Ancora giovane fu ammesso alla corte di Clotario II (584-629) re dei Franchi, qui si legò in amicizia ai futuri vescovi e santi, Eligio, Sulpizio, Desiderio ed altri. Dopo la morte di re Clotario II, proseguì la sua vita a corte con il successore, Dagoberto I (600-638) figlio di Clotario, crescendo ancor più nella considerazione e influenza.
La sua fama di santità fu tale, che a 40 anni, nel 640 benché ancora un laico, venne eletto vescovo di Rouen. Dopo aver trascorso un anno, nell’approfondimento dello studio della dottrina, fu consacrato 24° vescovo della diocesi, il 13 maggio 641.
Favorì l’espandersi della vita monastica nella sua diocesi, combatté strenuamente contro la simonia che affliggeva il clero locale e fu uno dei consiglieri più ascoltati di santa Batilde, madre di Clodoveo II re dei Franchi.
Governò la diocesi di Rouen per ben 43 anni, morì Clichy (Parigi) nel 684 e venne sepolto nel monastero di S. Pietro a Rouen, chiamato poi Saint-Ouen. Il culto di sant’Audeno fu portato dai Normanni anche nell’Italia Meridionale, dove ci sono diverse chiese a lui dedicate.
La sua festa religiosa è il 24 agosto.
Le sue reliquie, nella chiesa gotica a lui dedicata a Rouen,“guariscono la sordità”, per questo è considerato protettore dei sordi.
p.Vincenzo Di Blasio
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