lunedì 8 gennaio 2018

La sfida di Marianna per Sanremo Young: canta con la voce e le mani

La sfida di Marianna per Sanremo Young: canta con la voce e le mani . A Sanremo Young la diciassettenne di Abbiategrasso si propone con il linguaggio dei segni


Per trasmettere anche a chi è sordo o soffre comunque di problemi uditivi la passione per la musica e le emozioni che la musica regala, Marianna Combi, 17enne di Abbiategrasso, canta con la voce e con le... mani. Studentessa iscritta al quarto anno dell’Istituto tecnico socio-sanitario di Mortara, Marianna vuole infatti che tutti, ma proprio tutti, anche i diversamente abili sensoriali, possano godere di quello che definisce «l’unico mondo veramente a porte aperte, senza limiti né confini», cioè la musica.

Per questo motivo interpreta le sue canzoni e quelle degli artisti famosi con la lingua dei segni italiana. Il suo ultimo inedito si intitola proprio «La voce nelle mani». Marianna spera anche che il nuovo modo di proporre la musica le spalanchi magari l’accesso a Sanremo e al palco dell’Ariston con “Sanremo young”, un nuovo talent Rai per i millennials della nuova generazione.

È dalla prima elementare che Marianna coltiva il sogno della musica. Nonostante la giovane età ha già beneficiato di maestri importanti frequentando la scuola di Ron a Garlasco e il Cet - Centro europeo di Toscolano in Umbria, la scuola di Mogol, il più famoso paroliere italiano. È stata anche seguita dalla vocal coach del programma X Factor, Paola Folli. Inoltre si è già esibita in diversi concerti e concorsi.

La svolta, quasi un’illuminazione, per lei è arrivata molto presto, ad appena 11 anni, mentre era iscritta in prima media, quando ha frequentato un corso per imparare a comunicare con i disabili sensoriali organizzato dall’Amministrazione comunale del suo paese. «Ho conosciuto una ragazza sordomuta che mi ha confidato che una delle sue più grandi sofferenze era quella di non poter ascoltare la musica – raccolta la 17enne –. Da quel momento ho cominciato a tradurre per lei le canzoni italiane e straniere nel linguaggio dei segni. Non è un’operazione semplice, perché occorre tradurre in gesti il significato, il senso e le emozioni che racchiudono le parole e le melodie delle canzoni. Nel Lis, la lingua dei segni italiana – aggiunge Marianna – , la grammatica è inoltre diversa rispetto alla lingua scritta e parlata».

Per le selezioni di Sanremo ha preparato una cover con «La cura» di Franco Battiato, «Eppure sentire» di Elisa e l’«Hallelujah» di Leonard Cohen , oltre alla sua «La voce nelle mani». Festival della canzone a parte, il sogno più grande di Marianna è quello di diventare una “artista sociale”: «Vorrei che la mia voce, i miei gesti e la musica siano uno strumento di lavoro per le persone in difficoltà».
Daniele De Salvo. Fonte: ilgiorno.it


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