasione fu arruolato uno stuolo di commentatori tecnici tra i quali spiccavano Fiona May, Gianluca Vialli, Maurizio Fondriest e tanti, tanti altri campioni che assicurarono un notevole valore aggiunto alle telecronache. «La qualità che 4 anni fa ci regalò Sky era francamente inavvicinabile», commenta Seanchan sul sito Ubitennis (quello di Ubaldo Scanagatta). Roberto invece ha nostalgia della Rai del passato: «Ridateci "Bisteccone" Galeazzi, mitico nel tennis e nel canottaggio!». Il web non promuove queste olimpiadi Rai, mentre lo fece per quelle Sky. «Sì, ma Sky è a pagamento», ribattono in molti. È a pagamento anche la Rai e il conto sta arrivando in questi giorni a tutti gli italiani nelle salate bollette elettriche. Intanto Mamma Rai si consola suonando la fanfara per i quattro milioni di telespettatori che gli hanno permesso, l’altro giorno, di conquistare prima e seconda serata vincendo la gara degli ascolti. La settimana prossima i giochi finiranno, lasciando spazio al festival estivo delle repliche.
Antonio Angeli
Fonte: il tempo.it
Giochi Olimpici Rio 2016
«La storia è testimonio dei tempi, luce della verità, vita della memoria, maestra della vita» (Cicerone)
«La storia non è utile perché in essa si legge il passato, ma perché vi si legge l’avvenire» (M.D’Azeglio)
«Bisogna ricordare il “passato” per costruire bene il “futuro”» (V.Ieralla)
Per qualsiasi segnalazione, rettifica, suggerimento, aggiornamento, inserimento dei nuovi dati o del curriculum vitae e storico nel mondo dei sordi, ecc. con la documentazione comprovata, scrivere a: info@storiadeisordi.it
"Storia dei Sordi. Di Tutto e di Tutti circa il mondo della Sordità", ideato, fondato e diretto da Franco Zatini
«La storia non è utile perché in essa si legge il passato, ma perché vi si legge l’avvenire» (M.D’Azeglio)
«Bisogna ricordare il “passato” per costruire bene il “futuro”» (V.Ieralla)
Per qualsiasi segnalazione, rettifica, suggerimento, aggiornamento, inserimento dei nuovi dati o del curriculum vitae e storico nel mondo dei sordi, ecc. con la documentazione comprovata, scrivere a: info@storiadeisordi.it
"Storia dei Sordi. Di Tutto e di Tutti circa il mondo della Sordità", ideato, fondato e diretto da Franco Zatini