Si intende dare l’opportunità ai disabili di esercitare i normali impulsi sessuali. Recentemente, inizio del 2013, Max Ulivieri, web designer con disabilità, ha aperto una raccolta di adesioni che, in tre mesi, ha raggiunto oltre 5.000 firme. La figura dell’assistente sessuali è già presente in Svizzera, Danimarca, Germania, Olanda e Svezia. In Olanda il servizio sessuale, come giustamente potrebbe essere chiamato, è a carico del servizio sanitario. È bene chiarire che la «Sex therapist» non ha nulla a che vedere con la prostituzione.
L’assistente sessuale a persone con disabilità è praticata da volontari che hanno svolto appositi corsi in ambito medico, psicologico, etico e sessuologico. Uomini e donne che si dedicano a questa azione terapeutica verso gli altri ed hanno grande sensibilità e valore alla sessualità come risorsa di apertura sociale verso persone che, per un motivo o l’altro, non possono avere opportunità di esprimere le proprie pulsioni sessuali. Le persone che accedono al s.t. considerano il proprio corpo non solo dolore, nascondimento di un deficit, sofferenza, disagio, ma anche possibilità di accedere a gioia e piacere
Voce sviluppata da Renato Pigliacampo
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