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domenica 23 giugno 2013

Castello D’Albertis si svela anche a sordi e non vedenti

Testo AlternativoPresentati un modellino tattile tridimensionale e innovative audio-videoguide in LIS, il linguaggio dei segni. Dopo gli interventi in Gam, Strada Nuova e Sant’Agostino, continua l’attenzione dei musei civici ai temi dell’accessibilità. Le iniziative fanno parte del Progetto regionale europeo Accessit.

I musei si sono affidati anche a loro, a chi cioè quegli strumenti li utilizzerà. E’ così che ciechi e sordi si sono trasformati in veri e propri “consulenti” per la realizzazione di un modellino tattile tridimensionale e di speciali e innovative audio-videoguide che permetteranno loro di scoprire in prima persona il patrimonio conservato a Castello D’Albertis.

I nuovi strumenti – che rendono il Museo delle Culture del Mondo veramente aperto a tutti – sono stati presentati martedì 18 giugno nella Dimora del Capitano nel corso di una conferenza stampa cui erano presenti Carla Sibilla, assessore a cultura e turismo del Comune di Genova, Maria Teresa Orengo, dell’assessorato a turismo cultura e spettacolo della Regione Liguria, Fernando D’Angelo, governatore del Distretto 108 IA2 Lions Club International, Ezio Lubrano, presidente regionale dell’Ente nazionale sordi, e Eugenio Santarel, della sezione genovese di Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti.

Una progettazione “partecipata”, come hanno sottolineato Lubrano e Santarel, per un’idea di cultura inclusiva e priva di barriere, nella consapevolezza che l’accesso, oltre che essere la tutela di un diritto, è innanzitutto indicatore di democrazia e civiltà di un paese. L’iniziativa fa parte del progetto regionale europeo ACCESSIT che ha come obiettivo il potenziamento di sistemi culturali integrati.

Il modellino tattile – realizzato dalla ditta ProTocuBe di Torino – sarà posizionato al piano terra del Castello e non sarà “riservato” solo ai non vedenti. Tutti – in particolar modo i bambini – potranno utilizzarlo per farsi un’idea “a tre dimensioni” della Dimora del Capitano D’Albertis. L’opera è stata finanziata anche con un contributo economico del Distretto 108 IA2 Lions Club International che ha organizzato, insieme a Comune di Genova e Fondazione per la Cultura, una presentazione ufficiale mercoledì 19 giugno alle ore 18 nella Sala del Minor Consiglio di Palazzo Ducale, nel corso della quale è prevista l’esibizione del cantante Sandro Giacobbe.

Scelta “inclusiva” anche per quanto riguarda le audio guide, in tutto 10 lettori multimediali e 7 tablet. La filosofia – anche in questo caso – è stata non limitare l’utilizzo a categorie di pubblico caratterizzate dalla loro disabilità, ma rivolgersi a tutti con un unico dispositivo e con gli stessi contenuti. Altro elemento importante: per quanto l’utilizzo di sussidi multimediali sia diffuso largamente, si tratta della prima esperienza in Italia applicata all’intero percorso museale. Le audio guide verranno presentate ufficialmente alla città giovedì 20 giugno al Castello a partire dalle ore 18. In quella occasione, dopo una breve performance con musica hip hop a cura del gruppo Piedi in Movimento, sarà possibile partecipare ad un percorso in museo accompagnati da guide sorde.

“Oggi – ha dichiarato l’assessore comunale alla cultura e al turismo, Carla Sibilla – tengo molto a sottolineare la collaborazione ampia con tanti soggetti diversi che con la loro esperienza ci hanno permesso di mettere a punto questo importante progetto”.

Da tempo i musei di Genova si sono confrontati con i temi dell’accessibilità fisica, sensoriale e culturale del patrimonio conservato. Dal 2004 ad oggi la Galleria d’Arte Moderna, il Museo di Sant’Agostino e – più recentemente – i Musei di Strada Nuova hanno messo a punto percorsi accessibili a ciechi e ipovedenti. I Servizi Educativi dei musei hanno inoltre svolto attività specifiche per più ampie categorie di pubblico attraverso esperienze e linguaggi frutto di un atteggiamento di costante ascolto dei bisogni e di attenzione all’innovazione.

La parola guida è accessibilità, dunque. Ma un’accessibilità da intendersi come integrazione. Il Progetto ACCESSIT vuole infatti favorire – anche grazie alle moderne tecnologie – la crescita culturale di tutti, non soltanto di specifiche categorie meno fortunate. Castello D’Albertis, infatti, ha utilizzato i finanziamenti europei non soltanto per realizzare il modellino tattile e le audio-videoguide, ma anche per ampliare il percorso espositivo con una sezione dedicata alle medicine tradizionali e per immagazzinare – e dunque conservare meglio – i negativi dell’archivio fotografico del Capitano.


