PADRIA. “Che cosa c’è di più terribile che essere un bambino, a scuola, in una stanza vuota di suono con una maestra che parla, parla e parla; e che quando ti viene vicino si aspetta che tu abbia capito le sue parole? Devi essere sordo per capire”. In questo stralcio, tratto da una sua celebre lirica, il dottore americano sordo, Willard J. Madsen, descriveva il senso di estraneità dal mondo provato dal bambino sordo in un contesto scolastico costituito da udenti. Un fiume di parole cariche di contenuti per i coetanei udenti, che l’alunno sordo percepisce senza suono, senza significato, senza anima, se lasciato privo di quei necessari strumenti di decodifica che soltanto la scuola è in grado di fornirgli sin dalle prime fasi dell’infanzia.
La sordità è una disabilità silenziosa, invisibile, non immediatamente percepibile dal mondo degli udenti per questa ragione si tende a sottovalutarne la gravità e le conseguenze sul piano socio-culturale e comunicativo che spesso conducono a forme di emarginazione e discriminazione. I sordi sono una minoranza linguistica, con una propria lingua (Lingua dei Segni Italiana- LIS) con una sua grammatica ed una sua cultura, e come tale permette non solo di comunicare, ma anche di sviluppare il pensiero e le abilità cognitive. Pensare ad un processo di integrazione e vero confronto fra la cultura delle parole e quella dei segni ed impedire che la minorazione sensoriale si traduca in handicap intellettivo, significa condividere le due culture. Sono questi i temi che tratterà il seminario organizzato dall’associazione Amici di Carlo “Gli occhi ascoltano, le mani parlano sordità e bilinguismo comunciare senza barriere" che si terrà venerdì alle 16.30 nella biblioteca comunale di Padria.
La sordità è una disabilità silenziosa, invisibile, non immediatamente percepibile dal mondo degli udenti per questa ragione si tende a sottovalutarne la gravità e le conseguenze sul piano socio-culturale e comunicativo che spesso conducono a forme di emarginazione e discriminazione. I sordi sono una minoranza linguistica, con una propria lingua (Lingua dei Segni Italiana- LIS) con una sua grammatica ed una sua cultura, e come tale permette non solo di comunicare, ma anche di sviluppare il pensiero e le abilità cognitive. Pensare ad un processo di integrazione e vero confronto fra la cultura delle parole e quella dei segni ed impedire che la minorazione sensoriale si traduca in handicap intellettivo, significa condividere le due culture. Sono questi i temi che tratterà il seminario organizzato dall’associazione Amici di Carlo “Gli occhi ascoltano, le mani parlano sordità e bilinguismo comunciare senza barriere" che si terrà venerdì alle 16.30 nella biblioteca comunale di Padria.
Dopo i saluti istituzionali del sindaco di Padria Antonio Sale, del sindaco di Pozzomaggiore Tonino Pischedda, il presidente dell’Associazione, Sonia Desini introdurrà il relatore Dott. Pietro Celo, esperto di storia e cultura dei sordi, figlio udente di genitori sordi, madrelingua LIS, interprete LIS/italiano e viceversa, consulente della scuola bilingue di Cossato, docente di storia e cultura sorda nel corso di Mediazione linguistica all’università Ca’ Foscari di Venezia. Sarà dato spazio al dibattito e agli interventi. L’iscrizione e la partecipazione sono gratuite e verrà rilasciato l’attestato di partecipazione.
Saranno presenti le interpreti professionali Manuela Medau e Maria Paola Casula che assicureranno il servizio di interpretariato simultaneo LIS/italiano e viceversa per una piena accessibilità.
Fonte: www.sassarinotizie.com 6 dicembre 2012
Saranno presenti le interpreti professionali Manuela Medau e Maria Paola Casula che assicureranno il servizio di interpretariato simultaneo LIS/italiano e viceversa per una piena accessibilità.