Dedicato a Salvatore Basile. Questa dedica doveva uscire poche ore dopo la Tua dipartita avvenuta la mattina di Ferragosto, mentre milioni di italiani si godevano il mare, i monti e la campagna; una partenza inaspettata pur nella consapevolezza che la morte ti coglie ovunque tu sia e quando meno te lo aspetti. Scrivo queste poche righe in Tuo onore alcuni giorni dopo perché una brutta faringite mi ha tenuto a letto diversi giorni.
Quando me lo hanno detto sono rimasta incredula, in un attimo ho ripercorso un tratto della mia esistenza: trent’anni e oltre di amicizia bella, solida, profonda e soprattutto sincera anche se le occasioni di vederci erano rare, vuoi per la distanza territoriale (tu a Catania, io a Verona e poi a Roma) e per l’aggravarsi della tua malattia. Conserverò con cura la genuinità della nostra amicizia e ricorderò sempre le nostre vivaci discussioni, battibecchi e sane risate!
Sono momenti di grande vuoto che solo Persone speciali come Te lasciano dentro e fuori quando decidono di partire per sempre.
Caro Tore, di Te e della tua vita privata so poco, mentre la Tua vita “istituzionale” è arcinota!
Sono momenti di grande vuoto che solo Persone speciali come Te lasciano dentro e fuori quando decidono di partire per sempre.
Caro Tore, di Te e della tua vita privata so poco, mentre la Tua vita “istituzionale” è arcinota!
Sei stato:
- Un uomo, un lavoratore, un compagno, un padre, un dirigente di notevole sensibilità e intelligenza; determinato ed equilibrato, amato e rispettato anche dai suoi nemici;
- un autodidatta: avevi frequentato le scuole dell’obbligo in una scuola “per udenti” (all’epoca era un fatto straordinario dato che c’erano le scuole “speciali” e i “sordomuti” venivano spediti tutti lì), so che non sei riuscito a finire le scuole superiori per ragioni che tuttora mi sono ignote, eppure la tua intelligenza e il tuo bagaglio culturale lasciavano intendere il contrario; giovanissimo fosti assunto al Ministero delle Finanze – Ufficio del Catasto – grazie alla legge 308/58; da lì, incoraggiato dai nostri Grandi Magarotto, Ieralla e Rubino, cominciasti ad occuparti dei sordi catanesi e dintorni per garantire l’assistenza socio-previdenziale e soprattutto per dare lavoro ai giovani disoccupati sia con le leggi 308/58 e 482/68. Non fu un caso se i soci catanesi ti hanno eletto loro presidente e rinnovato la fiducia per lunghissimi anni.
- Un modo davvero originale e straordinario di fare politica: sensibile e determinato, propenso all’ascolto e alla discussione ma mai titubante sulle decisioni da prendere frutto delle tue profonde convinzioni. Un uomo – come diremmo oggi – tutto d’un pezzo – capace di mediare anche nelle situazioni più difficili, pronto a dare il tuo contributo di umanità.
- Un Dirigente straordinario visto che per 45 anni e passa sei stato presidente della sezione provinciale Ens di Catania sempre presente, puntuale e attento agli gli incontri istituzionali sia nella tua città sia a livello nazionale contribuendo con le tue idee, proposte e discussioni a innovare la politica associativa dell’Ente, a riscattare la dignità di centinaia di sordi catanesi giovani e anziani; tant’è che il 17 dicembre dell’anno 2000, in una suggestiva cerimonia in Campidoglio a Roma, ti venne consegnato il PREMIO ENS per alti e riconosciuti meriti al tuo operato. Nel 2004 al Congresso Ens di Paestum ricevesti un ulteriore speciale RICONOSCIMENTO per i 40 anni di guida della tua amata sezione provinciale catanese.
Entrambe le premiazioni furono sotto la mia presidenza… ancora adesso mi commuovo.
- un autodidatta: avevi frequentato le scuole dell’obbligo in una scuola “per udenti” (all’epoca era un fatto straordinario dato che c’erano le scuole “speciali” e i “sordomuti” venivano spediti tutti lì), so che non sei riuscito a finire le scuole superiori per ragioni che tuttora mi sono ignote, eppure la tua intelligenza e il tuo bagaglio culturale lasciavano intendere il contrario; giovanissimo fosti assunto al Ministero delle Finanze – Ufficio del Catasto – grazie alla legge 308/58; da lì, incoraggiato dai nostri Grandi Magarotto, Ieralla e Rubino, cominciasti ad occuparti dei sordi catanesi e dintorni per garantire l’assistenza socio-previdenziale e soprattutto per dare lavoro ai giovani disoccupati sia con le leggi 308/58 e 482/68. Non fu un caso se i soci catanesi ti hanno eletto loro presidente e rinnovato la fiducia per lunghissimi anni.
- Un modo davvero originale e straordinario di fare politica: sensibile e determinato, propenso all’ascolto e alla discussione ma mai titubante sulle decisioni da prendere frutto delle tue profonde convinzioni. Un uomo – come diremmo oggi – tutto d’un pezzo – capace di mediare anche nelle situazioni più difficili, pronto a dare il tuo contributo di umanità.
- Un Dirigente straordinario visto che per 45 anni e passa sei stato presidente della sezione provinciale Ens di Catania sempre presente, puntuale e attento agli gli incontri istituzionali sia nella tua città sia a livello nazionale contribuendo con le tue idee, proposte e discussioni a innovare la politica associativa dell’Ente, a riscattare la dignità di centinaia di sordi catanesi giovani e anziani; tant’è che il 17 dicembre dell’anno 2000, in una suggestiva cerimonia in Campidoglio a Roma, ti venne consegnato il PREMIO ENS per alti e riconosciuti meriti al tuo operato. Nel 2004 al Congresso Ens di Paestum ricevesti un ulteriore speciale RICONOSCIMENTO per i 40 anni di guida della tua amata sezione provinciale catanese.
Entrambe le premiazioni furono sotto la mia presidenza… ancora adesso mi commuovo.
L’avanzare dell’età e la salute sempre più precaria non ti hanno mai fermato….
Sempre lucido, forte, ironico e ultimamente sofferente per le sorti della tua Catania, con a fianco Alfia la tua solare compagna di vita, sei partito lasciandoci ammutoliti. Ciao Tore, sei stato davvero un Grande, buon viaggio, mai ti dimenticherò.
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«La storia è testimonio dei tempi, luce della verità, vita della memoria, maestra della vita» (Cicerone)
«La storia non è utile perché in essa si legge il passato, ma perché vi si legge l’avvenire» (M.D’Azeglio)
«Bisogna ricordare il “passato” per costruire bene il “futuro”» (V.Ieralla)
Per qualsiasi segnalazione, rettifica, suggerimento, aggiornamento, inserimento dei nuovi dati o del curriculum vitae e storico nel mondo dei sordi, ecc. con la documentazione comprovata, scrivere a: info@storiadeisordi.it.
"Storia dei Sordi. Di Tutto e di Tutti circa il mondo della Sordità", ideato, fondato e diretto da Franco Zatini