sabato 14 settembre 2019

«Noi sordi discriminati dallo Stato»: Michele Buscio scrive a Conte

Una nuova, preziosa riflessione giunge a firma di Michele Buscio, il giovane bonefrano che da diverso tempo si sta battendo per promuovere il diritto all’accesso delle persone sorde alla comunicazione, all’informazione, alla cultura e ai servizi in condizioni di parità con gli altri cittadini. Una riflessione contenuta in una missiva che il ragazzo ha voluto indirizzare al Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte.


«Egregio Presidente del Consiglio dei ministri, caro Giuseppe, mi chiamo Michele, sono uno ragazzo sordo e vivo in un piccolo paesino di nome Bonefro che si trova in Molise. 
Le scrivo questa lettera perché ho delle cose da dire che mi passano per la mente. Ammiro molto la Sua gentilezza, l’educazione che Lei dimostra sia nella politica che con il popolo. È un esempio di rispetto. Se ci fossero altri politici come Lei avremmo una politica trasparente, migliore e pulita. Leggendo sui social e giornali la situazione della crisi di governo mi preoccupa, perché non vedo una
politica seria, attenta alle problematiche che ci sono nel sociale di questo paese.
Soprattutto non vedo nessun politico o meglio dire politici che intervengono nel sociale per risolvere i problemi. Fanno tante promesse nelle campagne elettorali davanti ai cittadini e poi le parole dette non vengono mai messe in pratica con i fatti. I politici dovrebbero guardare a testa bassa e pedalare per dare maggiore possibilità, pari opportunità al popolo applicando le leggi corrette, adeguate e utili.
Soprattutto dovrebbero tagliare i loro stipendi perché è troppo comodo guadagnare tanti soldi al mese senza fare nulla per il paese. Troppo comodo stare nelle poltrone a perdere tempo. Tutto questo è un atteggiamento scorretto e vergognoso, perché il popolo merita fiducia e rispetto!
Spero che questo nuovo governo si concentri di più sul tema della disabilità perché se ne parla sempre poco e le persone con disabilità vengono come sempre discriminate dalla società e lo Stato non aiuta. Anche le persone con disabilità meritano rispetto e diritti per avere una vita migliore. Come dico sempre la diversità non è un mondo a parte ma è una parte del mondo! Spero anche che venga approvato il riconoscimento della lingua dei segni italiana (LIS), una legge che noi persone sorde aspettiamo da tanto, e mi auguro che la Lingua dei Segni Italiana sia inserita come materia scolastica nelle scuole, oltre che al riconoscimento professionale della figura dell’assistente alla comunicazione scolastica.
Soprattutto mi auguro che aumentino i servizi, come ad esempio i sottotitoli e la figura del l’interprete LIS nei programmi televisivi, nei cinema, nei concerti, negli ospedali e in vari luoghi pubblici perché è importante abbattere le barriere della comunicazione. Se dovesse cadere di nuovo il governo nei prossimi mesi sarà un grande fallimento per il nostro Paese e soprattutto per il nostro futuro. Quindi mi auguro che il nuovo governo continui a lavorare seriamente fino al termine del mandato senza problemi. Attendo gentilmente una Sua risposta al più presto possibile. Buon proseguimento e auguri di buon lavoro gentile Presidente Conte.
Grazie per l'attenzione!».
Fonte: termolinonline.it

PER SAPERE DI PIU'
Michele Buscio
Lingua dei Segni Italiana
Governo Conte


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"Storia dei Sordi. Di Tutto e di Tutti circa il mondo della Sordità", ideato, fondato e diretto da Franco Zatini