
I soggetti venivano analizzati periodicamente sia sull’udito che sulle loro facoltà mentali e, man mano che avanzava l’età, aumentavano i problemi su entrambi i fronti. Ma le persone che soffrivano di problemi di udito anche lievi, inizialmente, peggioravano a livello cognitivo del 40% in più rispetto ai soggetti che conservavano un udito leggermente migliore.
Non si sa esattamente da cosa siano collegati questi due processi, ma molto probabilmente l’isolamento sociale che determina la sordità porta queste persone a impegnarsi di meno col mondo che li circonda e di conseguenza a perdere interesse nelle cose e nelle relazioni sociali. Il loro cervello, così, si “atrofizza” e smette di funzionare bene lasciando ampio spazio al decadimento cognitivo.
Fonte: benessere.guidone.it