sabato 10 luglio 2021

I cento anni dell’”Istituto Sordomuti” di Bergamo (14 giugno 1953)

Si è svolta, oggi, la celebrazione religiosa per il centenario di attività dell’Istituto; nei prossimi giorni, poi, si terranno dei saggi orali e ginnici da parte degli allievi che dimostreranno il livello di preparazione raggiunto...

Questa Istituzione fu realizzata da un gruppo di tre persone, il conte Giulio Tasca e gli abati Guglielmo Filippini e Gianbattista Tiraboschi, ma fu fortemente voluta e sostenuta dall’intera Città che vedeva, e viveva, il dramma delle persone sordomute, specialmente bambini, che erano lasciate ai margini della vita cittadina, nell’ignoranza e nell’isolamento quasi totale. 

Per dare aiuto a queste persone, nel 1843, Bergamo, tra le prime città italiane, fondò ed aprì una scuola- convitto per sordomuti “ d’ambo i sessi "grazie al contributo sia del Comune che di alcuni benemeriti privati. Le prime quattro ospiti vennero educate con metodi didattici allora d’avanguardia, cioè con l’ausilio della scrittura e della dattilografia. 

Dopo questa prima esperienza il numero dei frequentanti aumentò di molto tanto che si dovette realizzare una nuova sede, molto più capiente ed immersa nel verde, a Torre Boldone, allora vuota periferia cittadina. Pur subendo parecchie traversie l’Istituto è arrivato ad oggi, anche se , per la verità spesso nella disattenzione di molti amministratori. 

Oggi le cose sono cambiate, in meglio, e l’Istituto svolge una notevole attività “di recupero” di centinaia di persone ed è oggetto di una particolare attenzione generale. “I moderni sistemi di insegnamento, e la loro efficacia“, ha ribadito il Direttore,” hanno consentito di raggiungere risultati veramente sorprendenti che evitano che la persona che vive queste situazioni sia, o si senta, marginalizzata o, peggio, isolata, dalla vita collettiva”.


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«La storia è testimonio dei tempi, luce della verità, vita della memoria, maestra della vita» (Cicerone)

«La storia non è utile perché in essa si legge il passato, ma perché vi si legge l’avvenire» (M.D’Azeglio)

«Bisogna ricordare il “passato” per costruire bene il “futuro”» (Vittorio Ieralla)

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"Storia dei Sordi. Di Tutto e di Tutti circa il mondo della Sordità", ideato, fondato e diretto da Franco Zatini