sabato 29 dicembre 2018

I complimenti del ministro Bussetti agli studenti di Faenza che imparano la lingua dei segni

"Il mio personale plauso e ringraziamento agli studenti della classe 3A-Afm dell'Istituto tecnico Oriani di Faenza che hanno tutti voluto imparare la lingua dei segni per poter comunicare e fare amicizia con la loro nuova compagna di classe non udente". Questo l'incipit di un post sul profilo facebook del ministro dell'Istruzione Marco Bussetti, che sottolinea il bel gesto di inclusione ed amicizia realizzato in una classe di Faenza.

"Abbattere il muro che impedisce l'integrazione dei ragazzi con deficit uditivo nelle nostre scuole è un impegno serio - continua il post - che io e il Ministro Lorenzo Fontana abbiamo voluto prendere con la firma del protocollo che prevede la formazione di docenti di sostegno qualificati esperti nella lingua dei segni. La scuola non è solo un luogo dove si imparano nozioni ma è il primo contatto tra i nostri ragazzi e la vita in comunità. È la loro seconda casa, dove imparano a socializzare con i loro compagni e dove nascono amicizie tanto profonde da accompagnarli per tutta la vita".

"Quello degli studenti dell'istituto Oriani - conclude il ministro - è davvero uno splendido esempio di amicizia e integrazione, un grande gesto di altruismo e amore che auspico sia da esempio per tutta la nostra comunità scolastica".

Proprio all'inizio di dicembre, il Miur aveva reso nota la firma di un protocollo d'intesa tra il ministero dell'istruzione e quello della famiglia, presieduto da Fontana, per formare docenti esperti e certificati nella Lis, con l'obiettivo di favorire l'inclusione scolastica dei bambini sordi.

Secondo quanto riportato dal Miur in una nota stampa, i percorsi formativi saranno rivolti prioritariamente ai docenti di sostegno, per sostenere l’apprendimento di base e avanzato della Lis e si svolgeranno su tutto il territorio nazionale. La formazione sarà avviata tramite le scuole polo e previa pubblicazione di un avviso pubblico a cui potranno partecipare i docenti interessati. Gli insegnanti acquisiranno una preparazione pedagogica specifica nell’ambito della sordità, nonché una padronanza lessicale per comunicare con un grado di spontaneità sufficiente a interagire con l’alunno sordo segnante. Un comitato paritetico, composto da tre qualificati rappresentanti di ognuno dei Ministeri sottoscrittori, curerà l’attuazione delle iniziative previste dal Protocollo.
Fonte: faenzanotizie.it

A Faenza alunna non udente, e la classe impara la Lingua dei Segni 
È stato un bel regalo di Natale quello che una classe dell'Istituto tecnico "Oriani" di Faenza, in provincia di Ravenna, ha fatto a una compagna di banco: gli alunni hanno imparato la lingua dei segni per comunicare con l'amica, una ragazza non udente e parzialmente non vedente.
Gli studenti hanno sentito fin da subito la necessità di comunicare con la compagna, un'amica con cui confrontarsi e dialogare. Una ragazza socievole e determinata, che ha conquistato tutti sin dai primi giorni di scuola. E questo è stato il motore principale per l'attivazione del progetto dedicato alla Lingua dei segni italiana (Lis), particolarmente sentito da alunni e dall'intero consiglio di classe. I ragazzi hanno partecipato a diversi incontri con un'esperta riuscendo così non solo a creare relazioni più forti con la compagna ma instaurando una vita di classe inclusiva e tranquilla.
Fonte: La Repubblica del 26 dicembre 2018




Faenza, a scuola di lingua dei segni per comunicare con la compagna, Un corso speciale attivato in una classe dell'istituto tecnico Oriani

Imparare la lingua dei segni italiana (Lis), ma soprattutto comunicare con una compagna affetta da sordità e parzialmente cieca. E' questo l'obiettivo di un corso attivato in una classe dell'istituto tecnico Oriani di Faenza che è anche una sfida dei ragazzi i quali non hanno atteso particolari spiegazioni introduttive da parte dei loro insegnanti all’uso della lingua dei segni come comunicazione, quando hanno colto con sollecitudine, sin dai primi giorni di scuola, la necessità di comunicare con la loro compagna. Per alcuni di loro già una vecchia amicizia, iniziata nel biennio, ma per molti altri una nuova compagna del triennio: per tutti un’amica con cui stringere relazioni e amicizia, comunicare, dialogare, vivere insieme con serena partecipazione e condivisione la vita scolastica nella sua piena espressione.

Così per la classe dell'Oriani sono iniziati diversi incontri con un’esperta, che hanno permesso di rendere inclusiva e tranquilla la vita della compagna di classe, comunicando con lei attraverso il canale visivo-gestuale.

Quel che ha colpito - si legge in una nota della scuola - "come in questi giorni di festività, come il senso del Natale nella classe dell’Oriani di via Manzoni non si sia ridotto ai giorni di festa ma si sia intonato sulle esperienze più belle di particolare sensibilità verso gli altri, a partire dalla ricchezza del quotidiano, riscoperto e avvalorato lungo tutto l’anno scolastico, quale occasione per fare degli ostacoli un trampolino di lancio, situazioni personali che possono essere o diventare ricchezza per tutti, tanto come pratica didattica sperimentale, innovazione pedagogica e scientifica inclusiva e specialistica, quanto come esercizio a coltivare l’attenzione per il valore umano della scuola, per l’inclusione e la condivisione attiva". 
Fonte: ilrestodelcarlino.it



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