IL MODELLINO TATTILE TRIDIMENSIONALE
Grazie all’affiancamento costante operato da Eugenio Saltarel presidente della sezione di Genova Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti Onlus, ci si è potuti orientare verso la ditta cui affidare la realizzazione del modellino in scala 1:200, la ProTocuBe di Torino, e seguirne l’esecuzione per una sistematica validazione delle scelte finalizzate alla possibilità di esplorazione e comprensione da parte dei ciechi e ipovedenti. Anche in questo caso il sussidio si caratterizza per le potenzialità di comunicazione rispetto ad ogni categoria di pubblico; basti pensare a quanto un modello che propone una visione di tipo aereo del Castello possa attirare l’attenzione di una scolaresca come del visitatore occasionale e non genovese.
In corso d’opera è emersa l’opportunità di rendere leggibile la posizione del Castello nella città e nel tessuto urbano circostante fino al mare attraverso un modello in scala 1:1000, donato dalla stessa ditta ProTocuBe.



LE VIDEO-AUDIOGUIDE
10 lettori multimediali e 7 tablet sono a disposizione del pubblico per una visita autonoma accompagnata da audio, video e guida in LIS (Lingua dei Segni Italiana), sottotitoli per le lingue straniere.
Elemento fondante la scelta inclusiva è la progettazione partecipata con i sordi e i ciechi attraverso il coinvolgimento dell’Ente Nazionale Sordi e dell’Unione Italiana Ciechi dall’adesione al progetto fino alla sua disseminazione. Il gruppo di lavoro che ha realizzato il progetto è stato composto, oltre che dal direttore del Museo e dal Responsabile dei Servizi Educativi, da Carlo di Biase esperto in accessibilità alla cultura e video guida sordo, e da Valentina Bani, esperta video guida sorda, da Annalisa Mazzone mediatrice linguistica in LIS, da Eugenio Saltarel,  presidente dell’Unione Italiana Ciechi sezione di Genova, e dal regista Riccardo Molinari. Valentina Bani ha anche eseguito i disegni che chiariscono alcuni dettagli delle opere.
Al gruppo si sono uniti per le sezioni del Museo dedicate rispettivamente alle Medicine tradizionali e alle Musiche dei Popoli, i responsabili dell’Istituto Studi Orientali Celso, Alberto de Simone e Emanuela Patella, e l’Associazione Culturale Echoart con Davide e Michele Ferrari.
Fondamentale è stata la collaborazione con il Dipartimento di Lingue e Culture Moderne dell’ Università di Genova - Corso di Laurea Magistrale in Traduzione e Interpretariato, che ha curato le traduzioni.
Le audio-videoguide si avvalgono del contributo sonoro realizzato da Echo Art, con musiche provenienti da tradizioni di diverse  aree geografiche associate ad una selezione di  composizioni e arrangiamenti originali.
I testi sono stati letti da Marco Pasquinucci della Compagnia teatrale Officine Papage.
Il regista e sviluppatore multimediale è Riccardo Molinari.

L’ARCHIVIO FOTOGRAFICO DEL CAPITANO D’ALBERTIS
L’Archivio fotografico di Enrico D’Albertis comprende circa 20.000 negativi tra lastre di vetro e negativi su pellicola, che sono stati scattati tra il 1875 e il 1930 circa. 20.000 immagini di uomini e navi, bambini e mezzi di trasporto, scene di vita quotidiana e monumenti antichi, corredati da materiali archeologici, spolveri di meridiane, manoscritti e disegni che ci documentano uno sguardo vivo e aperto a 360 gradi e che restituiscono il sapore di un’epoca di sconvolgenti trasformazioni, attraverso gli occhi di un uomo pieno di curiosità, di coraggio e di ironia. I negativi, dopo un’accurata pulitura, sono ora archiviati in raccoglitori che ne assicurano la corretta conservazione e consultabilità e digitalizzati per un’agevole fruizione.

SEZIONE PERMANENTE SULLE MEDICINE TRADIZIONALI

La sezione museale dedicata alle medicine tradizionali, curata dall’Istituto di Studi Orientali Celso, è stata resa permanente con l’acquisizione di nuove collezioni, con nuovi allestimenti strutturali e tematici relativi alla medicina tibetana e islamica e con l’implementazione tramite supporti multimediali.
 
Massimo Sorci Comune di Genova 18 giugno 2013
 
 
 
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«La storia è testimonio dei tempi, luce della verità, vita della memoria, maestra della vita» (Cicerone)
«La storia non è utile perché in essa si legge il passato, ma perché vi si legge l’avvenire» (M.D’Azeglio)
«Bisogna ricordare il “passato” per costruire bene il “futuro”» (V.Ieralla)
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"Storia dei Sordi. Di Tutto e di Tutti circa il mondo della Sordità", ideato, fondato e diretto da Franco Zatini