venerdì 12 settembre 2014

San Nicola da Tolentino. Miracolo d'amore di Renato Pigliacampo

S. Nicola da Tolentino (1245-1305. Il Martirologio Romano all’11 settembre cita: A Tolentino nelle Marche (Italia), san Nicola, sacerdote dell’Ordine degli Eremiti di Sant’Agostino, che, dedito a una severa astinenza e assiduo nella preghiera, fu severo con se stesso, ma clemente con gli altri, e spesso imponeva a sé le penitenze altrui. Con gli altri aveva parole che spargevano sorriso. Sempre accompagnato da voci di miracoli, nel 1275 si stabilì a Tolentino dove resterà fino alla morte il 10 settembre 1305. Al suo santuario si nota una grande affluenza di pellegrini che hanno anche modo di rinfrescare la catechesi visitando il grandioso presepio poliscenico.   Vasta la letteratura che racconta i miracoli della guarigione di persone sorde e/o mute. Miracoli strabilianti per i Sordi nelle Marche.
P.Vincenzo Di Blasio

 
Mio caro Zat.,  sono contento sui santi delle mie Marche.  Molti anni fa, proprio a  Tolentino, ci è stato un concorso di  poesia, unendo un pittore  ad un poeta.  Io scelsi di scrivere vv.  su S. Nicola, patrono della città di Tolentino.  E ottenni, nella Mostra, gran successo  col pittore Luigi Ferretti.  Ripropongo, per  i tuoi lettori, la  poesia.
Renato Pigliacampo

MIRACOLO D’AMORE
“Il mio peso è il mio amore; esso mi porta dovunque mi porto.” (Sant’Agostino, Il maestro interiore).
 
“Lo chiamerai Nicola”
e la Luce sfavillò nel grembo d’Amata.
Per i viottoli del ritorno
dall’Apulia terra desolata,
già il bambino rincorreva i secoli.
 
Raggiunta la “marca Picena”
la gàzzera e il merlo dei boschi
cantavano la novella
precedendoLo a Sant’Angelo in Pontano.*
 
“Queste sono le mie colline, le mezzadrie
dissodate nel tempo a venire
che semino col messaggio della Croce.
Io, Nicola agostiniano tenace,
pieno d’impaccio per i peccati,
ma pure alzo la mano per guarire
la cieca, entrare nell’animo del sordo”.
(…)
 
L’azzurro del mare stende i miei giorni,
cavalca l’infinito e lo spazio per tenere
a bada la lussuria e l’egoismo.
Tu che sei nato per un atto d’amore
ricercato dai genitori,
prendi in mano la magica  bacchetta
per miracolare gli odierni sposi
che si guerreggiano, e non certo
per avere discendenza.
Renato Pigliacampo
 
*  Luogo da dove venivano gli sposi.
Nota. I genitori di Nicola, dopo anni di matrimonio, non avevano ancora avuto figli. La madre Amata, fervente di San Nicola, andò in pellegrinaggio a Bari invocando al Santo la grazia d’essere madre. Ebbene, rientrando nelle Marche s’avvide d’essere stata esaudita.  Il poeta  canta questo miracolo. La poesia del Silente Renato Pigliacampo,  lustri e lustri fa ha ottenuto grande successo nella città di Tolentino, giacché fu organizzato un concorso fra centinaia di poeti italiani unendo un poeta ad un pittore. La poesia  MIRACOLO D’AMORE sospinse l’organizzazione a stampare centinaia e  centinaia di “santini”, riportando in copertina l’immagine del quadro del pittore Luigi Ferretti e, dietro, la poesia del nostro amico poeta del Silenzio.
 
PER SAPERE DI PIU'
 
 

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