La Commissione europea ha lanciato il 6 giugno un nuovo progetto pilota volto a migliorare la comunicazione tra le istituzioni europee e le persone non udenti o con difficoltà uditive.
La decisione di finanziamento di oggi permette l´avvio concreto del progetto, cui il Parlamento europeo ha assegnato un bilancio di 750.000 Eur.
"Tutti i cittadini dell´Ue hanno pari diritto di partecipare alla vita democratica dell´Unione, ma alcuni di loro incontrano difficoltà che è nostro dovere eliminare," ha detto Viviane Reding, vicepresidente e Commissaria europea per la Giustizia. "La lingua è un potente strumento di comunicazione e trasmissione di idee e sentimenti; e quella dei segni è la prima lingua, la "madrelingua" di tante persone non udenti e la seconda o terza lingua per le loro famiglie e i loro amici.
Noi, Istituzioni e responsabili politici, dobbiamo quindi fare tutto il possibile per promuovere l´uso delle lingue dei segni e agevolare le persone con difficoltà uditive. È proprio questo l´obiettivo del progetto pilota. Desidero ringraziare il Parlamento europeo, in particolare Ádám Kósa e Werner Kuhn, per l´incrollabile sostegno nel dar vita a questo importante progetto.".
L´intervento di un interprete della lingua dei segni è spesso una questione lunga, dispendiosa e di difficile organizzazione, perché si tratta di professionisti di alto livello che occorre prenotare in anticipo e retribuire, comprese le spese di viaggio e sistemazione. È quindi facile immaginare le difficoltà incontrate da quanti dipendono da questi servizi e non possono rivolgersi ai funzionari europei con la stessa facilità e disinvoltura dei cittadini che usano la lingua parlata.
Il progetto pilota, volto a migliorare la comunicazione tra le istituzioni europee e le persone non udenti e ipoudenti, provvederà ad esempio tramite l´installazione di tecnologie audio e video nelle istituzioni dell´Ue in modo che i funzionari possano comunicare più facilmente con gli utenti delle lingue dei segni. Di questa impresa, il progetto pilota copre sia la componente tecnologica, sia quella dell´interpretazione nella lingua dei segni. A più lungo termine, il progetto intende contribuire a sviluppare soluzioni per quasi un milione di cittadini non udenti o ipoudenti in tutti gli Stati membri che potranno comunicare direttamente con le istituzioni dell´Ue usando le diverse lingue dei segni. La Commissione europea ha collaborato strettamente con il Parlamento europeo per far partire questo progetto pilota.
Fonte: marketpress.info
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